junji ito
Da mubi

Da Tomie a Uzumaki: Junji Ito, il maestro del fumetto horror giapponese!

Chiunque bazzichi su internet o nelle fumetterie potrebbe essersi trovato di fronte uno dei disegni di Junji Ito, senza saperlo. Ma, per chi lo riconosce come il maestro giapponese dell’horror, il suo stile è inconfondibile. Realistico, particolareggiato nel disegno, fantasioso e disturbante nella sceneggiatura. Il talento di Junji Ito nel penetrare con gli artigli (o con la matita?) nelle più inconfessabili e inconsapevoli debolezze umane sembra non avere confini.

junji ito
da Tierragamer

Junji Ito

È nato nel 1963 nella prefettura di Gifu. Il suo incontro con l’horror è stato molto precoce: ha iniziato leggendo i manga delle sue sorelle maggiori. All’inizio, per lui, disegnare manga era solo un hobby.

Nel 1987, con la sua storia Gekkan Halloween (Halloween mensile), ha vinto una menzione d’onore al premio Kazuo Umezu. In seguito, serializzerà questa storia nel manga Tomie. Nella sua carriera, Junji Ito annovera collaborazioni con Hideo Kojima e Guillermo del Toro.

Ha di recente ricevuto il premio Eisher per un adattamento manga di Frankenstein.

junji ito
da Lucca Comics 2019

Lo stile

Junji Ito trae ispirazione dai più svariati autori, tradizioni, generi e tematiche. I suoi primi modelli sono stati Kazuo Umezu (lo stesso del premio!) e Shinichi Koga, gli autori dei manga che leggevano le sue sorelle maggiori. Inoltre, Junji Ito si ispira anche a scrittori come Edogawa Ranpo e Lovecraft. Il suo stile di disegno si rifà al body horror, per certi versi al surrealismo (Junji Ito annovera anche Salvator Dalì fra i suoi modelli). Non è raro che i suoi manga partano da una situazione quotidiana, sapientemente tratteggiata con uno stile di disegno pulito e realistico, per poi “corrompersi” via via che la narrazione va avanti. Vengono esplorate le miserie umane, le gelosie, i rancori, la competitività; ma anche la critica sociale.

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da Japan Objects

The Junji Ito Horror Comic Collection

Questa raccolta di storie comprende Tomie, la prima opera dell’autore. La storia trae ispirazione dalla morte di un compagno di classe di Junji Ito. Il futuro autore si è ritrovato a riflettere su cosa sarebbe successo se lui fosse semplicemente… tornato. E si fosse seduto al suo posto, nello stupore collettivo. Comincia così Tomie, che parla di una ragazza che dovrebbe essere morta, e invece torna a occupare il suo banco in classe; non importa quante volte i suoi ammiratori, resi folli dalla sua bellezza, la uccidono. Tomie ritorna sempre.

Da segnalare anche i volumi che comprendono la storia di Souichi, un bambino diabolico fissato con l’occulto e con le maledizioni, spietato nel suo portare scompiglio e addirittura tragedia alla propria famiglia.

da Junji Ito Wiki

Uzumaki

Una delle storie più famose di Junji Ito, in tre volumi. I protagonisti, Kirie e Shuichi, si ritrovano ad avere a che fare con svariate (e sempre più tragiche) vicende che fanno capo a una maledizione. La maledizione della spirale (Uzumaki), che incombe sull’intera cittadina di Kurozu, dove i due ragazzi vivono.

da Pinterest

Qui, la fantasia di Junji Ito si sbizzarrisce, nel trovare le più strane e orrorifiche situazioni causate da una “spirale”: da un semplice tifone, alla scalinata a chiocciola di un faro, le spirali sui polpastrelli, il trasformarsi in lumaca degli studenti più lenti e pigri, il diventare, fisicamente, una vera e propria spirale: tutto può essere usato per raccontare una storia spaventosa. Ma Uzumaki non è solo una sequela di tragedie all’insegna di una spirale; è anche un mistero da svelare, circa le origini stesse della maledetta città di Kurozu.

da Ibs

Gyo

La storia, in due volumi, gira attorno all’invasione di un’orda di pesci dotati di gambe metalliche, che distruggono la città. I protagonisti Tadashi e Kaori cercano di sopravvivere alla loro devastazione, oltre che alla terribile, soffocante puzza di cui questi esseri si nutrono.

L’ispirazione è stata, in questo caso, l’orrore della guerra: i genitori di Junji Ito hanno condiviso col figlio molti dei loro ricordi traumatici, che riecheggiano in queste pagine.

Un artista prolifico

Abbiamo citato solo le opere più di successo, ma Junji Ito è un artista estremamente prolifico. Rimarrete strabiliati dalla sua inventiva e dalla sua capacità di volgere all’orrore il quotidiano. Ha un talento per raccontare storie che partono dai presupposti più disparati, dalla vita di tutti i giorni (come abbiamo visto in Uzumaki) al surrealista (come in Gyo).

Molte delle sue storie rimangono stampate nella mente di chi le legge, come Glyceride e Long Dream.

Da Fumettologica

In Italia, le opere di Junji Ito sono curate da Mondadori e disponibili nelle fumetterie più fornite. Consigliatissimo per gli amanti del genere, ma sconsigliato ai deboli di stomaco!

Giulia Taccori