“Favole al telefono” di Rodari con la voce Stefano Accorsi

In questi giorni che ci vedono costretti a stare in casa sono state tantissime le iniziative dal mondo dell’editoria. Attraverso i social, si è cercato di diffondere il piacere della lettura, che in certe occasioni è davvero un toccasana. Così chi non aveva mai tempo libero ha rispolverato vecchi classici, chi invece proprio non rinuncia al profumo dell’inchiostro su pagine ha conosciuto e partecipato a nuove e curiose iniziative.

Tra i tanti che hanno dato il proprio contributo spunta Stefano Accorsi.
Il bell’attore italiano che ci ha deliziato con film di cui è stato protagonista e che l’hanno reso famoso, ha deciso di dedicare parte della sua giornata tenendoci compagnia.

Vi state chiedendo come?
Il direttore generale della Fondazione Teatro della Toscana Marco Giorgetti insieme al presidente Tommaso Sacchi hanno lanciato una piattaforma chiamata “Firenze Tv”, dichiarando che se non si può andare in scena allora si va in onda.

Il canale YouTube si propone come un diario digitale di questi giorni nel segno del Coronavirus. Una piazza virtuale accessibile in ogni momento e aperta alla partecipazione di tutti, dove trovare pillole di cultura e spunti di riflessione quotidiani.

In questi primi appuntamenti Stefano Accorsi si è mostrato intento a leggere “Favole al telefono” di Gianni Rodari. Si tratta di una raccolta di storie brevi da leggere ai bambini ma che sono tanto amate anche dagli adulti, tanto da essere oramai un vero e proprio libro di culto che unisce tantissime generazioni di lettori.

Un libro di fiabe non ha trama: la fiaba è il regno della fantasia, non obbedisce né a regole né risponde a logica. Tuttavia, qui il filo conduttore c’è ed è il desiderio di un padre, il ragioniere Bianchi, che lontano dalla sua bambina per lavoro, ogni sera al telefono le raccontava favole straordinarie.

Queste brevi storie sono entrate a pieno titolo nella scuola e nelle case dei bambini di tutto il mondo. E hanno mostrato che la straordinaria capacità di invenzione dello scrittore poteva coniugarsi con l’osservazione della realtà contemporanea senza cadere mai nel moralismo.

“Favole al telefono” sembrano non conoscere il passare del tempo. Conservano immutate le doti originali di eleganza, ironia e freschezza. E forse non è un caso la scelta di riprenderne la lettura.
È un libro che attira grandi e piccini: sarà perché sembra essere stato scritto con genuina semplicità.

E in questi giorni pesanti per la mente e per il cuore, abbiamo bisogno di guardare il mondo con gli occhi di un bambino, che con stupore e speranza crede davvero che andrà tutto bene.

 

Rachele Pezzella