Il ciclone Elodie scatena Catania tra Guaranà, Margarita e Andromeda

Di Marcello Mazzari e Sandy Sciuto

Dal red carpet della Mostra cinematografica di Venezia con il fidanzato Marracash al concerto a Catania: Elodie è inarrestabile.
E’ un anno fortunato per la cantante romana che ha iniziato a raccogliere consensi e apprezzamenti da più parti dopo tanti sacrifici e dedizione per la musica.

Così direttamente da Venezia, Elodie ha portato l’energia, la vitalità e il brio delle sue canzoni nel concerto tenutosi alla Villa Bellini di Catania, inserito nel cartellone del Wave Summer Music, il Festival itinerante che punta a valorizzare il territorio siciliano grazie ad una serie di iniziative volte a potenziare l’offerta del turismo legato agli eventi.

L’artista è stata anticipata sul palco dalle esibizioni di Samuel Storm che ha alternato cover a pezzi suoi e di Chadia Rodriguez. Quest’ultima ha cantato i suoi brani più famosi chiosando con “Sempre comodo”, brano in cui non è riuscita a trattenere l’emozione e “Bella così”, canzone che l’ha vista spopolare nelle classifiche italiane in questi ultimi mesi.

Elodie si è fatta attendere dal suo pubblico, ma ne è valsa la pena.

Si è presentata sul palco in fucsia, coadiuvata da due coriste e da una Veejay sulle note di “Guaranà” fino a cantare vecchi successi e le canzoni presenti in “This is Elodie”, il suo ultimo album.

Canzone dopo canzone, Elodie ha fatto scatenare il pubblico seduto che non ha resistito a non alzarsi quando è partita la musica di “Ciclone” e a questa è seguita “Margarita”.

Non è mancato il momento intimista. La cantante romana, infatti, ha cantato “la solita canzone di Nina Simone” citata in “Andromeda” e una versione completamente riarragiata di “Bohemian Rapsody” davvero ben fatta, concentrandosi poi sulle canzoni ballad dell’album.

“Niente canzoni d’amore”, pezzo di Marracash rifatto da Elodie, e “In fondo non c’è”, brano scritto da Levante, sono stati i momenti più “sentimentali” del concerto, ma necessari per mettere a nudo tutte le sfumature dell’artista.
Il concerto è stato arricchito dalle performance e dalla vocalità delle due coriste, pilastri veri di Elodie, che non si sono risparmiate sul palco e si sono fatte davvero notare. Brave!

Di certo, le misure adottate anti – Covid19 hanno fortemente inciso sulla realizzazione del concerto in termini di durata, di allestimento del palcoscenico e di numeri di presenti.
Forte si è avvertito il contrasto tra una musica prevalentemente pop e la condizione d’obbligo di rimanere seduti ognuno nel proprio posto assegnato, anche se il ritmo e la voglia di ballare hanno travolto e portato il pubblico ad alzarsi per partecipare attivamente al live.

È un periodo in cui ora più che mai la musica intesa come quella che si vede, che si canta a squarciagola con l’artista presente quella che ci fa sentire vivi ha bisogno di ripartire e ricominciare.

È questo il messaggio espresso sia da Chadia Rodriguez sia da Elodie: la necessità di sostenere un settore lavorativo che è stato fortemente colpito dall’emergenza sanitaria causa pandemia globale, ripartendo appunto a riempire anche con pochi gli stadi, le ville, le arene e le piazze perché anche di fronte al nemico più sconosciuto mai arrendersi.

Elodie ha regalato un concerto bello e intenso in cui le sue doti canore in termini di vocalità e di estensione hanno fatto la differenza e si sono imposte, sin dal primo brano, confermandoci che sì, Elodie è il ciclone della musica italiana!

redazione