Intervista a Natalia Moskal: “There is a Star è il mio omaggio per l’Italia”

È “There is a Star” il Un progetto discografico rilasciato da Natalia Moskal e dedicato alle canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana e internazionale degli anni 50’ e 60’.

Natalia Moskal, cantante, autrice di testi e traduttrice di origine polacca, ha già pubblicato due cover in italiano ossia “Calipso” di Charlie Charles e “Soldi” di Mamhood, raggiungendo quasi le 500 mila visualizzazioni su Youtube, il suo album d’esordio in Polonia dal titolo “Songs of Myself” e il suo primo singolo in italiano “Imperfetta”.

In “There is a Star” vi sono quattordici tracce il cui strato strumentale è stato riarrangiato in una versione orchestrale dal produttore Jan Stoklosa. L’album è nato come progetto audiovisivo rivolto ad alcuni dei brani più celebri della tradizione musicale italiana e non solo.

“There is a star” è un album che vale come dichiarazione d’amore all’Italia, ma lei è polacca. Perché proprio l’Italia?

Mi sono trasferita in Italia per l’ultimo anno di università. Dopo ho deciso di non ritornare più in Polonia, ma ho sentito che era la cosa migliore per me rimanere a Milano. Mi piaceva vivere qui ed essere una futura italiana. Adesso vivo a Milano e spero che non cambierà.

Quale tipo di lavoro è stato fatto nella selezione dei brani?

Ho lavorato con un produttore polacco e insieme abbiamo scelto quattordici  canzoni. Sono brani degli anni ’50 – ’60 con qualche omaggio al cinema italiano.

Quali sono stati i brani che più le hanno creato difficoltà?

Ho avuto difficoltà con le canzoni scritte in dialetto napoletano. Il mio italiano non è perfetto quindi è già difficile parlare bene. In più dovevo imparare questo dialetto napoletano che è anche più difficile perché in realtà è un’altra lingua.

Ad esempio la canzone “Felicità” è tutta scritta in questo dialetto, ma ho lavorato con un’insegnante italiana e mi ha aiutato tantissimo ad imparare la pronuncia.

Anche con “Anyone”. Credevo fosse facile, invece è stato difficile per me cantarla. Forse per colpa della melodia.

Dalla tracklist emerge la sua conoscenza del cinema italiano. Qual è il primo film che ha visto e dopo il quale non ha più saputo smettere?

Direi “Pane, Amore e…” e “Ieri, Oggi e Domani”. In quest’ultimo amo la scena in cui Sofia Loren balla per Marcello Mastroianni iniziando uno spogliarello.

Il singolo estratto dal disco è “Mambo italiano”. Ci racconta del video ufficiale?  

Abbiamo lavorato sia sul video sia sulle foto pubblicate. Abbiamo creato quattordici look con una designer molto famosa ispirati a questi film.

Il vestito nel video di “Mambo italiano” è lo stesso che aveva la Loren in “Baia di Napoli” mentre ballava sul palco “Tu vo’ fa l’americano”.

Cosa apprezza di più della cultura italiana?

Il modo in cui gli italiani sono felici. In Polonia la gente è grigia, invece in Italia la gente vive in modo più leggero. Quando esco di casa e vedo la gente per strada che parla e sembra semplicemente felice è una cosa tipica italiana che non ho mai visto in Polonia. Mi piace pure il modo diverso di vivere.

E della musica?

Apprezzo la lingua. Le canzoni cantate in italiano mi piacciono tantissimo. Apprezzo gli artisti italiani da sempre, non solo quelli contemporanei ma anche artisti fondamentali della musica italiana come Zucchero o Andrea Bocelli.

Con quale artista italiano si vedrebbe in un feauturing?

Mi piacerebbe lavorare con Mahmood o con Levante. Come produttore, invece, mi piacerebbe Dardust.

“There is a star” è il titolo dell’album ma possiamo considerarlo un auspicio per la sua carriera?

(ndr. ride) La star del titolo sarebbero tutti gli artisti italiani che hanno arricchito la cultura italiana. Questo titolo è anche un omaggio per tutti gli italiani che hanno partecipato alla creazione della cultura così come la conosciamo oggi.

Sandy Sciuto