DdL Zan: è giusto sostenerla e farla approvare ora?

Ddl Zan: una legge contro l’omotransfobia. Un provvedimento bloccato al vaglio del Senato. Pensi che in Italia sia giunto il momento di attuare questa legge? Ecco cosa puoi fare prima che il Senato si riunisca il 7 Aprile 2021!

Prima di parlare nello specifico di come poter aiutare questa legge a raggiungere l’approvazione, capiamo insieme di cosa si tratta.

La ddl Zan è un provvedimento che istituirebbe il carcere, o ingenti multe, per chi commette discriminazioni fondate su sesso, genere, orientamento o identità sessuale e disabilità. Inoltre sarebbe prevista anche una giornata nazionale contro l’omotrasfobia e lo stanziamento di 4 milioni di euro per aiutare le strutture che operano in questo ambito.

 Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità … per sesso si intende il sesso biolo­gico o anagrafico; per genere si intende qualunque ma­nifestazione esteriore di una persona che sia conforme o contrastante con le aspettative sociali connesse al sesso; per orientamento sessuale si intende l’attrazione sessuale o affettiva nei confronti di persone di sesso opposto, dello stesso sesso, o di entrambi i sessi; per identità di genere si intende l’i­dentificazione percepita e manifestata di sé in relazione al genere, anche se non corri­spondente al sesso, indipendentemente dall’aver concluso un percorso di transizione

-Onorevole Alessandro Zan

Se la legge venisse approvata, per i trasgressori sarebbero previsti 18 mesi di reclusione o una multa fino a 6000 euro. Inoltre sarebbe previsto il carcere da 6 mesi a 4 anni per chi istiga a commettere o commette violenza o  per chi partecipa o aiuta organizzazioni aventi tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per gli stessi motivi.

Inoltre, il condannato potrebbe avere una diminuzione o la sospensione della pena solo se prestasse attività lavorative presso associazioni di tutela delle vittime per il reato commesso.

Perché proprio ora?

Anche se molti pensano che la “ddl Zan sia una pedofilia di stato” (cit. Sgarbi),  tuttora pensano che questa legge non sia adatta in questo preciso momento storico. Infatti, non solo Sgarbi, ma anche molti esponenti della Lega, tre tra tutti Matteo Salvini, Enrico Letta e Simone Pillon, puntano all’ostruzionismo.

Secondo l’opposizione, infatti, questa tipologia di legge essiterebbe già, quindi non ne vedrebbero la reale esigenza di approvazione. L’Italia e gli italiani, secondo il loro punto di vista, avrebbero altri problemi più impellenti da risolvere, uno tra tutti il Covid-19.

A sostegno di questa visione si è schierato il presidente della Commissione Giustizia del Senato. Infatti, Andrea Ostellari (della Lega anch’esso), ha deciso arbitrariamente di non convocare più l’ufficio di presidenza per programmare i futuri lavori della commissione. Ecco spiegato il perchè dello stop di questa proposta di legge.

Però non è ancora detta l’ultima parola. Il 7 Aprile 2021 il Senato è stato convocato per chiedere la calendarizzazione del disegno di legge Zan.

Molti invece pensano il contrario.

Attualmente oltre il 62% delle coppie dello stesse sesso evita di tenere per mano il partner nei luoghi pubblici per paura di offese, ingiurie o violenze. Inoltre, solo il 19% delle vittime denuncia di aver subito una discriminazione e in un anno, in media, solo 134 persone hanno il coraggio di farlo.

Molti tra artisti, influencer e gente comune hanno deciso di sostenere questa causa telematicamente (d’altronde il covid impedisce le manifestazioni pubbliche).

Personaggi come Fedez e Chiara Ferragni chiedono la discussione in aula di questa legge. Durante una diretta Instagram, con l’onorevole Alessandro Zan, hanno chiesto alle oltre 30mila persone collegate di sostenere questa iniziativa per la ricanalizzazione della ddl Zan.

Il disegno di legge Zan non toglie diritti a nessuno, ma li dà a chi non ne ha

– Fedez

Levante ha incitato duramente via Twitter il senatore della lega Simone Pillon a sensibilizzarsi usando tutti i mezzi a sua disposizione.

Elodie, dopo essersi schierata contro il Vaticano sulla questione delle benedizioni delle coppie dello stesso sesso ha deciso di battersi per un’altra causa a lei molto a cuore: il ddl Zan.

Questa gente non dovrebbe essere in Parlamento. Questa gente è omotransfobica

– Elodie

Anche la medaglia d’argento del Festival di Sanremo 2021, Francesca Michielin, ha deciso di schierarsi a favore della ddl Zan:

C’è bisogno di emarginare al più presto le dinamiche discriminatorie e violente ancora diffuse nel nostro Paese e proprio per questo la legge Zan dev’essere una priorità. Su alcune cose, a mio avviso, non è possibile avere un’opinione, perché sono necessarie, senza se e senza ma. La tutela dell’essere umano è un sacrosanto diritto a prescindere dall’orientamento sessuale o dal genere.

Anche Costantino della Gherardesca e artisti come Alessandro Gasman, Mahmood, Victoria de Angelis e Michele Bravi.

Come sostenere il ddl Zan

Attualmente esistono due modi per sostenere la ddl Zan: mail bombing e raccolta firme online.

Per quanto riguarda il mail bombing, attiviste come Giorgia Soleri, Gaia Sole, Clara Bassi, Adelaide Ghisolfi, Federica Fabrizio, Martina Gagliardi, Lavinia Buffa, Angelica Galletti Silchuk, Veronica Conte, Alicja Sonta, Alessia Becheri, Miriana Cantarella Na Haby Stella Faye, nei loro profili Instagram spiegano in modo chiaro come partecipare all’iniziativa. Però, se non ve la sentite di mandare mail direttamente ai Senatori potete sempre partecipare alla raccolta firme per la ricalendarizzazione della ddl Zan.

Dopo l’approvazione alla Camera avvenuta nel novembre 2020, il ddl contro l’omotransfobia è arenato in Senato. Hai tempo fino al 7 Aprile 2021 per agire!

Silvia Menon