Echelon, siamo tutti protetti o spiati?

Parlando di servizi segreti subito ci viene alla mente la C.I.A. oppure il K.G.B., i servizi segreti rispettivamente di Stati Uniti d’America e Russia. Proprio quando era in auge la Guerra Fredda tra le due più grandi superpotenze planetarie dell’epoca, nacque “Echelon”: un sistema di intercettazione satellitare concepito da una stretta collaborazione fra l’intelligence americana e quella inglese, che aveva come scopo quello di controllare le mosse e le operazioni militari dell’ex Unione Sovietica.

All’inizio Echelon (il cui nome deriva dalla parola francese “scaglione”), era utilizzato per scopi esclusivamente anti-sovietici, purtroppo però con il tempo l’operato di questo dispositivo ha allargato le proprie finalità a numerosi altri settori. Infatti è divenuto un potentissimo sistema di intercettazione capace di controllare, selezionare e registrare ogni forma di comunicazione terrestre, una sorta di “Grande Fratello” elettronico su scala planetaria.

Attualmente Echelon è gestito dai cinque Stati firmatari dell’accordo UKUSA (Australia, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito e gli Stati Uniti) ed ha alcuni centri di controllo dislocati in varie parti del mondo, da dove si controllano i dati trasmessi via internet, con particolare attenzione alle e-mail.

Centro di controllo Echelon a Menwith Hill (Gran Bretagna)

Ma quindi, Echelon ci tiene tutti sotto controllo? E’ difficile affermare una cosa del genere, possiamo però credere che con Echelon siamo tutti soggetti ad essere sotto controllo. Naturalmente a causa dell’infinita mole di dati raccolti è impossibile controllare tutto e tutti. Per questo il sistema è stato concepito per la selezione di messaggi “interessanti”, allo scopo di prevenire attacchi terroristici, traffici illegali o crimini di grave entità.

Questa operazione, di selezione dei contenuti, avviene sulla base di parole chiave. Le parole chiave vengono selezionate sulla base di espressioni contenenti linguaggi convenzionali, specifici con riferimenti a determinate situazioni o a nomi di personaggi considerati sospetti.

Ma quindi Echelon è una guardia o una spia? Probabilmente è entrambe le cose; Nell’era dei Social Network siamo abituati a rinunciare ad una parte della nostra privacy in cambio di qualche “Like”. Ovviamente Echelon usato in buona fede (come si presume che sia), è un potente strumento che ci garantisce sicurezza, in cambio della possibilità che i nostri dati possano essere presi in esame dalle autorità.

Ovviamente come in tutte le cose di questo genere c’è chi grida al complotto, credendo che i nostri dati sensibili siano alla mercé di Stati, multinazionali o di chiunque detenga il potere politico ed economico, con lo scopo di utilizzarlo per scopi illeciti come lo spionaggio industriale.

Durante un processo a due ragazze pacifiste nel 1997, si è scoperto che le principali linee di fibra ottica al mondo, passano tutte per i nodi di Echelon. Quindi tutte le compagnie telefoniche del mondo che vogliano far uso di questa tecnologia devono passare per Echelon, sono tenute a firmare accordi blindati di riservatezza e ad affidare una parte della loro rete di sicurezza a uomini del controspionaggio.

Non sono rari i casi in cui le nazioni che non hanno accesso al sistema, hanno chiesto delucidazioni in merito per evitare qualsiasi forma di spionaggio verso cittadini ed imprese, ma tutto è rimasto invariato. Il sistema Echelon sembra essere protetto a tal punto che nemmeno il Parlamento Europeo, dopo numerose interrogazioni parlamentari e dossier è mai riuscito ad avere chiarimenti. Per questo dopo gli attentati dell’11 Settembre 2001, deliberò una serie di contromisure per contrastare Echelon .

Non si sa molto su come funzioni il meccanismo a livello tecnico, di quali coperture goda, e chi o cosa sia attualmente sotto controllo. Stare dalla parte di chi sostiene che Echelon sia la nostra spia, o da quella di chi sostiene che Echelon sia la nostra guardia, è un pò come una guerra di religione. Lo spionaggio tecnologico ed informatico nell’era di internet ha prodotto una serie di inquietanti domande come questa, tutte domande ben lontane dal trovare una risposta.

redazione