Il fantasma di Chambercombe Manor

L’antica dimora di Chambercombe Manor, risalente all’undicesimo secolo, è una delle case stregate più (tristemente) celebri dell’Inghilterra.
Talvolta, in mezzo alla folla di turisti che visitano Chambercombe Manor, nei pressi della località turistica di Ilfracombe, nel Devon settentrionale, si mescola il fantasma di una donna alta, vestita di grigio.
A partire dalla metà del secolo scorso, l’apparizione del fantasma che ride sconvolge, con cadenza irregolare, le visite dei turisti di Chambercombe Manor.
Essa viene descritta come una donna dal sorriso dolce, quasi serafico: ciò sorprende, visto che la sua storia è ben lungi dall’essere felice.

Qual è la storia del fantasma che ride di Chambercombe Manor?

La leggenda del fantasma della donna che ride affonda radice antiche.
Alexander Oatway era quattro secoli fa un famigerato saccheggiatore delle navi naufragate sulle coste dell’Inghilterra occidentale. Durante le notti di burrasca usciva dalla sua casa di Chambercombe e si recava sulla spiaggia con una potente lanterna che usava come segnalatore per attirare verso gli scogli le navi che cercavano un porto sicuro: in seguito all’inevitabile naufragio, con i suoi compari, si affrettava a depredarle.

In una di quelle nottate tempestose fu accompagnato dal figlio William. Il trucco della lanterna funzionò ancora una volta, ma una giovane spagnola sopravvisse al naufragio. William la salvò portandola a casa e negli anni che seguirono se ne innamorò. Si sposarono e andarono a vivere nell’isola Lundy, nel canale di Bristol, lasciando Alexander alla sua crudele attività. Ebbero una figlia di nome Kate Oakley.

Quasi vent’anni più tardi William venne a sapere che la casa avita era vuota e decise quindi di trasferirsi. L’affitto era alto, ma poteva permetterselo. Le spese di famiglia furono ulteriormente alleggerite quando Kate, innamoratasi di un capitano irlandese di nome Wallace, si sposò e si trasferì a Dublino.
Gli anni passarono, una notte scoppiò una tremenda bufera. William accorse alla spiaggia sotto Chambercombe Manor, dopo aver avvistato una nave in difficoltà. Trovò una donna scagliata sugli scogli, resa irriconoscibile dalla violenza del mare.
La portò a casa, ma la sconosciuta morì durante la notte. Mentre stava rovistando fra i suoi oggetti personali, si lasciò prendere dalla tentazione. La donna portava una cintura con denaro e gioielli, quanto gli avrebbe permesso di acquistare senza problemi l’amata dimora. Due giorni dopo ricevette la visita della capitaneria di porto che stava compiendo ricerche su un passeggero scampato al naufragio. William rispose di non saperne nulla. L’ufficiale rivelò allora il nome del passeggero, la signora Katherine Wallace.
William e la moglie erano distrutti dal dolore. Avevano derubato la propria figlia, irriconoscibile perché straziata dagli scogli. In preda al rimorso, murarono il corpo in una camera segreta e abbandonarono la casa.
Il loro colpevole segreto fu svelato 150 anni più tardi. Nel 1865 un contadino che abitava allora nella casa, mentre stava rinnovando il tetto, si accorse, scorgendo dall’alto una stanza di cui ignorava l’esistenza, di uno scheletro posto su un letto ormai fatiscente. La stanza fu demolita e le ossa sepolte in una fossa comune a Ilfracombe. Ma il fantasma di Kate aleggia ancora nella casa avita.
Ancora oggi, la casa maledetta dove si consumò la tragedia del fantasma che ride, si regge in piedi ed è visitabile dai turisti che fra le bellezze naturali del Devon decidono di immergersi in un’atmosfera spettrale, rievocata da fantasmi vecchi più di 400 anni.

redazione