Campionati Mondiali di Pasticceria 2019: al mio tre scatenate lo zucchero!

Rinnovato come ogni anno, è l’appuntamento che vedrà impegnati tutti i più grandi pasticceri del mondo gareggiare per aggiudicarsi il titolo più dolce ed ambito del 2019, cioè quello che ha per oggetto i Campionati Mondiali di Pasticceria.

Gli “atleti” si preparano da mesi, a ritmi serratissimi, per arrivare in forma perfetta nelle giornate in cui si disputerà il campionato. Artisti da tutto il mondo che hanno solo due cose in comune: la passione smisurata per la pasticceria e la voglia di vincere.

Ci si aspettano grandi cose dalla squadra italiana, anche perché la nostra bandiera non vince questo concorso dal ben lontano 2015, quando la quadra composta da Emmanuele Forcone, Francesco Boccia e Fabrizio Donatone, allenati dal torinese Alessandro Dalmasso. In quell’edizione, infatti, i nostri grandi pasticceri vinsero la medaglia d’oro grazie alla reinterpretazione in dolcezze della storia firmata Disney di Peter Pan. In dettaglio, si trattava di tre dolci al cioccolato, tre dolci alla frutta, dodici dessert al piatto e tre creazioni artistiche rispettivamente in ghiaccio, cioccolato e zucchero tutte ispirate per forme, colori e sapori alla magica storia dell’eterno bambino.

 

Ancora prima, nel lontano 1997, vinsero Luigi Biasetto, Luca Mannori e Cristian Beduschi, allora allenati da Iginio Massari, con la torta “Setteveli” rimasta indimenticabile nella memoria di tutto il mondo e ancora regina indiscussa di tantissime pasticcerie italiane. L’unione di diversissime consistenze, legate da un assaggio perfetto e da una masticabilità che ne invogliasse ancora l’assaggio, è stata l’idea vincente che ha permesso alla squadra di portare al collo la medaglia d’oro.

Una competizione che vede le sue origini lontane negli anni, esattamente nel 1989, per volontà di Gabriel Paillasson che col sogno di valorizzare e promuovere il mondo della pasticceria, creò quella che oggi è la gara di pasticceria più difficile al mondo. Sei ore e mezza per realizzare dessert perfetti, tecnicamente impeccabili, sorprendenti ma soprattutto ottimi al palato.

La nuova squadra italiana sarà anche quella composta dai più giovani pasticcieri che sia mai esistita: Lorenzo Puca, Mattia Cortinovis e Andrea Restuccia, sono gli artisti che, insieme contro tutti, contenderanno il primato mondiale nella città di Lione. Guidati e allenati da Dalmasso e dagli ex campioni sempre con la supervisione di Iginio Massari, lavorano a ritmi ferratissimi da mesi e intendono dare tutto il possibile in questa competizione.

Oltre alla carica di migliori pasticceri al mondo, infatti, il premio consta anche di una vincita pari a 21 000 euro.

La competizione si svolgerà nei giorni del 27 e 28 Febbraio, e vedrà l’Italia gareggiare il primo giorno, subito dopo Usa, Belgio e Giappone. Oggi, rispetto a diversi anni fa, i dolci imposti riguarderanno tre dessert al cioccolato, tre entremets alla frutta, diciannove dessert al piatto e tre pièce artistiche, una in cioccolato, una in zucchero e una scultura in ghiaccio. Dolci che dovranno essere eseguiti entro e non oltre le dieci ore messe a disposizione per ogni squadra. Ma le novità non si fermano qui, difatti per la prima volta dalla nascita di questa gara, tutte le pièce dovranno trattare un unico tema “Natura, Flora e Fauna”; inoltre, un dolce al piatto dovrà necessariamente essere vegano; e le squadre dovranno preparare il dessert al cioccolato usando un biscotto al miele imposto dalla giuria.

Gli allenamenti di quest’anno in suolo italiano, vedono la loro realizzazione nelle aule della Cast Alimenti, la famosissima Scuola di Pasticceria fondata proprio da Iginio Massari. Inutile dire quanto siano top secrets e quanto sia massima la concentrazione all’interno di quelle stanze. Camere chiamate ironicamente dagli stessi pasticceri gareggianti come “il Bunker“, proprio perché tutto è assolutamente nascosto da occhi indiscreti e curiosi. Finestre completamente oscurate e sigillate dalla luce solare, porte chiuse a chiave e super controlli tra chi entra e chi esce: questa è più o meno la situazione che si presenta tra le mura della Cast Alimenti. D’altronde la posta in gioco è altissima, proprio come l’umore e la voglia di lottare e dimostrare al mondo di cosa sia fatta la pasticceria italiana. Non parliamo solo di bravura, di idee vincenti e accostamenti perfetti, per quanto ne dicano i grandi maestri. Parliamo di uomini che hanno dedicato e continuano a consolidare la loro vita al mondo dei dolci; uomini di una mostruosa bravura si, ma che non perdono di vista l’umanità, la stima vicendevole e la giusta dose di umiltà che richiede combattere per un titolo del genere.

Alessia Cavallaro