Dito Von Tease: un’opera d’arte nascosta tra la punta delle dita

Quale “strumento”nella produzione di opere d’arte è da sempre quello maggiormente utilizzato? Beh che domande! Ovviamente le dita delle nostre mani; c’è chi ha preso proprio alla lettera il “fare arte con le proprie mani”, stiamo parlando di “Dito Von Tease” l’artista delle dita!

Piccole opere d’arte che hanno saputo riunire in pochissimi centimetri di “tela” tra le più importanti creazioni artistiche della storia dell’uomo nonché ritratti di  personaggi illustri, i quali, anch’essi, con le loro mani hanno saputo segnare la storia dell’arte e non solo.

Divertimento e genialità hanno sempre rappresentato delle caratteristiche assolutamente fondamentali per l’arte contemporanea, le quali con la giusta dose di “sana pazzia” e spensieratezza sono capaci di confrontarsi con il mondo circostante o semplicemente farlo sorridere. Le “dita” di Von Tease sono piena riflessione di tutto questo, le quali con un’immensa creatività e leggerezza suscitano quanto di più bello ci può essere per l’uomo: un sorriso.

Dalla brillante ed ironica idea di un art director bolognese, il personaggio “Dito Von Tease” è nato dall’esigenza di non voler “annegare” nel burrascoso oceano di Facebook e di tenersi ad opportune distanze da parenti, amici o colleghi almeno nello spazio virtuale del social network. Tale nome è un affettuoso omaggio alla famosa artista del burlesque ma che nasconde anche un importante messaggio: “Il mio desiderio di nascondermi dalla vita reale mi ha fatto riflettere sull’identità delle persone e sulla mia. Così ho usato l’immagine di un dito, per suggerire che tutti proviamo a nasconderci dietro un’immagine creata da noi. Questo è il mio dito: la rappresentazione delle diverse maschere che tutti indossiamo per “recitare” nella vita, forse per preservare la fragile unicità individuale della nostra impronta digitale”.

Da famosi personaggi “d’arte” come la “Gioconda” o “Magritte“, a importanti personalità storiche come “Garibaldi“e “Che Guevara“, fino a uomini di politica e musicisti più vicino a noi come “Obama“, “Berlusconi“, “Mozart“, “Steve Jobs” o “Mark Zuckerberg“. Quasi nessuno è riuscito a scampare alle sue bizzarre quanto suggestive “mini opere d’arte”, le quali hanno saputo unire hobby, artigianato e hi-tech, trovando una nuova e divertente forma di epressione.

D’ora in poi nessuno gli potrà rimproverare di nascondersi dietro un dito.

 

Alfonso Lauria