Barenboim diventa un cartone animato ed insegna la musica classica in “Max e Maestro”

Sentire o ascoltare? La profonda differenza tra i due verbi è data dalla presenza o assenza di attenzione. Nel sentire ci poniamo uditori muti e incoscienti nel vuoto ripetersi di suoni e rumori; nell’ascoltare, invece, diamo peso e valore a cosa dice chi interagisce con noi e, soprattutto, gli affidiamo interamente e completamente la nostra attenzione. Sentire e ascoltare, di certo, hanno un rapporto con l’esigenza di mettersi in relazione con il mondo, ma intendono definire due cose diverse.

A pensarci, la differenza tra sentire ed ascoltare può applicarsi ai mille episodi della vita: dialogare, guardare la Tv e anche alla musica, anzi soprattutto alla musica. Forse il problema di fondo dello stato di salute precario della musica dipende dall’incapacità di ascoltare dato che siamo solo abituati a sentire. La musica di oggi, con le dovute eccezioni, non ricorda minimamente l’armonia, la pienezza e l’equilibrio tra le note dei componimenti di Mozart, Beethoven o Strauss, ma di solito vive di ripetitività, pochi accordi e ritornelli senza senso. La conseguenza è stata ritrovarsi con un udito che crede di ascoltare ma sente solamente.

Daniel Barenboim, celebre direttore d’orchestra, conosce bene il problema e sa che la bellezza della musica classica è stata dimenticata e sostituita da generi musicali che intrattengono sì ma non lasciano senza fiato né lasciano che la mente immagini l’infinito. Per questo motivo, ha dato subito risposta affermativa quando gli è stato chiesto di diventare un cartone animato per avvicinare i bambini alla musica classica in “Max & Maestro”.

«Ho accettato senza esitazioni perché è un progetto straordinario — dice Barenboim —, riesce a spiegare il legame tra musica e vita quotidiana. L’idea di avvicinare i bambini alla musica classica è molto progressista, mi piace. Quando abbiamo una conversazione con qualcuno, ascoltiamo e l’altro parla. Nella musica sono due attività che si fanno simultaneamente, questo aiuta lo sviluppo del cervello e la comprensione dell’altro. La musica non è solo razionale o emozionale, è fatta di tanti elementi che si uniscono».

«Max & Maestro» è la nuova serie animata composta di 52 episodi della durata di undici minuti. È stata co-prodotta da Rai, France Televisions e la tedesca Hr (Ard), ideata da Giorgio Welter e Agathe Robilliard, sceneggiata da Marco Beretta, Monica Rattazzi e Valentina Mazzola, sotto la direzione di Anna Fregonese, la serie animata in 2D, e diretta da Christophe Pinto.  Andrà in onda in primavera su Rai Gulp, oltre che su France 4, Tv5 Monde e Hr, per essere poi distribuita a livello internazionale.

La serie ruota attorno a Max, un ragazzino di periferia che suona la tastiera in una band ed il Maestro d’orchestra con le sembianze di Barenboim. Una palla da riprendere nel giardino del Maestro suggella l’incontro tra i due e da quel momento le loro avventure musicali. Il mondo musicale del Maestro si incontra con quello di Max. Episodio dopo episodio il bambino è affascinato dalla figura del direttore d’orchestra, scopre la differenza tra sentire ed ascoltare e inizia a gustare positivamente la musica classica grazie anche al suo “orecchio assoluto”. Non è certo così antica come gli sembrava; piuttosto capisce che è la base di tutti gli altri generi musicali compreso il rap, che ama.

Il progetto è stato presentato a Parigi e Barenboim ha dichiarato: L’ascolto è indispensabile. I bambini non hanno capacità di rimanere concentrati a lungo, hanno però una concentrazione non meno intensa di un adulto. Questo è un progetto importante per me, perché offre ai più piccoli l’opportunità di interessarsi alla musica classica, divertirsi e imparare senza sforzo”.

Le musiche originali di Max & Maestro sono state affidate ad una delle figure storiche del rap francese Akhenaton il quale ha detto: «Sono molto fiero di affiancare il Maestro. Questo è un periodo in cui si usano molto categorie rigide, mentre io penso che classica, rap o jazz non importa, è tutta musica. Ho avuto la fortuna di cominciare a fare rap in una fase in cui si campionava tutto, anche pezzi di musica sinfonica. Oggi c’è più diffidenza tra i vari mondi, per questo la serie è molto interessante, porta ad abbattere barriere che per me non hanno senso».

Siamo certi che “Max e Maestro” sorprenderà i bambini ed anche gli adulti perché c’è sempre tempo per imparare ad ascoltare la musica!

Sandy Sciuto