Coronavirus: è crisi carta igienica negli Usa

L’effetto coronavirus porta negli Usa a fare provviste forsennate di carta igienica. In tutti i supermercati, gli scaffali della carta igienica risultano vuoti al pari di quelli di gel disinfettanti, non si riesce a trovare la carta igienica neanche a pagarla a peso d’oro.

In tutti gli Stati del mondo, alla notizia, degli ordinamenti che prevedevano lo stato di isolamento in casa di tutti i cittadini, i supermercati sono stati presi d’assalto, lunghe file chilometriche per accaparrarsi cibo e beni essenziali per la nostra quotidianità, facendo scorte di pasta, cibi in scatola, ma soltanto negli Stati Uniti, si è verificato un aumento di scorte a favore della carta igienica.
Bianca, a vari strati, colorata, a fiorellini, profumata, ma gli americani, hanno preferito la carta igienica rispetto altri acquisti di bene più assoluto.
Da qui varie teorie per spiegare la smodata quantità di carta igienica acquistata, e la domanda, perchè preferire la carta igienica in un momento considerato catastrofico per la vita umana?
L’azienda produttrice di carta igienica Georgia-Pacific LLC ha dimostrato una notevole presenza di spirito nel cercare di tranquillizzare i suoi clienti, fornendo loro, come riporta Today, una risposta scientifica e affidabile. Per capire quanta carta igienica serva, no panic, basta affidarsi ai numeri: “La famiglia americana media (2,6 persone) utilizza 409 rotoli standard all’anno” spiega un portavoce della società, “Secondo i nostri calcoli, rimanere a casa 24 ore su 24 porterebbe il consumo a un aumento del 140% circa rispetto all’utilizzo quotidiano medio”. Per questo, secondo lo studio, per 2 settimane a casa una famiglia di 2 persone avrebbe bisogno di 9 rotoli e una famiglia di 4 persone di 17 rotoli.  Quindi, l’accumulo potrebbe essere di natura strategica al consumo in casa per l’isolamento, ma sono anche tante altre le cose che vengono utilizzate nello stesso contesto, per cui verrebbe logico preoccuparsi soprattutto di quelle, che magari riempiono la pancia.
Alcuni esperti, come riporta Straits Times, chiamano in causa la cosiddetta teoria dei giochi spiegando che, se tutti acquistano solo ciò di cui hanno bisogno, non ci sono problemi ma, appena alcuni iniziano a fare acquisti dettati dal panico, gli altri seguono l’esempio per non rimanere senza. Così si crea un circolo vizioso.
Quindi la vista di un carrello pieno di carta igienica ti fa venire voglia di fare lo stesso, e da li tutti gli altri, ma a mio parere, per quanto possa essere, in un momento di panico che sia, l’effetto razionalità dovrebbe prevalere per chi ha testa.
Secondo il Professor Steven Taylor, autore del libro The Psychology Of Pandemics, i social media hanno amplificato la cosa: “rispetto agli altri prodotti, i pacchi di carta igienica sono facilmente riconoscibili nelle foto e le persone potrebbero averli associati a una misura di sicurezza”. Il professor Farasat Bokhari, economista della salute presso l’Università dell’East Anglia in Gran Bretagna ha, invece, un’altra teoria legata al nostro bisogno di trovare una soluzione in poco tempo: con budget e possibilità di acquisto ridotte, senza essere preparati alla cosa, finiamo per cadere su un prodotto che conosciamo bene e che sappiamo sarà utilizzato in ogni caso. 
Secondo lo studioso statunitense Taylor, si ritiene che quando ci sentiamo minacciati da un’infezione aumenta di molto la nostra avversione evolutiva alle cose che ci disgustano, per cui l’acquisto 
fuori misura di carta igienica,  potrebbe essere ritenuto un bene di disgusto.
Onestamente, cercare una spiegazione, è molto complesso, specie se in campo scendono le notevoli teste americane che ciascuno, a modo loro cercano di dare una spiegazione ad un comportamento fuori schema.
Tuttavia, le autorità hanno emesso dei comunicati per tutta la popolazione che le scorte saranno presto ripristinate e che difficilmente ne rimarranno sprovvisti.
Alessandra Filippello