Il Maestro Ezio Bosso al Teatro Comunale di Bologna

Giovedì 22 dicembre, il celebre, oltre che bravissimo Ezio Bosso terrà al Teatro Comunale di Bologna un grande concerto di beneficenza a favore delle popolazioni del Centro Italia colpite dei recenti eventi sismici. Il Maestro, considerato tra i più importanti interpreti, direttori d’orchestra e compositori a livello internazionale, si esibirà straordinariamente nella doppia veste di direttore e solista al pianoforte, alla guida dell’Orchestra e del Coro del Teatro. Nel corso della conferenza stampa di presentazione del concerto straordinario del 22 dicembre, il Sindaco di Bologna Virginio Merola, presidente della Fondazione del Teatro Comunale, ha annunciato che il Maestro Ezio Bosso assumerà il ruolo di Direttore Principale Ospite della fondazione lirico-sinfonica del Teatro Comunale di Bologna dal prossimo anno. Il programma del concerto, elaborato da Ezio Bosso in collaborazione con i complessi del Comunale, è stato scelto per sottolineare i temi di fratellanza e appartenenza che costituiscono il messaggio nodale di questo significativo evento.  La fratellanza, anche nello spirito dell’imminente festività del Natale, è evocata dalla composizione Fratres, una delle più belle e celebri pagine del compositore estone Arvo Pärt, proposta in una rara versione per coro e archi. Il senso di appartenenza alla nostra terra è rappresentato dalla Sinfonia “Italiana” di Mendelssohn, una delle pagine più importanti ed emozionanti della storia della musica, composta proprio al ritorno da un viaggio in centro Italia del grande musicista romantico tedesco.  Tra questi capisaldi della cultura musicale dell’Occidente, verranno eseguite in prima assoluta due composizioni di Ezio Bosso, dedicate proprio a questa occasione di incontro e di solidarietà collettiva: “Split, Postcards From Far Away” e “Rain, In Your Black Eyes”, entrambe per pianoforte e archi. Completano il programma il corale Agnus Dei di Samuel Barber, trascrizione del celebre Adagio per Archi del compositore statunitense, pagina di rara intensità espressiva; infine un’altra prima assoluta, la ricostruzione in forma di corale per coro, archi e pianoforte del Preludio in Mi minore BWW 855 di Johann Sebastian Bach, basata sulla trascrizione pianistica di Alexander Siloti. Sviluppando in modo coerente la brillante intuizione di Siloti, il Maestro Bosso ha affidato al Coro il Sanctus, confermando la sua vocazione ad indagare la classicità nel solco della tradizione, pur sfruttando ogni possibile spunto di sviluppo e di riflessione innovativa. A coronamento della filosofia di Ezio Bosso, che da sempre sostiene che «la musica non è di nessuno ma si fa assieme», le fasi di preparazione del concerto sono aperte al pubblico (a partire dal 14 dicembre) per dare la possibilità di seguire passo per passo la costruzione di un concerto di musica classica immergendosi nell’empatia che si crea tra direttore ed orchestra. Questa pratica, realizzata da Ezio Bosso per la prima volta ad ottobre nel prestigioso Teatro La Fenice di Venezia, ha riscosso un grande successo di pubblico e critica.

redazione