Beautyligo è un inno alla bellezza della diversità

Kasia Smutniak crea il filtro di bellezza IG che simula le macchie da vitiligine

L’estate scorsa, l’attrice di origini polacche Kasia Smutniak ha portato alla luce un suo piccolo disagio fino ad allora tenuto nascosto, per ben sette anni, con fondotinta e correttori: la vitiligine. Per la prima volta ha mostrato le discromie che “colorano” la sua pelle in un post pubblicato sul suo profilo Instagram, diventato un messaggio di body acceptance per tutti quelli che soffrono (e non) di vitiligine. L’invito rivolto ai suoi 322mila followers è stato quello di non solo accettare i propri difetti, ma ad amarli.

Kasia ha raccontato il lungo percorso di accettazione nelle stories:

Quando mi è stata diagnosticata questa malattia, non riuscivo ad accettarmi in questa nuova pelle. La mia ossessione è stata da subito quella di trovare una cura invece, semplicemente, di accettare la bellezza della diversità. Per guarire ho provato di tutto: prima sono andata dai medici e poi sono finita da santoni di ogni genere. Da quello che aveva più vitiligine di me a quello che, invece di chiedermi come stavo, mi ha messo in mano il dvd di “Perfetti Sconosciuti” da autografare”

Oggi, a 40 anni esatti, Kasia celebra questa diversità lanciando #Beautyligo. Si tratta di un filtro Instagram (lo potete trovare nelle sue stories o nella sezione filtri del su profilo) che simula le macchie da vitiligine sulla pelle di chi lo utilizza per scattarsi selfie o riprendersi sulle Instagram stories. Una curiosità: la macchia sotto la palpebra destra riproduce la firma dell’attrice.

Lo scatto del suo volto con le macchie, accompagnato da un video, è stato corredato da una lunga didascalia che spiega in modo chiaro il suo timore di non essere accettata, sentirsi derisa e osservata, soprattutto nel suo lavoro.

Senza vergogna l’attrice ha sfruttato la sua popolarità in maniera positiva, diventando testimonial di questa problematica e dando fiducia e coraggio non solo a chi soffre di vitiligine, ma per estensione anche a tutti quelli che per una particolare caratteristica fisica o per qualsiasi altra peculiarità si sentono diversi, esclusi ed emarginati. Tutto ciò in un luogo come i social media, dove spesso si assiste a episodi di bodyshaming e cyberbullismo, dove tripudiano “finte” gambe toniche, pance piatte e visi levigati tutti omologati.

Centinaia le persone che l’hanno provato subito, tutti ripostati fra le Stories della creatrice, anche colleghe celebri come Alessia Marcuzzi, Cristina Chiabotto, Melissa Satta e Roberta Giarrusso che dopo averlo utilizzato ha commentato: “Imparate ad andare oltre ciò che vedono gli occhi!”. Molti anche i messaggi di sostegno da persone affette dalla stessa malattia, che ringraziavano per aver portato alla luce questa immotivata vergogna. Jane Alexander ha scritto: “Se fossimo tutti uguali sarebbe una noia mortale”. Euridice Axen ha ringraziato Kasia Smutniak: “Grazie Kasia per questa sensibilizzazione e per averci messo la tua meravigliosa faccia”.

Che cosa è la vitiligine?

La vitiligine è una malattia della pelle che colpisce l’1% della popolazione mondiale. Può colpire chiunque, bambini e adulti, uomini e donne, caucasici o asiatici (in India, ad esempio, la vitiligine è chiamata addirittura lebbra bianca), in qualsiasi parte del corpo compresi occhi, mucosa della bocca e capelli. Tali zone diventano bianche perché i melanociti, le cellule responsabili della produzione della melanina, smettono di produrla. Le cause non sono ancora del tutto conosciute, potrebbe trattarsi di un errore immunitario o di un’infezione virale. Non è contagiosa ma in alcune famiglie esiste una predisposizione genetica.

La vitiligine causa fotosensibilità, ciò significa che le aree bianche sono più sensibili alla luce solare ed è dunque fondamentale utilizzare creme solari per ridurre la probabilità di comparsa di tumori cutanei. Se da un lato però, l’esposizione ai raggi naturali del sole può essere dannosa, l’esposizione a particolari lampade medicali a raggi UV sono invece una potente terapia dermatologica curativa che prende il nome di fototerapia, accompagnata da farmaci a base di cortisone, vitamina D e fermenti lattici. Nei casi di vitiligine lieve si possono attuare tecniche di make up correttivo (o camouflage) senza dover ricorrere alla fototerapia, utilizzando prodotti formulati ad hoc, waterproof e con un finish long lasting fino a 12-18 ore.

VIP-iligo: celebrities affette da vitiligine

Tra le star che hanno sofferto di vitiligine c’è Michael Jackson, che per lungo tempo ha tentato di tenere nascosta la malattia ai suoi fan, tanto da ricorrere a trattamenti sbiancanti per evitare di enfatizzare le macchie.

Ma se per la star del pop era motivo di sofferenza, oggi l’approccio nei confronti di questa malattia fortunatamente non è più lo stesso. Le star si fanno portavoce di una nuova accettazione di sé. Ne è la prova la modella Winnie Harlow (aka Chantelle Brown-Young), che proprio della sua vitiligine ha fatto un punto di forza. Canadese di origini giamaicane, le macchie della vitiligine le colorano la pelle fin dalla nascita. Quelle su braccia e ginocchia sono perfettamente simmetriche, valendole il soprannome di Ladybug (coccinella), come la chiamano affettuosamente i suoi 7,9milioni di fan su Instagram.

Dopo essere stata notata sui social da Tayra Banks, ha partecipato alla ventunesima edizione di America’s Next Top Model. Diventata poi famosa come testimonial dell’eclettico fashion brand spagnolo Desigual, che l’ha scelta come volto della campagna “La Vida es Chula”. In breve tempo la top model si è conquistata non solo la benevolenza dei grandi stilisti, ma soprattutto l’affetto di chi in lei ha trovato un simbolo di forza e coraggio nel mostrarsi senza vergogna nonostante l’inestetismo. Nel settembre 2014 ha sfilato per la collezione primavera-estate di Ashish e nel 2015 ha lavorato per Diesel. Nike invece l’ha fortemente voluta per lancio del nuovo modello Air VaporMax Asphalt, e Kim Kardashian, ispirandosi a lei, ha creato una linea cosmetica specifica per la vitiligine.

Anche la modella Amy Deanna non si è lasciata fermare dalla vitiligine che la affligge, tanto da diventare il volto del brand americano di makeup CoverGirl.

Lo stesso ha fatto la star della tv americana Breanne Rice che ha deciso di mostrare sui social il suo volto al naturale e adesso dispensa consigli di makeup a chi ne soffre.

Barbie e la vitiligine comparsa a 60 anni
Barbie con vitiligine – Credit: Mattel

In occasione del 60esimo compleanno della bambola più famosa al mondo, Mattel ha introdotto nella collanaBarbie Fashionistas una bambola con la vitiligine (e una senza capelli). Dopo un esperimento della casa produttrice sulla pagina Instagram, il prototipo del giocattolo con la vitiligine è risultato il post più apprezzato di sempre. Con l’aiuto di un dermatologo si è cercato di riprodurre le macchie di vitiligine più fedelmente possibile anche sulla pelle plastica della Barbie. Ben chiaro l’obiettivo: mostrare una visione diversa della bellezza e della moda e avvicinare sempre di più le giovanissime al concetto di inclusività.