“DESERTO” (T-Recs Music) è l’album di debutto del cantautore e produttore Matteo Costanzo, rilasciato il 30 aprile in tutti i digital store, negozi di dischi e su tutte le piattaforme streaming.
Classe 1992, compositore, cantante e produttore, Matteo Costanzo, dopo aver lavorato come assistente dei compositori Paolo Bonvino ed Emanuele Bossi, nel 2013 partecipa come tastierista/chitarrista al tour della cantante Syria. Nel 2016 ricopre lo stesso ruolo nel Never again tour di Briga e comincia la sua carriera con la produzione del brano Killer di Wrongonyou, vincitore del disco d’oro. Nel 2017-18 diventa produttore dei dischi Pianeti e Peter Pan per Ultimo insieme ai Prod by Enemies, che diventerà disco di platino, in particolare il singolo Cascare nei tuoi occhi che diventa doppio disco di platino.
Finalista di X Factor nel 2018, dopo la partecipazione escono le prime canzoni in italiano, Nessuno mi sente, presentata durante le audition di X Factor, In un Addio e Mille Domande. Scrive il brano Vai bene così con Leo Gassmann, vincitore del festival di Sanremo 2020 nella sezione Nuove proposte.
“Deserto” è un viaggio nella mente di uno dei produttori più attivi degli ultimi anni che, mettendosi a nudo, realizza un disco vero, sincero, risultato di un’accurata esplorazione di se stesso. I brani raccontano riflessioni e idee toccando temi profondi, spesso difficili.
Da produttore a cantautore: perchè passare da chi i dischi li fa a chi i dischi li canta?
Ho sempre fatto entrambe le cose, come produttore sono “uscito prima”, per il semplice fatto che arrangiare e produrre è più veloce di comporre e scrivere la propria musica.
DESERTO è il tuo progetto discografico. Cosa deve aspettarsi chi inizia ad ascoltarlo?
La cosa che mi piace di questo disco è che non sai mai cosa aspettarti, ogni traccia ha un mondo a sé, ogni storia ha una sua timbrica una sua atmosfera.
Ci racconti che tipo di lavoro è stato fatto sugli arrangiamenti e sui testi?
È stato un lavoro molto lungo, prima di tutto su me stesso.
La lavorazione è durata più o meno 3 anni, inizialmente ho cominciato a raccogliere le idee musicali, avevo una cinquantina di idee, poi nel tempo ho cominciato a scremarle scegliendo quelle che mi ispiravano di più.
Il lavoro più duraturo è stato trovare le giuste parole in italiano, ho cercato di trovare un linguaggio che fosse diretto ma allo stesso tempo evocativo e che rispettasse le mie idee melodiche.
L’album vanta interessanti collaborazioni: perchè hai scelto quella precisa canzone per ogni artista?
Spesso le canzoni nascono insieme, improvvisando e in quel caso forse sono le canzoni che scelgono noi.
Altre volte chiedo a delle persone specifiche scegliendo le personalità che si accostano meglio con la tipologia di emozione del brano.
La tua carriera è ricca di avventure tutte accomunate dalla musica: produttore, autore, compositore di colonne sonore per produzioni cinematografiche e cantante: quali panni riesci a vestire meglio? Come fai a far convivere tutti questi aspetti di te?
Per me in realtà non c’è una vera e propria differenza, io mi esprimo attraverso i suoni, che sia la voce o uno strumento. Poi a seconda del tipo di lavoro vengo definito in modo diverso ma sono sempre io.
Hai prodotto moltissimi artisti e sei artefice anche di canzoni che hanno riscosso un notevole successo: quando comprendi che una canzone “funziona” ossia quando riesce a parlare a più persone fino a diventare virale?
In realtà non lo sai mai finchè non succede, non c’è una formula magica, magari hai una sensazione o semplicemente il brano è molto orecchiabile, ma la verità è che non lo saprai mai finchè non esce.
Sicuramente ho capito che gli escamotage non servono a niente, magari puoi fare una “hit” passeggera ma spesso sono fenomeni di intrattenimento, la musica che rimane negli anni è altra e spesso è lontana da quello che “funziona”. Sicuramente gioca un ruolo fondamentale la sincerità.
Qual è il sogno nel cassetto?
Il mio sogno è continuare a vivere di musica, avere il tempo di studiare e crescere e creare, e offrire sempre nuova musica originale .