Dopo la soap il Segreto sogna l’Italia: intervista all’attrice Rebeca Sala

Conosciuta dagli amanti del piccolo schermo per il suo ruolo di Irene Capuano nella famosissima e seguitissima soap opera spagnola il Segreto.  Un’attrice a tutto tondo, con un’innata sensibilità, sogna di lavorare con Maryl Streep ed Almodovar, ed avrà sicuramente una lunga e proficua carriera. Una cuoriosità? Pare che in Spagna non abbiano la minima idea del successo che il Segreto ha ottenuto in Italia.

Sei diventata famosa in Italia per il tuo ruolo nella soap il Segreto dove interpreti la giornalista  Irene Campuzano. Parlaci del tuo personaggio.

Irene è una donna caraggiosa e allo stesso tempo molto sensibile. Fa la giornalista in un’epoca in cui le donne non lavoravano ed  era una professione per uomini.  Inoltre, è molto intelligente e colta. Irene non è nata a Puente Viejo, ma vive lì perchè si è sposata con Severo Santa Cruz.

Ci sono delle caratteristiche di Irene che ti rispecchiano?

Lei, come me, vuole sempre sapere tutto quello che accade e ha un sesto senso per rendersi conto di quando qualcuno nasconde un segreto. Entrambe amiamo il nostro lavoro e soffriamo moltissimo per amore.

In Spagna avete la percezione del successo che la soap Segreto ha nel nostro Paese?

Tutto il set del Segreto è consapevole del successo ottenuto in Italia anche perché ogni due mesi vengono giornalisti italiani della rivista “Il Segreto” per fare interviste. Tuttavia gli spettatori spagnoli non si rendono conto di questo successo.

Come ti prepari solitamente per interpretare un personaggio?

Prima leggo tutti i copioni o le scene da interpretare e annoto tutto ciò che secondo me è interessante. Successivamente, mi informo  sulla storia del personaggio: l’epoca, dove abita, il suo lavoro, etc. Per me, la cosa più importante è sentire profondamente il vissuto del personaggio stesso. Quindi, come esercizio, comincio a camminare su e giù per la stanza e immagino che tutto quello stia succedendo a me. Il mio corpo diventa diverso e sento come il personaggio guarda le cose, come si siede, come cammina, come si muove, etc.

C’è stata una volta in cui immedesimarsi è stato più difficile del solito?

Si, è stato diffícile identificarmi con il personaggio di Irene nel momento in cui racconta di avere perso un bambino perchè io non sono madre e non so esattamente cosa significa. In quel caso, per esempio, ho dovuto immaginarmi come se mi mancasse una parte del corpo.

C’è un personaggio in particolare che vorresti interpretare o un attore o regista con cui vorresti lavorare?

Mi piacerebbe moltissimo interpretare un personaggio con dei problemi mentali, credo che riuscirei benissimo in questo ruolo. Vorrei anche avere il ruolo una donna molto malvagia, penso che sarebbe molto divertente.

Mi piacciono diversi attori o registi, vorrei lavorare con molti di loro, come per esempio Javier Bardem, Luis Tosar, Lola Dueñas, Meryl Streep, Almodóvar, Carla Simón, Gabriele Salvatores, Paolo Virzì…

Quali sono i tuoi prossimi progetti lavorativi? Cosa bolle in pentola per il futuro?

Nei prossimi mesi girerò due cortometraggi e un film con registi spagnoli. Inoltre, mi piacerebbe moltissimo iniziare una colaborazione con l’Italia.

Sharon Santarelli