“Caffè e sigaretta…”: Storia di un felice matrimonio

Alla voce Pausa del dizionario potrebbe essere annoverato, come sinonimo, l’arcinoto binomio caffè e sigaretta. Ha dato il titolo a canzoni, è stato soggetto di fotografie anche d’autore e, soprattutto, rappresenta per molti l’istante di relax in una giornata frenetica.
L’inscindibilità di questa accoppiata la pone al limite tra la tradizione e l’irrefrenabile necessità, una zona grigia che l’ha resa irresistibile alla scienza che da decenni cerca di rispondere alla domanda: esiste una relazione tra caffeina e nicotina?

Iggy Pop e Tom Waits in una scena di “Coffee and Cigarettes”, film del 2003 di Jim Jarmusch

Un buon punto di partenza è parlare di cosa sono e come funzionano caffeina e nicotina! Si tratta di due sostanze stimolanti che, tuttavia, agiscono sul nostro sistema nervoso in due modi diversi. La caffeina è antagonista dei recettori per l’adenosina, quelli che normalmente ci dicono quando è ora di riposare. Per questa ragione, l’assunzione di caffè causa una sorta di “risveglio”, la stanchezza non è più percepita come rilevante, almeno per la durata dell’effetto della caffeina. Siamo immediatamente più reattivi, rispondiamo prontamente e ci dimentichiamo di quello che il cervello ci aveva detto di fare: una bella dormita. La nicotina, invece, si lega ai recettori chiamati, in suo onore, nicotinici inducendo i neuroni al rilascio di dopamina e adrenalina, insieme a molte altre sostanze, che ci inducono a percepire una immediata sensazione di piacere e, al contempo, contribuiscono ad aumentare le nostre prestazioni intellettuali.
Il risultato finale di entrambe è “darci una svegliata”, non è dunque difficile pensare che i loro effetti possano sommarsi. La caffeina, infatti, spiana la strada alla nicotina rendendo i neuroni più sensibili ad essa ed aumentando il rilascio di dopamina a livello del cervello e, quindi, tanto la sensazione di piacere quanto l’effetto sulle prestazioni.
Proprio questo effetto combinato suggerisce un possibile effetto protettivo dell’assunzione moderata e contemporanea di queste due droghe sui malati di Parkinson.

Facendo due conti, si ritrova un consumo leggermente maggiore di caffè da parte dei fumatori rispetto ai non fumatori. Ancora più interessante, chi consuma regolarmente caffé presenta una maggiore concentrazione di nicotina nel sangue rispetto ai non bevitori di caffè. Tuttavia, come nessuno sa se a venir prima è stato l’uovo o la gallina, non si è capito ancora se sia il caffè a chiamare la sigaretta oppure l’esatto contrario.
Considerato che anche un decaffeinato sembra saper bene come indurre il tabagista in tentazione, le accuse contro la caffeina diventano prossime a decadere: se il caffè ha un ruolo, questo deve dipendere da qualche altra cosa, magari una delle tante componenti della miscela non ancora studiate per bene.

Per quanto difficile sembri trovare una ragione dietro alla passione che quasi ogni fumatore ha per la sigaretta da dopo un buon caffè, la soluzione del rompicapo potrebbe essere molto più semplice del previsto. Tutti coloro che si dicono  sia fumatori che bevitori di caffè, amici di Social Up compresi, riconducono il piacere di questa combinazione non ad effetti diretti sul proprio sistema nervoso, come l’essere più rilassati o più attenti, bensì a fattori organolettici. Descrivono tutti come piacevole il sapore stesso della combinazione tabacco-caffè. Il maggiore consumo di caffè da parte dei fumatori, quindi, potrebbe essere dovuto alle analogie tra le due sostanze a livello di sapore e profumo piuttosto che ad una vera e propria interazione farmacologica.

Purtroppo la scienza non sa ancora abbastanza a riguardo, questo dimostra come, al di là della ormai ben consolidata abitudine, si tratti di una relazione complessa da analizzare, ma non priva di importanza. Capire la relazione tra il consumo di caffè e tabacco potrebbe, infatti, fornire indicazioni utili alla prevenzione del tabagismo e prevenire, anche negli adolescenti, il ricorso alla sigaretta.
Quel che, però, già si sa è che la nota combinazione non ha un effetto per nulla positivo sul nostro sistema cardiocircolatorio (e neanche sullo smalto dentale…). L’effetto contemporaneo di caffeina e nicotina pare sia in grado di causare un ispessimento delle pareti dell’aorta, un maggiore sforzo da parte del cuore per sostenere la circolazione e, quindi, un aumentato rischio d’infarto.

Ancora sicuri di non poter fare a meno della bionda subito dopo il vostro caffè?