Insetti per cena?

Che nel mondo venga mangiato di tutto, lo sappiamo già; che nei Paesi completamente diversi culturalmente rispetto al nostro mangino cose che noi non ci sogniamo manco di cucinare, è risaputo; ma che ne pensate se vi dicessi che in Inghilterra lo Chef Adam Holcroft abbia addirittura deciso di aprire un ristorante in cui vengono servite pietanze a base di INSETTI?
Dire che è strano è dire poco, eppure il ristorante inaugurato questa estate nella cittadina di Haverfordwest in Pembrokeshire, è da subito stato assaltato da un gran numero di curiosi, ma anche di amanti della cucina “particolare”. Lo Chef per rendere più digeribile l’idea degli insetti per cena, ha cercato di coniugare la normale cucina inglese con piatti a base di questi piccoli animali.

E’ stato stimato secondo le previsioni della Fao (L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) che entro la metà di questo secolo diventerà normale introdurre insetti nella nostra dieta. Già oggi sta diventando sempre più preponderante l’esistenza di posti in cui poter assaggiare queste prelibatezze, quindi non risulta difficile immaginare la scena spostata in avanti di qualche anno.

Pensiamo già solo a ciò che è stato presentato quest’anno all’ Expo 2015 a Milano: nazioni e culture da tutto il mondo ci hanno esposto in bella vista ed offerto i loro piatti tipici, passando dall’hamburger di zebra e dalla bistecca di coccodrillo dello Zimbabwe, procedendo poi nel padiglione della Thailandia in cui era possibile provare larve giganti, termiti disidratate o cavallette, e finendo in ultimo, ma non meno importante, nella sede di Cina e Vietnam in cui è possibile gustare un delizioso cioccolatino di grilli e larve.

Il fatto che la nostra tradizione non includa nella nostra dieta questo genere di piatti, non implica necessariamente che sia sbagliato da mangiare. È giusto sapere infatti quanto realmente gli insetti siano una delle maggiori fonti di proteine. Prendete per esempio una cavalletta, una porzione da 100 grammi di questi insetti contiene calcio, ferro ma soprattutto tra i 14 e i 18 grammi di proteine.
Nella classifica degli insetti più mangiati al mondo troviamo sul podio le locuste, le formiche e le cimici. Seguono poi le larve di api, di punteruolo rosso e di vespe. Semplicemente grigliati, fritti o uniti a salse, non importa, in alcuni posti questi animali sono considerate vere e proprie ghiottonerie!

Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo infatti sostiene che: “Una corretta alimentazione non può prescindere dalla realtà produttiva e culturale locale nei paesi del terzo mondo come in quelli sviluppati. A questo principio non possono sfuggire neanche bruchi, coleotteri, formiche o cavallette a scopo alimentare che, anche se iperproteici, sono però molto lontani dalla realtà culinaria nazionale”.
Ma è importante analizzare pure questo argomento in merito alla sostenibilità del pianeta. Sfortunatamente gli allevamenti di bestiame non solo stanno impoverendo la terra su cui viviamo, ma inoltre occupano spazio ed inquinano, consumando acqua e cibo. Gli allevamenti di insetti, invece, sono l’esatto opposto rispetto ai soliti animali da bestiame o gregge, oltre che ad essere ottime e piccolissime fonti di proteine per chi le mangia e ad avere un bassissimo prezzo per chi le compra.
La FAO stessa è stata la prima ad esortare le popolazioni di tutto il mondo ad allargare il proprio orizzonte culinario, a documentarsi ed introdurre di conseguenza nella propria dieta cibi che hanno niente a che fare con la propria cultura, ma che fanno bene all’organismo umano.

Basta poi aprire internet per trovare qualsiasi informazione a riguardo: per esempio, infatti, esistono vari siti creati appositamente per la compravendita di insetti mangerecci (per esempio www.insetticommestibili.it e www.multivores.com ).
Non diventa a questo punto impossibile pensare che in Inghilterra abbia aperto un ristorante del genere e che abbia avuto tutto questo successo: d’ altronde è pur sempre cucina internazionale!

Alessia Cavallaro