Coursera: il MoMa di New York offre corsi gratuiti e-learning

Ai tempi del Covid-19 ogni occasione per sfruttare, godere e riempire il tempo trascorso a casa è buona. Se pensiamo al periodo storico in cui ci troviamo, in cui una pandemia mondiale scandisce le nostre giornate in casa tra uno sbadiglio e una lavatrice da fare, la più grande benedizione che ci è stata data in questi tempi bui è proprio la tecnologia. Ecco che tornano utili i social, il web, la comunicazione da remoto e il progresso tecnologico di cui tanto ci siamo lamentati fino a qualche settimana fa. “I social ci stanno danneggiando” o “Internet ha preso il sopravvento”: sono solo alcune delle frasi di uso comune fino a pochi giorni fa. Poi, con la prima pandemia del ventunesimo secolo, ci siamo accorti di quanto siano in effetti “rincuoranti” questi social e questo web, sempre pronto a fornirci attività nuove. Ecco che internet gioca con noi, come alleato, in ogni nostra giornata casalinga.

Ed ecco che il mondo, sconvolto dalla quarantena del ventunesimo secolo, si prepara ad organizzare attività, corsi, passatempi per poter supportare la popolazione mondiale in questa battaglia giocata in casa. E, in questa battaglia, l’arte ne esce vincitrice.

Se in Italia la Galleria degli Uffizi è stata pioniera nel trasmettere online documentari virtuali e gite 2.0 all’interno delle sale museali, anche la risposta del Museum of Modern Art di New York (MoMa) non si fa attendere.

Il famosissimo museo della Grande Mela ha così dato il suo contributo alla formazione universitaria attraverso il canale e-learning Coursera, inventato dai docenti di Stanford per poter digitalizzare gli insegnamenti universitari. Il MoMa ha reso pubblica una serie di corsi gratuiti online denominata In the studio, all’interno della quale molti artisti, collezionisti, curatori e restauratori dicono la loro sulle opere presenti nella galleria newyorkese.

Inoltre, è proprio il MoMa di New York, che come altri musei ha chiuso fino al 30 marzo – ad aver messo a disposizione dei visitatori virtuali ben 5.050 mostre, dal 1929 a oggi. Un modo originale, educativo ed estremamente intelligente per poter continuare a tenersi in allenamento e occupati durante questi giorni di quarantena. E per i più pignoli: sappiamo che non è come camminare tra le sale del museo e sappiamo che la meraviglia di osservare le pennellate da vicino non potrà mai essere sostituita dallo schermo di un pc (e nemmeno di uno smartphone di ultima tecnologia). Sappiamo che nulla sarà mai più bello di visitare fisicamente un luogo ma, cari lettori, abbiate fede e rispettate le regole imposte: non capita tutti i giorni di innamorarsi di Cézanne dal divano.

Valentina Brini