E’ il regista Mike van Diem, premio oscar per il miglior film straniero nel 98′ (con il film “Character”) ad aggiudicarsi la vittoria al Catania Film Fest 2019, ottava edizione, tenutosi dal 3 al 6 Aprile al Cineteatro Odeon di Catania.
Durante la serata di premiazione del 5 Aprile, l’autore olandese ha ottenuto un doppio riconoscimento con il suo “Tulipani, Love, Honour and Bicyle“, vincendo sia l‘Elefante D’Oro della Giuria di Qualità, formata da Daniele Ciprì, Anna Ferzetti e Roberto Cipullo; sia il Gold Elephant della Giuria Giovani, quest’ultima costituita da universitari, ragazzi provenienti dalle scuole e giovani appassionati di cinema, che durante le giornate del festival hanno riempito le sale cinematografiche, dialogando ed esprimendo le proprie opinioni sul cinema, coadiuvate dal Presidente della Giuria Giovani, il regista Aldo Iuliano.
Grande entusiasmo e partecipazione in questa ottava edizione del Festival, ideato da Cateno Piazza e prodotto dall’Alfiere Production di Daniele Urciuolo (Presidente della manifestazione), che ha visto in concorso 4 film (“Diario di Tonnara” di Giovanni Zoppeddu, “Go Home – A casa loro” di Luna Gualano, “Jellyfish” di James Gardner e ““Tulipani, Love, Honour and Bycicle” di Mike van Diem) e 2 proiezioni fuori concorso (“Tutte le mie notti” di Manfredi Lucibello e “Un giorno all’improvviso” di Ciro D’Emilio).
Tra i Cortometraggi Europei si aggiudica il Premio della Giuria Giovani “Il nostro Concerto” di Francesco Piras, mentre “Inanimate” di Lucia Bulgheroni riceve il premio della Giuria di Qualità. Tra i Corti Siciliani Ex aequo tra “Epicentro” di Leandro Picarella e “Parru pi tia” di Giuseppe Carleo.
Numerosi gli ospiti di questa edizione: innanzitutto Pupi Avati che ha ricevuto il Premio alla Carriera e ha dialogato sul palco, la mattina del 5 aprile, terza giornata del Festival, tenendo una Masterlcass sul cinema, intervistato dai direttori artistici Cateno Piazza, ideatore della kermesse; Emanuele Rauco, critico cinematografico e Laura Luchetti, regista.
Non sono mancate poi interviste e confronti con gli autori delle opere proiettate durante la rassegna, non solo italiani, ma anche internazionali, con la presenza del premio oscar Mike van Diem e del regista del film inglese James Gardner, autore dell’interessante Jellyfish (pellicola sulla rabbia e l’impotenza che diventano “combustibili” per la scoppiettante e “velenosa” verve comica della giovane protagonista, alle prese con il bipolarismo della madre e una vita instabile e difficile), in un clima di condivisione e di vicinanza tra il pubblico e gli autori, che hanno potuto interagire reciprocamente, all’insegna del cinema, favorendo la scoperta e la conoscenza di nuove opere, siano esse lungometraggi, che cortometraggi, promuovendo la cultura del cinema indipendente europeo.
In tal senso il Festival centro pienamente il suo obiettivo, portando a Catania film ed ospiti di caratura internazionale, rilanciando e ampliando con intraprendenza e passione il Gold Elephant: aprendo la città di Catania al Cinema di qualità.
Tra gli ospiti, premiata l’attrice Anna Ferzetti, componente della Giuria di Qualità.
Premi speciali anche ad artisti siciliani tra cui: Manuela Ventura, Francesco Foti, David Coco , Alessio Vassallo, Chris Darril e molti altri.
Il 6 Aprile si è tenuto l’ ultimo evento della manifestazione , all’Una Hotel Palace Catania, dove è stata ospitata una Conferenza sul CineTurismo, moderata da Simone Dei Pieri: un incontro tra addetti ai lavori, in cui sono state affrontate le caratteristiche e le criticità del cineturismo in Italia e, soprattutto in Sicilia.
