Abbiamo intervistato didio, artista di origini napoletane ma che da 20 anni vive a Milano.
Nell’ambiente musicale è molto conosciuto per essere stato in tour con artisti italiani del calibro di Franco Battiato ed Eros Ramazzotti e per aver collaborato in ambito internazionale con Francesco Cameli, Craig Bauer e Chris Kimsey.
Nel giugno 2018, ha partecipato al concerto omaggio a Pino Daniele ossia “Pino è”. Ha realizzato un arrangiamento del brano “La guerra di Piero” contenuto nell’album “De Andrè canta De Andrè Volume 3”.
Al momento è impegnato nel tour “Storia di un impiegato”di Cristiano De Andrè.
Come Osvaldo Di Dio ha pubblicato: Better Days (Odd Music, 2015), ODD Live feat. Lele Melotti (Odd Music, 2017), Tex Mex Sex (Odd Music, 2018) e Guitar Stories (Odd Music, 2019).
Come didio, invece, ha rilasciato due singoli come “Mi Gira La Testa” e “Naufraghi” dei quali ci ha svelato proprio tutto!
Benvenuto a Social Up! Didio attraverso la scelta di tre aggettivi raccontaci chi è Didio?
Appassionato, dolce e inarrestabile.
Hai iniziato un nuovo percorso musicale prima con il singolo “Mi Gira La Testa” e in seguito con “Naufraghi”. Cosa hanno in comune questi due brani? Cosa rappresentano per te?
Entrambi raccontano aspetti legati al presente. In “Mi Gira la Testa” ho affrontato il tema dell’iperconnessione all’interno della quale siamo immersi ogni giorno e di come sia essenziale riappropriarsi del proprio tempo. In “Naufraghi” racconto le problematiche della convivenza e la violenza sulle donne. Il comune denominatore di tutti i miei brani è l’esigenza di raccontare i rapporti umani.
Parliamo di “Mi Gira La Testa”. Com’è nata? Canti “Nessuno che ti insegni mai a perdere”. Quanto è importante per te la necessità del fallimento e di saper imparare da questo?
Il brano è nato a partire dal riff di voci che si ascolta per gran parte della canzone. A mio avviso la consapevole lettura di un fallimento è la chiave per ogni tipo di realizzazione: imparare dagli errori e ripartire con un tassello in più del quadro che piano piano andrà a comporre la tua realtà e la tua arte, nel caso di un artista.
In “Naufraghi”, invece, parli della libertà nelle relazioni. Qual è la tua definizione di Amore e di stare in coppia?
Essere per la realizzazione dell’altro, non annullando sé stessi ma, al contrario, attraverso la propria realizzazione. Un uomo e una donna sono come due orchestre che devono imparare a suonare insieme.
I due singoli hanno due videoclip ufficiali particolari. Da chi sono stati realizzati? Perché questa scelta?
Cerco sempre di coinvolgere registi giovani che sappiano valorizzare il brano. Il video di “Mi Gira La Testa” è stato realizzato da Make Agency, mentre “Naufraghi” dal regista Alessandro Cracolici.
Quali sono i prossimi progetti nell’agenda di didio?
L’uscita del prossimo singolo che si intitola Inevitabile. È un brano più acustico rispetto ai primi due, con un testo molto forte. Mi rivolgo alla mia generazione: è inevitabilmente arrivato il momento di diventare grandi. Contemporaneamente sto lavorando per chiudere l’album che vedrà la luce nell’autunno di quest’anno. Non vedo l’ora di farvelo ascoltare.