Il CDM si è davvero dimenticato dei matrimoni?

Che per quasi tutta Italia (ad esclusione della regione Sardegna – ancora rossa – e di Calabria, Sicilia, Valle d’Aosta, Basilicata e Puglia – ancora arancioni) il passaggio nella fascia gialla, segna l’inizio della libertà. Finalmente ci si può muovere liberamente all’interno della regione, tornare a bere il caffè seduti al bar, andare a godersi un tramonto in spiaggia (se magari si abita in città), tornare a giocare a calcetto (beati voi, perché chi come me per ovvie ragioni preferisce altri sport dovrà attendere ancora il 1° giugno). Comunque, la zona gialla tanto agognata da tutti è finalmente tornata ed anche con un pò d’anticipo rispetto alle prime previsioni fatte dal Governo.

Le polemiche non sono però mancate: da quella sul coprifuoco alle 22.00 (anche a causa di qualche scivolone fatto da qualche testata giornalistica nazionale che ha buttato benzina su un fuoco che oramai brucia già benissimo da solo), a quella del divieto di mangiare nelle sale al chiuso dei ristoranti, a quella di poter invitare a cena gli amici, ma di non poter cenare con loro al ristorate allo stesso tavolo. Insomma, un colpo al cerchio, uno alla botte, e qualche scontento c’è sempre. Speriamo sempre, ovviamente, che queste riaperture non portino ad un’impennata dei contagi, e che i vaccini e la bella stagione ci aiutino finalmente a mettere la parola fine a tutto quello che abbiamo vissuto nell’ultimo anno.

Certo è che nell’ultimo decreto (quello delle riaperture per intenderci) non si parla di uno dei settori che più è stato colpito dalla pandemia. In realtà i settori sono molti, e sono ruotano intorno ad uno dei giorni che moltissimi sognano: quello del proprio matrimonio.

Da sogno ad incubo?

Ci stà. Perché se lo scorso anno, a causa della pandemia, i matrimoni rimandati sono stati più dell’80%, quest’anno non si è ancora capito cosa fare. Molti sposini, lo scorso anno, hanno deciso di spostare la data al 2021, i più saggi hanno visto bene di aspettare (anche in vista del collegato viaggio di nozze). Io sono per questi ultimi, sono sincera. Se già è stato stressante vivere la pandemia del 2020, spostare tutto, veder sfumare (si fa per dire) cifre a 4 zeri di caparre e di anticipi, rivivere tutta quella “bellissima” esperienza appena 12 mesi dopo, non è certo il massimo. Io pessimista di natura, avrei chiuso l’idea in un cassetto e detto al mio lui ” se ne riparla tra un pò”. Ma mi rendo conto che ci sono persone che sognano quel giorno per decide di anni, che lo reputano un passo fondamentale della propria vita e che non vedo l’ora di realizzarlo. Vi ammiro molto per questo. E vi ammiro anche per il fatto che abbiate deciso di spostare la date a 12 mesi dopo con la speranza di indossare finalmente l’abito che avete nascosto nell’armadio di vostra nonna.

Nessuna notizia chiara in proposito

Fatto sta che quello dei matrimonio è un evento che crea moltissimo indotto in termini economici. Molti settori sono legati ad esso: da quello della ristorazione, a quello dei viaggi, a quello dell’organizzazione dell’evento stesso. Ci sono poi i fiori, le bomboniere, abiti, scarpe e trucco e parrucco per tutti. Insomma, non è certo robina da poco. Ancora le linee guida non sono chiare, considerando anche il problema del coprifuoco alle 22.00. E’ chiaro che persiste l’obbligo di mascherina, di mantenere le distanze di sicurezza, di baciarsi ed abbracciarsi. Niente buffet, niente assembramenti. L’avete mai visto un matrimonio che non sia un assembramento? Io no….

Il settore comunque  si sta mobilitando per avere più notizie in merito… noi certamente vi terremo aggiornati!

 

Sharon Santarelli