Fonte: MeriodioNews

Intervista a Mikhail Albano: “L’arte è il mio conforto, la mia FilmArt un’esigenza”

Mikhail Albano è un artista di origine russe, che vive ed opera a Catania. Classe 1991, la sua strada parte dalla Russia fino Accademia di Belle Arti di Catania. L’arte è per lui l’ossigeno di cui vivere. Inizia con delle mostre per varie sagre nel catanese e punta sempre più in alto.

Negli ultimi tempi ha trasformato la città siciliana in una vera e propria galleria a cielo aperto. Mikhail è, infatti, quel genere di artista che incontreresti per strada e con cui scambieresti quattro chiacchiere. Da quella conversazione così semplice e naturale, lui sarebbe in grado di trarre ispirazione per la sua FilmArt, che è tanto siciliana nei temi quanto internazionale per gli scopi.

Scopriamo di più della sua carriera artistica e del suo ultimo lavoro.

Sei uno street artist di origini russe, ma ormai siciliano doc. Come inizia il tuo percorso artistico? Quando hai sentito dentro te che l’arte avrebbe rappresentato il tuo futuro?

Perché “delimitare” quello che faccio?! Mi piacerebbe che la curiosità della gente che mi ha conosciuto grazie alla FilmArt in strada si spingesse anche oltre così da poter avere un quadro ancor più completo della mia arte.

L’arte è sempre stata il mio “cunfortu” per usare una parola che renda bene il concetto e nello stesso tempo, confermare la mia sicilianità. Disegno da quando ne ho memoria, ho cominciato con le dita sulla neve in Russia e praticamente non ho mai più smesso.

Hai più volte dichiarato che la Sicilia per te oggi non è solo casa, ma una vera e propria fonte d’ispirazione. Raccontaci in che senso.

La Sicilia ha una storia ricca di eventi, leggende e luoghi che hanno ispirato numerose vicende mitologiche. Si respira arte in diversi angoli di questa terra e non è difficile per me trarne vantaggio in senso artistico.

L’arte con te si fa ecologica tanto nei temi quanto negli strumenti utilizzati: cos’è, allora, la tua FilmArt, come l’hai scoperta e qual è il suo scopo?

La FilmArt è nata da una mia esigenza. In un periodo in cui non era possibile fare mostre di nessun tipo ho dovuto pensare ad un modo per farne di nuove. Condividere con gli altri le mie opere ha molto più senso che crearle per godermele da solo…ovviamente nel progetto ho messo a pari importanza il rispetto per l’ambiente, da qui la ricerca su internet di un estensibile biodegradabile e compostabile.

Tra le raffigurazioni non ci sono solo motivi animali, ma anche molti riferimenti ad opere d’arte classiche e tradizionali, perché?

Ultimamente ho dipinto varie reinterpretazioni di opere classiche per diversi motivi, un po’ perché ho sempre amato il classico, un po’ perché detto senza tanti giri di parole volevo dimostrare le mie capacità artistiche a chi non le conosce e un po’ perché forse ho pensato di poter avere un aiuto in più da parte dei gradi nomi per “educare” all’arte attraverso opere già viste anche tutti coloro che non ne sono mai stati attratti, coinvolgendoli direttamente.

Oggi, grazie a te, passeggiare per Catania può essere paragonato ad una vera e propria scoperta artistica. Ad ogni angolo, anche nei posti più inaspettati è possibile trovare una tua “pellicola”, e molte persone che si fermano per un momento ad ammirare quelle opere. Come ti fa sentire questo?

Fiero del mio lavoro. Mi capita di incontrare persone e ricevere il loro apprezzamento anche nei momenti in cui vivo il mio quotidiano e non solo in corso d’opera. Alcuni mi dicono di averli incoraggiati ad un primo approccio con la tela, altri di avergli svoltato una triste giornata, altri ancora mi ringraziano semplicemente e non è una cosa scontata, poi ci sono anche i bambini che durante la lezione di arte si trovano già preparati e dicono all’insegnante di aver conosciuto quella determinata opere grazie a me o ancora quelli che provano la tecnica su pellicola e mi mandano le foto dei loro piccoli capolavori…con piacere ho scoperto che nel mondo dei più piccoli di oggi c’è ancora spazio anche per l’arte.

Ti andrebbe di lanciare un appello a chi, in questi giorni, sta addirittura rovinando la tua arte. Questo non è mai piacevole per un artista, ma l’inciviltà, in questo senso, era un rischio che avevi considerato prima di investire nel tuo progetto di arte a cielo aperto? 

Ovviamente si, la FilmArt nasce per non essere immortale, uno dei commenti sotto una mia recente diretta su Instagram definiva la FilmArt come arte da Carpe diem e ha proprio centrato il senso. Certo è che un opera potrebbe avere vita molto più lunga se non fosse per chi strappa con consapevolezza ma ho deciso sin dal principio di non voler dare peso al gesto, anzi per ogni pellicola strappata ne realizzo altre tre.

Alla fine di questo excursus artistico ti chiedo: nel cassetto ci sono altri sogni che vorresti realizzare, ed altri che magari sono già “in bozze”?

I progetti sono tanti e sono tutti collegati alla mia passione, vivo d’arte e vorrei poter continuare a farlo, sogno in grande e forse non mi basta più quello che ho creato fino ad oggi per questo ho intenzione di spingermi oltre.

Giulia Grasso