Chris Columbus torna a dirigere il secondo capitolo della saga di Harry Potter, scritta da J.K. Rowling. La pre-produzione del film si è messa in moto nel luglio 2000, ancora prima che il primo film, Harry Potter e la Pietra Filosofale, debuttasse nelle sale. La storia racconta del secondo anno di Harry presso la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Ritorna interamente il cast del primo film, arricchito da un nuovo personaggio, il nuovo insegnante di difesa contro le arti oscure, Gilderoy Allock, impersonato da un eccellente Kenneth Branagh, che ha saputo conferire al personaggio le perfette estrosità che gli ha disegnato addosso la Rowling. Branagh è stato prezioso per il film con la sua interpretazione di questo mago snob, egocentrico e vanitoso all’estremo. La recitazione di Branagh ha il merito di aver reso il film più frizzante.
La formula registica non cambia dal punto di vista degli effetti speciali. Columbus ha fatto leva sugli effetti visivi, che la fanno da padrone, e sulla scenografia, a scapito dei singoli personaggi, che non riescono a trovare, rispetto al libro, una loro definita dimensione cinematografica. Rispetto al primo film, la personalità dei protagonisti è solo abbozzata, con la conseguenza che Harry, Ron e Hermione, per citare solo i tre maghetti protagonisti della serie, sono ridotti a macchiette, con espressioni troppo infantili.
Il regista ha preferito dare risalto maggiormente alla componente horror di questo capitolo, dalle scritte sui muri, fatte con il sangue, al basilisco. Columbus ha usufruito con abilità della tecnologia digitale, ricreando ottime atmosfere gotiche; certo le scene in computer-grafica hanno agevolato la trasformazione in immagine del mondo descritto dalla Rowling, ma a scapito di una sceneggiatura che, depauperata di logicità, non è in grado di essere fruibile per tutti, ma solo, con accessoriata perplessità, per chi ha letto il libro.
Una piccola curiosità: J.K. Rowling appare in un piccolo cameo: la strega in nero che sorride ad Harry in Nocturne Alley, la parte “malfamata” di Diagon Alley.