Intervista a Marco Conte: “Frangia è il mio nuovo singolo!”

Marco Conte è un cantante, cantautore e polistrumentista. Il suo ultimo singolo è “Frangia”, ma il percorso musicale del giovane di Gallarate è ricco di esperienze.

È stato frontman della band pop punk The Fhackers (Rec Lab Studios e Pan Music Production), ha prodotto brani con Phaser Studios ed è allievo del cantante Antonio Marino.

In più ha partecipato a diverse competizioni canore nazionali e internazionali e recentemente si è esibito a Sanremo come ospite de “Il Vinile d’Argento”.

Il rapporo con la musica è in costante evoluzione tant’è che Marco Conte si dedica anche allo studio di vari strumenti musicali, è autore di musiche e testi di vario genere in collaborazione con vari artisti emergenti.

Benvenuto in Social Up, Marco! Ci racconti com’è nato il tuo rapporto con la musica?

Il rapporto con la musica per me si è evoluto nel tempo, è una relazione che cambia di giorno in giorno in base a come io mi sento e in base a quanto io la prenda sul serio. Da bambino per me era divertimento; da ragazzo una liberazione e una chiarificazione di quello che provavo dentro. Da (quasi) uomo è diventata compagna, terapeuta, amica e rifugio.

Quando hai capito che la musica, oltre una passione, sarebbe diventato il tuo lavoro? 

Darò una risposta che in apparenza è molto banale e quasi provocatoria, ma che ritengo rispettosa e vera: quando hanno iniziato a pagarmi per farla. Fa parte dell’etica del lavoro il compenso per il proprio bene o servizio offerto. Quando le mie canzoni hanno iniziato a “valere” anche in termini economici, c’è stata una ufficializzazione e un acquisto di dignità di quello che facevo, tramite un riconoscimento oggettivo. Quella è stata la cartina al tornasole del fatto che, in quanto musicista, avevo qualcosa da offrire agli altri, e questo “beneficio” che davo era remunerato in segno di apprezzamento e per permettermi di continuare a farlo in futuro.

Qual è il processo di scrittura dietro ogni tua canzone? 

Scrivere una canzone è come immergersi in acque termali, o come tuffarsi in una piscina fresca d’estate: vinta la resistenza iniziale bisogna solo lasciarsi andare, stimolati dal proprio mondo interiore, da ciò che si vede o si ascolta dall’artista che commissiona la canzone. Il “processo” è solo, maieuticamente, l’accompagnamento disinteressato di questa nascita.

A quali tra tutte le tue canzoni sei particolarmente legato?

Alla prossima che scriverò, perchè ho bisogno di essa per fare un passo in più, essere un Marco Conte più grande, responsabile e maturo; perchè non vedo l’ora degli incontri e della caleidoscopica miriade di emozioni che la desteranno e la faranno scaturire.

“Frangia” è il tuo ultimo singolo. Qual è il suo messaggio? 

Frangia significa per me: “Dacci un taglio!”. Col tuo ex che ti ha tradito e ti cerca, con un amico falso e approfittatore, con un lavoro che non ti piace e che fai quando potresti almeno provare a cercare di meglio, con un paese che ti sta stretto, con un percorso che non è il tuo, con i fantasmi del passato…dacci un taglio! Sii te stesso e vivi libero.

Cosa c’è in agenda per i prossimi mesi?

Sicuramente scrivere, scrivere molto. Molti amici me lo chiedono (sostengo molti artisti emergenti nel loro percorso di songwriting e non). Sicuramente tornare sul palco sempre di più, per recuperare tutte le occasioni di eventi live perse a causa dell’emergenza sanitaria. Colgo l’occasione per indirizzare ai miei social dove darò costante notizia di queste novità!

Sandy Sciuto