CO2 introvabile: stop alla produzione delle bibite gassate?

“La Co2 è introvabile e anche tutti i nostri competitori sono nella stessa situazione. Siamo disperati, è un altro problema gravissimo che si aggiunge ai rincari record delle materie prime e alla siccità che sta impoverendo le fonti”. Queste le parole di Alberto Bertone, presidente e amministratore delegato di Acqua Sant’Anna, riportate da ANSA.

Acqua Sant’Anna produce un miliardo e mezzo di bottigliette d’acqua all’anno ed è il più grande produttore europeo di acque oligominerali.

A causa della mancanza dell’anidride carbonica ha dovuto fermare le linee di produzione delle bibite gassate. Il problema si era già presentato a fine 2021, ma l’azienda di Cuneo era riuscita a tamponare la carenza. Quella che, invece, si sta presentando in questi ultimi giorni è una vera e propria emergenza che, ovviamente, sta interessando tutti coloro che utilizzano, nelle linee produttive, l’anidride carbonica.

La CO2 nell’industria

Grandi aziende (come Basf, Air Liquide, Linde, Praxair, Messer)  per citarne alcune, producono il CO2 che viene utilizzato nelle aziende alimentari, nell’industria e nei laboratori chimici.

La Co2 viene utilizzata anche in ambito sanitario (viene utilizzata sia per scopi diagnostici che chirurgici) . E’ proprio questo tipo di utilizzo che, sembra aver prevalentemente influito sulla difficoltà degli altri comparti dell’industria di reperirla. A causa della pandemia causata dal Covid-19, le imprese che la producono, infatti, la riservano al comparto sanitario.

Il problema della sua produzione è legato principalmente al suo basso prezzo sul mercato. In pratica, a produrre CO2 ci si guadagna poco e niente! E’ per questo che la metà dell’anidride carbonica per usi alimentari in Europa proviene da impianti di fertilizzanti, che la ottengono come sottoprodotto dell’ammoniaca, oppure delle fabbriche di bioetanolo. Insomma, una specie di “scarto” di produzione che viene venduto e riutilizzato nell’industria.

La crisi dell’approvvigionamento della CO2 potrebbe portare, in breve tempo, a non avere più bibite gassate (di nessun tipo) sugli scaffali dei supermercati e dei grossisti. Alla mancanza di acqua nelle sorgenti, dovuta alla gravissima siccità, si aggiunge quindi la carenza di anidride carbonica per avere le tanto amate “bollicine”.

Sharon Santarelli