Gli psicoterapeuti avvertono: la dipendenza da shopping online è una malattia mentale

Gli psicoterapeuti sostengono che la dipendenza da shopping online è una malattia mentale a tutti gli effetti, se pur non sia ancora stata riconosciuta. Tuttavia, il numero sempre crescente di persone affette sta rendendo necessario lo studio di trattamenti ad hoc per la patologia in oggetto.

L’affermazione arriva dopo che la dott.ssa Müller, psicoterapeuta della Hannover Medical School in Germania, e i suoi colleghi hanno condotto uno studio con 122 pazienti che cercavano aiuto per la loro dipendenza da shopping online. Nel corso della ricerca, gli scienziati hanno scoperto che i pazienti che soffrono di dipendenza avevano tassi di depressione e ansia più alti del solito.

I ricercatori ritengono che la dipendenza sia stata intensificata a causa della crescita esponenziale del numero di negozi online, app e di servizi di consegna a domicilio, che hanno aggiunto una dimensione completamente nuova al concetto di “essere maniaco dello shopping”. Internet non chiude mai, quindi gli acquirenti possono indulgere a tutte le ore del giorno e della notte senza dover uscire da casa o interagire con altre persone, o in alcuni casi più estremi riescono a trascorrere così il tempo morto in ufficio, vagando con la mente in numerosi e-commerce ricchi di prodotti da poter comprare per riempire la casa di cianfrusaglie.

Spesso, i negozi online offrono anche una gamma più ampia di offerte rispetto ai negozi di alta classe che si trovano per strada, garantendo ai clienti appassionati la possibilità di avere una migliore accessibilità a prezzi più convenienti.

L’aumento della disponibilità di prodotti porta persone sempre più giovani a mostrare segni di disturbo di acquisto compulsivo, responsabile di aver colpito il 5% della popolazione secondo i ricercatori.

Il disturbo è ormai riconosciuto da decenni, anche se attualmente non è classificato come un disturbo a sé stante. Invece, rientra in una categoria denominata “altro disturbo del controllo degli impulsi specificato”.

Tuttavia, la dott.ssa Müller e il suo team ritengono che la condizione stia assumendo un nuovo significato nell’era di Internet. Essi sostengono che questo disturbo non è stato riconosciuto per troppo tempo e che merita un’attenzione più seria, in quanto si ritiene che possa procurare gravi effetti mentali.

Nella ricerca, pubblicata sulla rivista Comprehensive Psychiatry, il team spiega che il disturbo, in particolare rispetto al mondo online, può sfociare in un estremo desiderio di acquistare cose e questo provoca poi un grande senso di soddisfazione quando si spendono soldi. A loro volta, queste voglie portano a una perdita dell’autocontrollo e a tanti altri problemi psichiatrici. L’effetto di questa nuova specie di patologia può anche comportare difficoltà relazionali, stress e disordini fisici.

Parlando dei risultati, secondo MailOnline, la dott.ssa Müller ha dichiarato: “È davvero il momento di riconoscere questo disturbo come condizione di malattia mentale separata e di accumulare ulteriori conoscenze con le opportune ricerche”.

Le caratteristiche del disturbo dello shopping compulsivo comprendono la preoccupazione per gli acquisti di articoli non necessari, la difficoltà a resistere all’acquisto di articoli non necessari e le difficoltà finanziarie a causa di acquisti incontrollati.

Giuseppe Forte