Friend zone concept with a man trying to kiss a woman and she rejecting him

Benvenuti nella Friendzone!

Forza ammettetelo, chi non è mai stato innamorato/a di un amico/a?! Probabilmente è la prima forma di amore che abbiamo provato da piccoli quando pur di attirare la sua attenzione eravamo imbrigliati in ore di conversazioni su MSN. Ancora prima di Pagine Facebook dedicate, meme divertenti e dell’esistenza stessa di questa parola, tutti abbiamo vissuto sulla nostra pelle la Friendzone! Ebbene si il “Ti amo di bene!” di quando eravamo ragazzini si è trasformato in una parola, quasi una sorta di riconoscimento sociale che ha reso una cosa di per sé poco interessante e comune, una situazione in cui nessuno che tenga al suo onore vorrebbe mai ritrovarsi. Immaginiamola come una punizione che la società ha deciso di autoinfliggersi  attraverso una gogna multimediale.

Insomma, eravamo immersi nella Friendzone già da tantissimo tempo e ce ne siamo accorti solamente adesso che questo stato ha trovato un nome! Che poi ragazzi, se ci fermiamo un attimo a pensare a tutto questo groviglio di emozioni e frustrazioni, innamorarsi di una persona amica è forse la cosa più normale che possa accadere in natura, così come essere rifiutati perché legati dal sentimento di amicizia. Parliamoci chiaro la Friendzone è l’abc della natura umana che ci permette di giungere a quello stato di sofferenza e crogiolamento perfetto che altrimenti non proveremmo mai.

E’ come se entrassi dal tabaccaio da cui compri le sigarette quotidianamente e con una calma invidiabile gli chiedi il motivo per cui non ti ha ancora assunto come dipendente. Ti spiegherà, quindi, che tu in effetti non gli hai mai presentato il curriculum ne hai mai espresso la volontà di lavorare al suo fianco, ma tutto ciò che sentirai è “mi spiace, ti vedo solo come un amico”. BOOM, ecco cos’è la friendzone un posto in cui capiti perché c’è effettivamente qualcosa che attira la tua attenzione, ma verso cui non mostri mai abbastanza interesse. Il motivo è duplice: da un lato perché ti piace cullarti nell’idea che la realtà si sistemerà da sé a tempo debito e dall’altro perché avere degli amici è una cosa che l’uomo ama di più.

Ma attenzione, probabilmente stiamo parlando della forma più pura di attrazione, quella che prescinde dal personaggio che decidiamo di essere quando ci presentano una persona in un locale o quando scegliamo in quale ordine disporre le foto su Tinder; sembra essere fisiologico e non per forza distruttivo.

Ma se pensiamo che la condizione di per sé sia complessa, la soluzione per uscirne non è certamente escogitare un piano infallibile alla 007. La verità è che la soluzione migliore è parlare e spiegare come stanno le cose, sì avete letto bene… Benvenuti nel mondo degli adulti dove vige la regola dell’essere maturi e responsabili! Certo, probabilmente non finirà bene, potreste addirittura scoprire che la vostra attrazione non era poi così forte come pensavate e nel giro di un paio di giorni potrete ricominciare a inviarvi video divertenti o qualsiasi altra cosa voi utilizziate per rimanere legati.Va bene soffrirete un po’ ma tutto questo potrebbe farvi diventare più attraenti agli occhi di altre persone; che poi non si dice che sono solo gli stolti quelli perennemente felici?! (So bene che la realtà è ben diversa ma lasciatemi sognare). Se confessate il vostro amore e l’altro/a risponde “Grazie,” continuando a parlarvi delle sue notti di fuoco con sconosciuti/e, beh questo è il momento giusto per prendere i vostri sentimenti ammucchiarli in qualche angolo remoto del vostro cuore e dargli fuoco! (Non bruciare lui/lei, quello è illegale!)

Ma in realtà il problema non è la friendzone, ma la condizione mentale che sei costretto a vivere quando disgraziatamente ti rendi conto di essere attratto da un amico. Sentimenti inconfessabili, la paura del rifiuto, la propria autostima asfaltata. Tutti bramiamo di piacere a qualcun altro, ma attenzione a non diventare per la luce dei vostri occhi lo specchio che gli ripete costantemente quanto sia il/la migliore dell’universo, senza che ciò implichi un interesse o una qualche forma di affetto, diventando l’oggetto attraverso cui qualcun altro si gratifica quotidianamente. Anche in questo caso la soluzione è sempre la stessa, mucchietto in un angolo e fuoco. Ok, tutto ciò potrebbe sembrare melodrammatico, ma siamo davvero sicuri che scegliamo le persone che ci piacciono in base ad un reale interesse o affinità? O forse siamo spaventati dalle troppe attenzioni e quindi ci buttiamo in amori fantasma solo per il gusto di rimanerci male, di aspettare, congetturare un futuro radioso ma ahimè irrealizzabile.

Forse il problema non è la Friendzone o la lettera scarlatta che la società ci affibbierà, ma siamo noi e il modo assolutamente arbitrario con cui decidiamo che le prossime settimane saranno dedicate a fare in modo che quella persona a cui non abbiamo mai reso chiare le nostre intenzioni inizi a corrisponderci.

Ma come in tutte le cose l’importante è perdere con stile!

Claudia Ruiz