Intervista a Fabio Gomez : “Let me be è il mio inno alla libertà”

“Let me be”, il nuovo singolo dell’artista Fabio Gomez, è disponibile in tutte le radio e nei digital store. In occasione di questo ritorno sulla scena musicale abbiamo intervistato questo poliedrico artista che negli anni si è dedicato a generi musicali differenti, proponendo ogni volta al suo pubblico qualcosa di nuovo e profondo. Nella sua storia musicale si va dal pop contaminato alla trasformazione Pop-Swag evolvendo nell’ Elettro Dance Music, variando anche con mix Chillout Smooth Jazz per arrivare all’attuale Elettro/Pop/Dance di “Let Me Be” dove la scelta stilistica di arrangiamenti è di vario genere, da una prima stesura a pianoforte, alla scelta ritmica dance, all’aggiunta di Synth e di Keyboards anni 80’s ispirate da Van Hallen e da gruppi rock come i “Journey” per arrivare alle ultime progressioni ritmiche latine rafforzate dalle Conga.

Come inizia la tua carriera musicale?

Gli inizi sono stati nel coro Gospel Amazing Grace di Lugano. Mi ricordo che le prime registrazioni le avevo fatte con loro alla RSI radio della svizzera italiana e intanto portavo avanti dei brani di R&B pop in studio con un mio amico arrangiatore di Lugano. La vera occasione è arrivata nel 2003 quando ho incontrato il mio attuale impresario Paolo con il quale ci siamo fatti strada nell’ambiente, con audizioni, concorsi e la messa appunto del repertorio di brani inediti con il Maestro Stefano Sposetti e il mio attuale produttore artistico Marco Zangirolami con quale ho iniziato a collaborare già nel 2006.

Che cosa devono assolutamente sapere di te chi ascolta la tua musica per la prima volta?

Che Fabio è il ragazzo di strada e non un montato di testa e soprattutto che le mie canzoni le vivo e le scrivo sulla mia pelle. Altra cosa: amo la sincerità e la spontaneità e ho imparato a contornarmi di questo tipo di persone.

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Cosa significa per te la musica, quale ruolo gioca nella tua vita?

Per me la musica ha il potere di unire, di cercare una connessione spirituale con chi ho davanti. La musica per me rappresenta il “CI” il Risveglio della propria coscienza. L’ inizio di una profonda riflessione sul vero sé e il sé condizionato dalla società. La presa di coscienza dei nostri pensieri, delle nostre emozioni e dei nostri bisogni. L’ inizio di un percorso di allineamento tra corpo, mente, emozioni e anima.

Il tuo nuovo singolo si intitola Let me be come nasce? Raccontacelo

Ognuno di noi dimensiona il mondo in base alla propria dimensione: l’importante è esserne consapevoli! Questo è un aforisma che ho scritto personalmente e apre uno scenario profondo sulle relazioni sentimentali, spesso proiettiamo le nostre aspettative creandoci delle gabbie dorate di false convinzioni. L’amore diventa così ipnotico a tal punto da creare prigioni emotive: dimensioni surreali. “Let Me Be” è un inno alla libertà, al cambiamento alle scelte combattute a volte radicali, ma che ci permettono di evolvere. “Let Me Be” sta per “lasciami stare”, ora che c’eravamo creati una vita parallela, fatta di bugie e di un amore impossibile quello degli amanti. È ora di andare via, spezzando così “l’ipnosi” del mondo odierno, fatto troppo spesso di retoriche inutili e di puro egoismo.

In questo brano canti “Let me be, let me go, find my freedom”, e tu hai trovata la tua libertà?

Penso che ogni giorno abbiamo bisogno di combattere per ottenerla questa epoca ce lo sta dimostrando, Però sì, mi sento libero perché ho imparato col tempo a lasciar andare e a non trattenere nulla. Libertà per me significa soprattutto buon senso e rispetto.

Il videoclip è interamente girato nella città di New York in locations esclusive. Qual è l’aspetto che ami di più della Grande Mela? Perché hai scelto di girare il videoclip proprio in questa città e non in Italia?

Amo New York City perchè offre sempre nuove occasioni, nuove prospettive e c’è sempre qualcosa da scoprire. Un aspetto che mi ha sempre colpito della Big Apple è che è sempre in continua evoluzione, ma mantiene sempre dei posti magici come Central Park. C’è sempre un angolo della città dove ti puoi rivedere bambino alla scoperta e alla ricerca di un nuovo sogno.

Godi di una fama a livello internazionale, l’America latina sta letteralmente impazzendo per la tua musica. Sogni un tour in queste terre a pandemia finita?

Si lo sto già sognando, da tempo ho voglia di andarci. Mi hanno accolto con tanta benevolenza e affetto. L’aspetto che mi piace dei latini è che sono molto spirituali e pronti a divertirsi quando si deve far festa. Totalmente Empatici !!!

Ora che siamo a dicembre, qual è il tuo bilancio su questo 2021? Cosa vorresti trovare sotto l’albero e nel tuo 2022?

Sono molto contento perché tutto quello che avevo pianificato si è realizzato. Ora devo tenere duro e estraniarmi sulla mia montagna dove medito e pratico il thai chi, il riposo mentale e la concentrazione mi portano sulla strada giusta. Sotto l’albero vorrei come tutti ritrovare la libertà di abbracciare, di festeggiare di organizzare eventi e tanta musica live! Per il 2022? Nuove songs in vistaaaa!!!!

Finiamo con il gossip, come va la tua vita amorosa? Chi bacerai sotto il vischio?

Chi può dirlo magari tra gli ospiti stavolta ci sarà l’anima gemella mi fidanzo o mi sposo !? Chi può dirlo … mai dire mai … ah ah ah (Ride)

 

Eleonora Corso