Fonte: www.breakingasia.com

Dopo sei anni con uno pneumatico al collo, un coccodrillo torna libero

“Il coccodrillo come fa? Non c’è nessuno che lo sa” recita una celebre canzone per bambini, vincitore dello “Zecchino d’oro” nel 1993. Ma a dire il vero, si sa benissimo.  Il coccodrillo è, infatti, un animale rumoroso che comunica con i versi sin da quando è ancora nell’uovo, da dove richiama l’attenzione della mamma. Il suo trimbulare ( si chiama così il suo verso), è caratterizzato da un insieme di suoni tremuli, gravi e acuti. Non osiamo immaginare come avrà trimbulato il povero rettile protagonista della storia che stiamo per raccontarvi oggi. Dopo sei anni, infatti, è tornato finalmente libero un coccodrillo prigioniero di uno pneumatico al collo.

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SEI ANNI CON UNO PNEUMATICO A MO’ DI COLLANA

Ci troviamo in Indonesia. In questo paradiso del sud-est asiatico, un povero coccodrillo ha vissuto un vero e proprio inferno. Negli ultimi sei anni, infatti, ha vissuto con uno pneumatico stretto intorno al collo prima di essere liberato. Ad annunciare la lieta notizia funzionari e residenti locali che hanno partecipato alla “liberazione” del rettile. Era dal 2016 che le autorità cercavano di catturare il grosso rettile d’acqua salata che vive nel fiume Palu, nella provincia di Central Sulawesi per rimuovere la gomma di una motocicletta intorno al collo.

Fonte: www.trixabia.com

TUTTO MERITO DI TILI

Erano stati gli abitanti dell’isola ad avvisare le autorità competenti del povero coccodrillo. Proprio come allora, anche per restituirgli la sua libertà e stato provvidenziale l’intervento di un abitante dell’isola. E’ stato proprio un residente di Sulawesi  di nome Tili a catturare il rettile, lungo 5,2 metri, e a liberarlo dalla morsa. Tutto questo grazie ad una gallina, usata come esca. L’uomo, un 34enne venditore di uccelli, dopo due tentativi è riuscito a portare a riva il grosso coccodrillo legandolo con delle corde con l’aiuto di decine di persone. Una volta immobilizzato, l’animale è stato liberato della sua infernale collana. “Volevo solo aiutare, odio vedere gli animali intrappolati e soffrire”, ha commentato subito dopo Tili.

UN’IMPRESA TUTT’ALTRO CHE FACILE

Ci sono volute, infatti, ben tre settimane per raggiungere l’obiettivo. L’uomo ha raccontato che i primi due tentativi non sono andati a buon fine. Le corde non erano abbastanza robuste da sopportare il peso dell’animale e solo quando sono state utilizzate corde di nylon è stato possibile catturarlo. Resta adesso il mistero di come sia arrivato uno pneumatico intorno al collo del coccodrillo. L’ipotesi più avvallata dalle autorità è quella che qualcuno l’abbia fatto deliberatamente nel tentativo fallito di catturarlo per tenerlo come animale domestico. Non è la prima volta, purtroppo, che questo accade. La stessa sorte era toccata ad un cervo negli Stati Uniti, liberato dopo oltre due anni di sofferenze.

Catiuscia Polzella