Ecco perchè Netflix deve preoccuparsi di Disney+

Di Marco Russano per Social Up!

Il 12 novembre 2019 Disney ha reso il mondo un posto migliore, almeno per tutte quelle persone che sono cresciute con i film e le serie della hometown di Topolino, e che hanno la fortuna di vivere negli Stati Uniti, Canada o Paesi Bassi. Grazie all’uscita di Disney+ la vita di 10.000.000 di utenti è cambiata per sempre!

Tuttavia, sembra che questa “opera di bene” messa in moto da Disney sia destinata a rendere ancora molte altre persone felici; sono previste infatti nuove date di debutto altri Paesi del mondo, per fortuna anche in Italia, il 24 Marzo 2020, insieme a Spagna e Regno Unito, al modico prezzo di 6,99 € al mese o 69,99 € all’anno.  

In seguito a questo strepitoso trionfo è stato perciò doveroso da parte di Netflix, colosso dello streaming a livello mondiale, doversi mettere ai ripari dopo aver ricevuto già i primi agguati da parte di altri servizi streaming lanciati in questi ultimi anni, come Amazon Prime, HBO o Apple Plus (reso disponibile nello stesso periodo di Disney+).

Ciò a cui Netflix deve prestare molta attenzione è il panorama di contenuti disponibili nel catalogo Disney. La casa di Mikey Mouse ha fatto sapere di essere a lavoro per creare nuovi prodotti in linea con i suoi migliori successi, per scavalcare il competitor può già contare su 7500 episodi di serie tv, attuali e non, 25 serie10 film originali attualmente disponibili in piattaforma e circa 400 film, senza contare la presenza di 30 stagioni dei The Simpsons, documentari di National Geographic Channel e i più grandi contenuti della Marvel.

Di fronte a questa vastissima quantità di contenuti sembra che Netflix avrà a che fare con una gran bella gatta da pelare, senza contare il potere nostalgico che la Disney è in grado di risvegliare nell’animo dei suoi spettatori. E’ quasi sicuro, infatti, che molte persone abbandoneranno gli attuali servizi di streaming a cui sono abbonati poiché Disney+ è in grado di offrire tutto ciò che ha fatto parte della loro infanzia, generando di conseguenza il desiderio di tornare indietro nel tempo e ricordare gli anni felici e spensierati della loro adolescenza.

Netflix, nel frattempo, si è già messa all’opera per creare prodotti che possano attrarre in qualche modo il target fantascientifico di Disney+ come The Witcher e Stranger Things, due delle serie di punta della piattaforma rossonera. Continueranno a giocare un ruolo chiave nella strategia di avvicinamento dei Millennial anche serie e film come Riverdale, Le Terrificanti Avventure di Sabrina, Baby ed Elite, in grado di sussurrare l’ormone dei giovani di tutto il mondo.

La battaglia è appena iniziata e sarà davvero interessante vedere come, chi in un modo chi in un altro, riuscirà a portare a sé più clienti, in un panorama digitale dove le piattaforme di streaming sembrano essere diventate la vera alternativa alla tv tradizione. Siamo difronte al primo vero competitor di Netflix chissà quali sorprese ci riserverà!

Marco Russano