I Ferragnez: la musica per sentirci uniti anche in quarantena

I social non sono solo un luogo virtuale dove mostrare il lato migliore di sé, raccontarsi e dire al nostro pubblico chi si è. Sono anche il modo più semplice ad oggi per unire le persone. Cliché? Forse, ma i Ferragnez ne hanno trovata un’altra per rendere il più classico dei luoghi comuni davvero reale. 

Toto Cutugno nel, non troppo lontano, 1983 cantava in Lasciatemi cantare “lasciatemi cantare, sono un italiano” restituendo un’immagine di noi Italiani effettivamente corretta. Immagine che si può dire anche i Ferragnez hanno rispettato e ricordato, forse involontariamente. Nel tempo del COVID-19, delle quarantene, dei bollettini dati alla televisione e delle macchine che passano per le strade ricordandoci quanto sia importanti mantenere il regime di quarantena i Ferragnez tramite dei semplici concerti al balcone hanno trovato il modo di tenerci compagnia. Si è iniziato con lo stesso Fedez, poi con Emma, Francesca Michielin e infine con nientemeno che il tenore Andrea Bocelli. Solo ora, per rispetto delle vittime, questi mini concerti si sono fermati.

Siamo italiani: abbiamo il caffè ristretto, la (vera) pizza, il mare, il sole e le montagne in un’unica lingua di terra. La nostra cucina è invidiata in tutto il mondo. Abbiamo avuto il Rinascimento e la nostra bella Italia ospita alcune fra le città più belle del mondo: dall’operosa Milano alla storica Firenze, dalla maestosa Torino alla dorata Napoli. È vero, spesso non siamo fieri del nostro Paese ma in tutti noi, chi più chi meno, sale un certo orgoglio quanto vediamo sventolare il tricolore. In definitiva i Ferragnez ci ricordano, attraverso la musica, come anche in quarantena possiamo e dobbiamo rimanere uniti, come possiamo continuare a sentirci vicini anche utilizzando, perché no, una diretta Instagram.

Rebecca Bertolasi