Il mercatino del volontariato: shopping in cambio del proprio tempo

Da venerdì 13 Maggio, a Bologna in via Stalingrado è ufficialmente operativo il mercatino del volontariato dove non si paga in moneta ma in ore di aiuto socialmente utile. Tutti gli articoli presenti nel mercatino etichettati con il cartellino #socialweekend saranno acquistabili in cambio del proprio tempo: basta lasciare un nominativo e un contatto telefonico per organizzare le sessioni di volontariato e fare parte di questo innovativo e straordinario progetto. Le attività per cui prestare aiuto sono diverse, come il giro di notte con gli operatori di “Piazza Grande” per aiutare i clochard o l’insegnamento presso la “Libera Scuola”, per dare una mano nei corsi di italiano inglese e informatica.

Il progetto, che ha preso il via grazie alla collaborazione tra l’Associazione “Piazza Grande” e quella di “Hera” e “Last Minute Market” e nasce dall’idea di “liberare” i cittadini da rifiuti ingombranti per donarli a chi non ha i mezzi necessari per acquistarli. Alessandro Tortelli, presidente dell’associazione, ha tenuto a sottolineare che il progetto è rivolto alle famiglie in difficoltà ma anche agli studenti universitari, con una vasta gamma di articoli offerti in cambio di 3 fino a 5 ore di volontariato.

Aerial cityscape view from the tower on Bologna old town center with Maggiore square in Italy

Si tratta di un’idea socialmente intelligente, volta a rispondere alle esigenze di chi non può permettersi molto e a quelle di chi, causa la crisi economica degli ultimi anni, cerca una nuova occupazione. Il progetto, infatti, ha dato lavoro anche a 11 persone svantaggiate, aumentando ancora di più il suo raggio d’azione. Inoltre, molti mobili esposti arrivano dal progetto “Cambia il finale” che nel 2015 ha raccolto 714 tonnellate di rifiuti ingombranti, azione che rende questo mercatino del volontariato anche ecosostenibile.

Naturalmente l’accesso al mercatino non è riservato solo a chi ha bisogno e non può permettersi di pagare in moneta, tutti sono bene accetti e anzi invitati ad entrare e dare una sbirciata: si tratta di due piani ben organizzati con una sezione boutique, che include vestiti per uomo, donna e bambino, una sezione libri e librerie, una per salotti, mobili e cucine.

Una vera e propria Ikea del riuso si potrebbe dire, poiché tutti gli articoli presenti sono donazioni di cittadini o oggetti recuperati da appartamenti e case sgomberate. Non c’è nessun dubbio sul successo di questo mercatino, soprattutto grazie all’appoggio che ha ricevuto dai cittadini bolognesi: finora ha ricevuto, infatti, 80mila euro di donazioni da circa duemila persone che hanno acquistato al suo interno. Ancora una volta, quindi, Bologna si conferma una delle città italiane maggiormente attenta alle questioni sociali, alle esigenze dei cittadini e di tutti coloro che cercano di costruirsi una nuova vota tra i suoi caratteristici portici.