Inquisizione: 8 motivi per cui potevi finire sul rogo

Nel 1692 a Salem scoppiò la più grande caccia alle streghe della storia: 19 persone vennero condannate a morte per stregoneria, più di 50 subirono torture e a centinaia scontarono l’onta del processo. Per essere accusati bastava poco.
Per esempio… tenere latte scaduto in casa o avere un aspetto trascurato.

Le streghe di Salem sono le vittime di una serie di processi per stregoneria celebrati nel 1692 nella colonia inglese di Salem (allora nel New England, oggi una cittadina del Massachusetts, Usa). Tutto cominciò quando alcune bambine e ragazze del villaggio, uno dei centri dell’immigrazione puritana dall’Inghilterra, furono accusate di essere seguaci del demonio. Le fanciulle si riunivano, si disse, per indovinare il futuro e alcune di loro dichiararono di essere state colpite dal malocchio. Tanto bastò ai capi della comunità per ordinare l’arresto delle prime quattro “streghe di Salem”, fra cui una mendicante, un’anziana signora e una schiava del reverendo Parris (padre di una delle ragazze).
Ben presto, l’isteria collettiva si diffuse moltiplicando i casi presunti di stregoneria e dando origine a una delle più tragiche caccie alle streghe della storia. Per essere chiamate streghe bastava davvero poco.

  • Avere del latte o del burro andato a male in casa. A Salem fu istituito un tribunale speciale che non risparmiò torture a vecchi e bambini: in tutto, 19 persone furono giustiziate e altre 4 morirono in carcere o durante la tortura. Solo un anno dopo, nel 1693, il governatore del New England ordinò lo scioglimento del tribunale e assolse 49 delle 52 persone ancora incarcerate, commutando la pena degli ultimi tre condannati a morte.
  • Avere un neo dall’aspetto particolare, una voglia o un terzo capezzolo Erano ritenuti marchi del demonio e sufficienti a far incriminare una persona (dopo averla denudata in pubblico).
  • Essere una donna. Dei 144 accusati di stregoneria di Salem, 106 erano donne; tra le 19 persone accusate 14 erano donne.

In tempi moderni i primi episodi di stregoneria di Salem (e non quelli dovuti all’isteria successiva) sono stati analizzati con metodo scientifico. Alcuni ricercatori sono giunti alla conclusione che le “streghe di Salem” sarebbero potute essere persone che soffrivano di una malattia nota come “corea di Huntington”. Si tratta di una malattia genetica, per la quale non è ancora stata trovata una cura, che provoca movimenti scomposti del corpo e uno stato di amnesia; la morte sopraggiunge in 3 o 4 anni. 400 anni fa, l’ignoranza portò a scambiare gli effetti di questo morbo per possessione demoniaca.

  • Fare sesso fuori dal matrimonio. Alice Lake, una donna accusata di stregoneria qualche anno prima di Salem, confessò di essere rimasta incinta fuori dal matrimonio. In seguito fu impiccata.
  • Azzardare una previsione. Tituba Indians, la schiava di Salem che per prima fu arrestata con l’accusa di stregoneria, aveva incoraggiato altre ragazze a prevedere chi sarebbe diventato il loro futuro marito. Ma Tituba scontò anche il pregiudizio della pelle scura.
  • Essere povero. Senzatetto e mendicanti, che non potevano difendersi, erano bersagli facili dei cacciatori di streghe: Sarah Good, una donna che chiedeva l’elemosina di casa in casa, fu accusata di stregoneria nel 1692 e in seguito condannata.
  • Essere una bambina. Dorothy Good, la figlia di Sarah, aveva 4 anni quando fu incarcerata come strega. in seguito confessò di esserlo e disse di aver visto la madre accordarsi con il diavolo.
  • Essere anziana e poco socievole. L’archetipo della “vecchia megera” delle favole nel 1688, 4 anni prima dei fatti di Salem, fu affibbiato a Goody Glover, un’anziana donna di Boston dal carattere spigoloso, definita dallo stesso marito “strega”. Ci si misero anche i vicini attribuendole il potere di causare loro malattie.

Tanto bastò perché centinaia di persone venissero accusate e condannate.

redazione