Tra gli intervenuti il professore Salvatore Canizzaro dell’Università degli studi di Catania, che ha sottolineato l’importanza del turismo culturale, oltre a quello naturalistico in Italia, riportando esempi virtuosi di promozione del territorio, come quello di Matera, e sottolineando come la cultura, se ben supportata da investimenti e istituzioni possa essere un fattore di crescita fondamentale per il turismo. Oltre a ciò ha ricostruito l’evoluzione del turismo cinematografico in Sicilia, interrogandosi anche sull’immagine che della Sicilia è stata offerta al mondo.
Simone dei Pieri, Vice Presidente Confassociazioni Sud Italia, ha invece fatto riferimento al profilo giuridico delle agevolazioni per le imprese (tax credit), introdotte dalla Legge 244 del 2007: sgravi fiscali per le aziende e per le imprese di produzione cinematografica in relazione alla realizzazione e alla distribuzione di opere cinematografiche. Un comparto normativo spesso ignorato e inutilizzato da parte delle aziende, che potrebbe essere una valida risorsa, dati gli sgravi fiscali sui contributi obbligatori previsti dalla normativa, per favorire il cinema e il turismo ad esso collegato.
Successivamente Daniela Marino del Sicilian Convention Bureau, azienda privata specializzata nel valorizzare eventi e attività, promuovendole sul territorio siciliano, ha rilevato come spesso, nonostante le numerose proposte e iniziative, anche provenienti da mercati internazionali, come le realtà di Bollywood e del cinema indiano, vivamente interessate a girare film e videoclip in location italiane, tali accordi non trovino il supporto delle autorità locali, tranne eccezioni come la Film Commission di Lecco e le realtà attive della Trentino Film Comission, Roma Lazio Film Commission e della Puglia Promozione.
Il rilievo fa evidenziare come, invece, in Sicilia, manchi l’attenzione locale, per una promozione recettiva del turismo, che possa favorire il contatto con realtà esistenti oltre l’isola, attraverso investimenti e la creazione di infrastrutture adeguate allo scopo, non tenendo conto di come, se tale sostegno economico e di promozione venisse attuato, il Cineturismo potrebbe ampliare la conoscenza dei luoghi e il profitto dei partner e delle aziende locali, che trarrebbero indubbiamente vantaggio dalla promozione del territorio.
Per Valentina Marano, dell’Osservatorio Analisi e Valutazione delle politiche pubbliche della Luiss Guido Carli University il Cineturismo non è una realtà aneddotica, legata alla promozione di un singolo evento (ad esempio la realizzazione di un singolo film), ma è un’operazione ben più articolata e complessa che va costruita con gli operatori turistici e locali, i quali dovrebbero acquisire la consapevolezza del territorio in cui si trovano, nell’ottica del turismo sostenibile, senza depauperare le risorse, ma utilizzandole per portare il turismo anche nei luoghi in cui questo appare più arduo, anche per aree più difficilmente raggiungibili, rispetto anche a quelle costiere, attraverso la creazione di infrastrutture e un dialogo più attivo tra autorità politiche e privati.
Ginevra Giannattasio, Fondatrice del “Collettivo Donne per l’Italia”, ha invece presentato l’app “Andiamo fuori a dieta”, ideata da Francesco Ateniese, un’applicazione che punta ad un turismo gastronomico di qualità, promuovendo la dieta mediterranea attraverso percorsi gastronomici per veicolare la diffusione della cucina innovativa e sana, connettendo gli utenti con le tradizioni locali e il buon cibo. Una rete che può integrare il Cineturismo, collegandosi anche a luoghi di interesse cinematografico legati alla gastronomia, che in Sicilia sono largamente presenti.
Questi alcuni degli interventi.