Festival di Sanremo, i voti della seconda serata: Elisa stupenda, è da 10

Eccoci arrivati alla seconda serata del Festival di Sanremo! Questa sera, tra l’irriverenza di Checco Zalone e la classe di Laura Pausini abbiamo potuto ascoltare le tredici canzoni in gara rimanenti. Alti e bassi in questo secondo blocco, con qualche sorpresa interessante. Partiamo! Ovviamente i cantanti sono giudicati in base all’ordine di uscita sul palco. Iniziamo:

Sangiovanni, Farfalle – 8

Il giovanissimo artista della scuola di Amici apre la seconda serata del Festival di Sanremo con un pezzo fresco, ballabile e che sentiremo nelle radio per molto tempo. Bella interpretazione, Sangiovanni ci sa stare sul palco e non sente la pressione, nonostante sia solo agli esordi della sua carriera. Promosso.

Giovanni Truppi, Tuo padre, mia madre, Lucia – 7.5

Il testo è poesia, e non è un caso che Truppi si sia aggiudicato il premio Lunezia per le parole di questa canzone. L’esibizione è in linea con il suo modo di cantare, con tanto parlato che magari non piace a tutti. L’orchestra nel ritornello però si sposa perfettamente con la sua voce. È un cantautore particolare, sicuramente non per tutti.

Le vibrazioni, Tantissimo – 4.5

Il ritmo c’è, musicalmente il pezzo è interessante, ma l’interpretazione si è rivelata sottotono. Registrata sarà senza dubbio migliore, ma live non ha reso più di tanto. Non la canteremo troppo nei prossimi mesi.

Emma, Ogni volta è così – 5.5

Un duetto insolito con Francesca Michielin a dirigere l’orchestra, ma l’esibizione di Emma non convince. La voce è sembrata troppo forte fin dalle prime note e la canzone in sé non prende al primo ascolto. Si deve dare una seconda possibilità, naturalmente.

Matteo Romano, Virale – 7

Anche lui giovanissimo, sale sul palco con una timidezza e un’emozione palpabile, ma quando inizia a cantare si scioglie. La canzone è orecchiabile, ha un bel ritmo e lui ha una voce pulita che non può non piacere. Una bella scoperta, da tenere sott’occhio per il futuro.

Iva Zanicchi, Voglio amarti – 6

Di un’altra generazione e si sente. Il pubblico la apprezza e la omaggia con una standing ovation anche in virtù della sua ricca carriera. Il brano è proprio quello che ci si poteva aspettare da Iva Zanicchi, nello stile di Orietta Berti lo scorso anno. I più giovani avranno di certo preferito altre esibizioni, ed è normale.

Ditonellapiaga e Rettore, Chimica – 8

C’è chimica tra loro due e si vede! Due generazioni diverse ma che si sposano alla perfezione, il pezzo è energico e funziona. Ditonellapiaga una bellissima scoperta, ha una carica pazzesca perfetta per questa canzone. Bene così!

Elisa, O forse sei tu – 10

Dire che ha la voce più bella del panorama musicale italiano non è eresia. Straordinaria interprete, Elisa non ha deluso le aspettative. Magica come sempre, un posto nel podio le spetta di diritto. Il testo della canzone era incredibile solo a una prima lettura, la musica dà valore alle parole. Più di così non si poteva chiedere, il ritorno di Elisa a Sanremo è perfetto.

Fabrizio Moro, Sei tu – 6

Appena sufficiente per noi l’esibizione di Fabrizio Moro. Avrebbe potuto fare molto di più, sappiamo che ne ha le possibilità. Quest’anno sembra essersi limitato al compitino, ci si aspettava altro da lui. La voce non si discute, invece. Ha un timbro graffiante e potente che si riconosce subito e che non si può che apprezzare.

Tananai, Sesso occasionale – 5.5

La canzone è anche caruccia, anche se in certi momenti sapeva di qualcosa già sentito. L’interpretazione non ha valorizzato troppo la canzone, che a un primo ascolto non lascia nulla. Ma anche qui vige la regola della seconda possibilità.

Irama, Ovunque sarai – 6.5

Un Irama diverso da quello a cui ci ha abituati gli scorsi anni. Si vede che questo pezzo lo sente particolarmente, e proprio per una canzone del genere è apprezzabile il suo cambiamento artistico. L’anno scorso però nel complesso la sua canzone convinceva di più.

Aka 7even, Perfetta così – Perfetta così 7

Pezzo orecchiabile, energico e veloce, e Aka7even ha cantato bene, non c’è nulla da obiettare. Non sarà il testo più originale della storia di Sanremo ma al suo esordio il giovane artista ha tenuto con sicurezza il palco.

Highsnob & Hu, Abbi cura di te – 5

In redazione li abbiamo definiti “I Coma Cose invecchiati (molto) male”. Non ci hanno lasciato nulla nonostante si veda che tra i due c’è affiatamento. Bello il crescendo finale dell’orchestra, ma non basta a farli arrivare alla sufficienza.

Si concludono con loro i nostri voti per questa seconda serata del Festival di Sanremo. A domani con l’esibizione di tutti i cantanti in gara!

Marco Nuzzo