Intervista a Francesco Sole: lo “YouTuber poeta” del momento

Francesco Sole: YouTuber, personaggio social fra i più conosciuti degli ultimi tempi, oggi ha scelto di parlare di sé. In poco tempo, è diventato famoso sulle piattaforme social per i suoi aforismi, la sua simpatia e persino per la partecipazione al programma “Tu si que vales” nelle vesti di conduttore a fianco a Belen Rodriguez!

Oltre all’intrattenimento social, Francesco si è anche dedicato alla poesia e alla scrittura, illuminando la sua entrata in scena nel mondo dell’editoria contemporanea con l’amore e i sentimenti. L’ultimo libro si intitola “Ti voglio bene #poesie“. Un titolo che riassume in sé quello che Francesco ci ha mostrato di lui, confermato proprio dall’hashtag significativo. Il libro contiene i testi poetici che hanno conquistato i ragazzi del web, ma è impreziosito anche da testi inediti. Più che di poesia si potrebbe parlare quasi di un monologo: Francesco ha inventato e portato al successo un nuovo format di comunicazione su Facebook. Ma che cosa sono queste “poesie”? Possono riferirsi ad una storia d’amore appena sbocciata, ad una storia finita, ad un’amicizia in crisi, alla gioia di un obiettivo raggiunto. Questo e altro è “poesia” per Francesco.

Accanto al libro, i suoi video – la sola poesia “Ti voglio bene” ha realizzato 6,5 milioni di visualizzazioni – lo hanno riposizionato al centro del cuore delle teenager italiane, che impazzano con i loro commenti ad ogni nuova #poesia. Con Mondadori, ha pubblicato “Stati d’animi su fogli di carta” e “Mollato cronico”.

A questo punto non ci resta che conoscere più a fondo Francesco Sole.

Francesco Sole è soltanto uno pseudonimo: come nasce questo nome?

Il mio vero nome è Gabriele. Qualche anno fa, mentre mi stavo iscrivendo a YouTube, mi venne l’idea di chiamare il mio canale con un nome e cognome, per differenziarmi da tutti gli altri canali, anche quelli più in voga al momento, che invece hanno dei nickname (lamentecontorta, willwoosh, ipantellas). Così decisi di crearmi un nome che potesse sembrare da carta d’identità. Dato che fin da piccolo mia madre mi chiamava “Sole” (poiché mia sorella Selene, dal greco “Luna”, era la sua luna, io ero il suo Sole), ho tenuto “Sole” come cognome e gli ho accostato Francesco perché mi piaceva molto. Mi trasmetteva umiltà e bontà.
Cosa faceva Francesco Sole “prima di diventare Francesco”?

Facevo tante cose. Ero studente di economia a Modena di mattina, il benzinaio di pomeriggio e il video maker nelle discoteche (quello che rompe le scatole alla gente mentre balla, per intenderci) durante le sere nel weekend.

La tua fama è legata soprattutto al mondo del web. Cosa ti ha spinto a gettarti nel mondo social?

Voglia di comunicare e passione per scrittura e regia video. Mi sentivo dentro tantissime cose da dire e avevo una gran voglia di raccontarle, ma non avevo nessuno con cui condividere tutto questo. Internet era l’unico modo per cercare un pubblico a cui far leggere e vedere i miei video.


La cosa curiosa dei tuoi post sui social sono i post-it che sono un po’ il tuo “marchio di fabbrica”. C’è una ragione precisa che ti ha spinto ad adottare questa particolarità?

È nata quasi per caso: vedevo sempre i post-it usati per segnarci sopra commissioni quotidiane come “Ricordati di comprare la pasta” oppure “Studia il paragrafo 5 di storia”. Mi sembrava divertente vederci scritto qualcosa di più profondo, magari riflessivo: così ho iniziato a condividere sul mio Facebook alcune frasi dei miei video, da quel momento ho notato quanto quest’idea fosse apprezzata e ho continuato a farlo, soprattutto per i miei fan che hanno trovato bello e dolce vedere ogni tanto su Facebook dei piccoli aforismi su fogli di carta.

Sei famoso soprattutto fra i giovanissimi, ma forse il momento in cui hai allargato la tua platea è stata la conduzione di “Tu si que vales” a fianco di Belen Rodriguez. Vorresti descriverci cosa ha significato per te questa esperienza? Ti piacerebbe entrare definitivamente nel mondo del piccolo schermo?

Per me è stata un’esperienza veramente straordinaria e bellissima! Ho imparato tanto e Maria continua ad essere per me una grandissima maestra! La televisione è qualcosa di veramente bello e permette di comunicare con milioni di persone, così come la rete. Mi piacerebbe molto tornare a comunicare anche attraverso il piccolo schermo! Per ora, però, mi concentro sulla rete, dove i miei fan mi seguono, mi onorano della loro attenzione e mi ascoltano con grande passione! Danno valore alle parole che scrivo e per me è molto importante.

A quale mondo appartiene Francesco: web e video oppure TV e programmi talent? Dove riesci a sentirti veramente te stesso?

Il bello della rete è che parli direttamente con il pubblico. Questo mi fa sentire a mio agio. La TV da questo punto di vista è più complessa, ma mi piacerebbe molto tornare a sperimentarla. Sono sicuro che ora, con un po’ di esperienza, la affronterei in modo molto diverso.

Hai parlato molto di amore e di affetto attraverso video, post-it e libri: cosa significa “amare davvero”?

Non credo sia possibile trovare una definizione, anche se a volte la poesia riesce a descrivere alcune onde di questo immenso oceano che è l’amore.

Ci sono stati nel corso della tua storia anche haters che per un certo periodo ti hanno preso di mira? Come hai gestito questa situazione?

Fa parte del gioco. All’inizio sicuramente non fu facile, poiché ero inesperto e non conoscevo bene il medium. Poi ho compreso. In fondo non è la rete ad essere negativa, ma l’utilizzo che ogni individuo può farne. Così come ci dà la possibilità di condividere messaggi straordinari, può anche darci l’opportunità di ferire e offendere.

Perché hai scelto, fra le tante cose, di parlare di affetti e di relazioni interpersonali?

Un po’ perché non trovando sulla rete nulla che affrontasse certe tematiche e un po’ perché ne ho bisogno. Volevo nel mio piccolo provare a condividerle, per esprimermi e confrontarmi.

Pensi che la gente di oggi si sia dimenticata il valore delle piccole cose e dei sentimenti importanti? Che relazione hanno i social con la vita reale?

Non credo che si sia dimenticata della semplicità di ciò che può veramente renderci felici né dell’importanza dei sentimenti. Solo la velocità del mondo e della comunicazione ha reso tutto più difficile. Al giorno d’oggi, abbiamo tanta fretta, tante opinioni e il più delle volte le condividiamo senza riflettere e senza troppa empatia. Questo è uno, secondo me, dei tanti scopi della poesia. Ricordare che, aldilà delle differenze e delle diverse opinioni, siamo tutti uguali: contenitori di emozioni.

Ringraziamo ancora Francesco per averci concesso questa intervista. Seguitelo sulla sua pagina Facebook e sul suo profilo Instagram.