“Il cinema ritrovato” a Bologna regala diamanti cinematografici rari!

Il concetto di fortuna può essere interpretabile con varie sfumature, da quelle ottimistiche a quelle più Alleniane, ci vuole sicuramente un ampio bacino di fortuna per avere la possibilità di vedere, praticamente quasi ogni mese, un capolavoro della storia del cinema.
No, non parliamo di grande distribuzione, l’era di magra che viviamo vede un cinema tristemente senza idee, dissanguato dalla mania vampiresca del remake, del sequel, prequel e chi più ne ha più ne metta.

Da anni ormai la cineteca di Bologna delizia l’Italia cinefila restaurando i pezzi da novanta della storia e rilanciandoli nel grande schermo nelle varie città, grazie al progetto “Il cinema ritrovato”, capace di far riassaporare ai più esperti e far scoprire ai più giovani il sapore del cinema vero, quello degli autori che il cinema l’hanno arricchito e cambiato per sempre.
Quelli che mancano ora, ma che grazie al colosso romagnolo possiamo “ritrovare” con rinnovata bellezza, come quando si ascolta per anni Rovazzi e di colpo ci viene regalato “The Joshua tree”.

I titoli sono pazzeschi, questi giorni al cinema Eraserhead, opera prima di sir David Lynch, mentre il prossimo mese, per festeggiare i 50 anni di Blow-Up, imperdibile gemma della filmografia di Antonioni, tornerà al cinema proprio col restauro bolognese.
Insomma, avete capito o no che stagione sta iniziando?
Ancora La corazzata Potëmkin, game-changer storico di Sergej Ejzenštejn  pronto per novembre, Bella di giorno di Luis Buñuel arriva i primi di dicembre, insieme a Il Gruffalo di M. Lang e J. Schuh.

L’anno si chiude così quindi, nostalgia dei cinepanettoni?

Nel 2018 invece già pronti “L’Atalante” di Jean Vigo, picco del cinema pre-anni ’50 francese e “Visages villages” di Agnès Varda.
I due titoli appena citati preparano al gran finale.
La chiusura è di quelle col botto: ad aprile Novecento, fantastico quadro  diretto da Bernardo Bertolucci con Robert De Niro.

A maggio ci si saluta con Io e Annie, capolavoro targato 1977 di quella vecchia volpe di Woody Allen.
Per lui è sempre stata una questione di fortuna e di saperla sfruttare, per cui voi non sprecate questa occasione irripetibile, perché certi titoli in sala tornano poche volte nella vita.

Buon cinema a tutti!