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Intervista a Denise Faro: “Sognare è bello, quindi perché smettere?”

Denise Faro è una cantautrice romana con il cuore a metà tra l’Italia e l’America Latina. Dopo una serie di EP, Denise ha racchiuso la sua la sua doppia anima nel disco “Cambio di Rotta”.

Un album che nasce da molteplici esigenze e imprimere nella musica una necessità primaria: “un cambio di rotta totale per ritornare verso me stessa. Mi sono rimessa al piano per scrivere e sono tornata ad emozionarmi. Ho capito qual era la musica giusta, quella che volevo fare davvero.” 

L’album composto da 10 tracce, racchiude anche le difficoltà e la fragilità che Denise ha dovuto affrontare in quanto donna, tra cui raggiungere l’accettazione  in un mondo che non fa altro che dirci quanto siamo sbagliate. Un percorso di rinascita e la difficoltà di riuscire a far sentire la propria voce.

Cambio di Rotta di Denise Faro è inciso in doppia lingua, italiano e spagnolo. All’interno, per la versione spagnola, anche due  collaborazioni con artisti messicani, Samo e Alexander Acha. Una raccolta di brani che si esprimono con delicatezza, raccontando storie vere, problematiche sociali e messaggi positivi.

In particolare il brano Fuorigioco che prova a trasformare il dolore in amore e vita. Il testo è nato dal drammatico incidente che ha soffiato via la vita di Emiliano Di Nardo. La pubblicazione del singolo di Denise Faro si è legata alle attività benefiche dell’Associazione Emiliano Di Nardo e i ricavati devoluti ad una casa famiglia di Roma e una gemellata in America Latina, che hanno portato alla donazione di un defibrillatore.

Inizierei con Fuori Gioco, come nasce il singolo e come è nata la collaborazione benefica con l’associazione Di Nardo?

Nasce in modo molto particolare. Quattro anni fa, proprio il giorno dell’incidente ed è dedicata ad Emiliano Di Nardo. L’autore della canzone era al telefono con la sorella di Emiliano mentre era in ospedale. Senza conoscere tutti i dettagli, l’autore non si sa bene come, è riuscito a scrivere questa canzone descrivendo dettagli precisi. E’ una di quelle canzoni che nascono da dentro e che non si spiegano. Poi è arrivata a me, per cantarla in spagnolo. Ho deciso, però, di modificarne alcune parti del testo, inserendo aneddoti reali. C’è una stella con il tuo nome e non smette di brillare” riprende proprio un aneddoto vero, una stella che ho regalato ai fratelli Di Nardo e che porta i loro nomi.

Da qui l’idea di legarla all’Associazione?

Sì, fin dall’inizio è stata pensata per essere legata all’Associazione Emiliano di Nardo. Con questa pubblicazione, grazie anche a Samo con cui duetto, siamo riusciti a raccogliere dei fondi per acquistare un defibrillatore. Questo è stato donato ad una casa famiglia di Roma. E’ stato un momento molto emozionante vedere le suore imparare come usarlo in un corso di rianimazione.

Anche il video è legato a una raccolta benefica…

Esatto. Stiamo cercando di aiutare anche una casa famiglia gemellata con quella di Roma e che si trova in America Latina.

Cambio di Rotta è il tuo primo album. Qual è l’essenza che hai voluto imprimere in questa prima pubblicazione?

Il titolo in particolare è il significato primario. Ho tentato con questo album di fare un cambio di rotta totale per ritornare verso me stessa. Mi sono resa conto che stavo facendo tanta musica che, però, non rientrava nelle mie corde, non mi rappresentava davvero. Durate il lockdown ho avuto modo di pensarci molto. Mi sono rimessa al piano per scrivere e sono tornata ad emozionarmi. Ho capito che era quella la musica giusta e che volevo fare. Il progetto nasce nel 2020 insieme anche a tanti autori e produttori bravissimi…

Un cambio di rotta per dedicarsi a ciò che si ama fare…

Assolutamente. Ma anche smettere di preoccuparsi del giudizio altrui. Questo è un aspetto che spesso incide moltissimo su chi si è e sulla propria carriera. Un invito a fregarsene e di tornare ad essere se stessi.

L’album è inciso in doppia lingua, italiano e spagnolo. In quale lingua preferisci cantare?

In realtà dipende sia dalla canzone che dalle emozioni. Mi viene molto più facile e mi sento molto più libera quando scrivo in spagnolo. Questo album, in particolare, è stato molto emozionante perché incidendolo in due lingue diverse, mi sono resa conto che ogni canzone acquistava un piccolo significato diverso. A volte diventa un po’ complicato, mi capita di mescolare le lingue, ma ci stiamo lavorando.

Quale pubblico trovi più caloroso? Anche se tutti dicono che ci somigliamo tanto. 

Vero, siamo molto simili. Vivendo in Messico ho notato moltissime somiglianze con l’Italia. Forse una differenza che riscontro un po’ con tutto il mondo latino americano è nella percezione e nel modo di fruire della musica. Lì, sono ancora abituati a vivere la musica dal vivo e a comprare dischi. Noi questa cosa l’abbiamo un po’ persa. Bisogna capire la pandemia come ha influito anche su di loro, ma in generale, noi ci siamo disabituati. Compriamo l’album o andiamo ai concerti solo degli artisti che ci piacciono, lì, invece, ho notato che tengono ancora molto ai live e ai concerti, a partecipare e seguire gli artisti.

Effettivamente in Italia siamo ormai a considerare gli album come pezzi da collezione, un po’ come il rilancio dei vinili. 

Il mio album infatti nasce come vinile, che sarà pronto a fine febbraio e in edizione limitata. Abbiamo pensato ad una versione migliore.

Ho letto da qualche parte, che il tuo motto è “Sognare è bello, quindi perché smettere”? E’ ancora così?

E’ sempre stato così. Ho vissuto momenti più oscuri in cui lo avevo dimenticato. Oggi è tornato. Se puoi sognarlo, puoi farlo. Ciò che c’è di bello nella vita è sognare e se si smette di sognare è finita. Noi ci realizziamo attraverso i sogni, credo molto anche nelle energie e nella forza di poter attirare a noi le situazioni, e ci riusciamo solo se riusciamo a sognarle, per bene e in grande.

Fiction, film, musica, musical… Nel 2022 dov’è che Denise Faro si sente più nel suo ambiente?

Oggi, sicuramente nella musica. Sul palco e in studio… Al secondo posto c’è l’ambiente dei musical. Lì è dove mi sono trovata a mio agio al cento per cento. Spero di ritrovare del tempo da poter dedicare ai musical. E’ un’esperienza che va rifatta all’infinito per la sua particolarità.

Cambio di Rotta avrà un tour?

Sì, partirò a marzo per l?Argentina con un tour promozionale e vari eventi benefici. Ad Aprile tornerò in Italia e poi di nuovo in Messico con la promozione dell’album.

Benito Dell'Aquila