Atene: la terrazza dell’hotel che oscura l’acropoli sarà demolita

La diatriba in questione ha inizio più di un anno fa. Il proprietario dell’hotel di lusso Coco-Mat, titolare altresì dell’omonima azienda produttrice di materassi, aveva deciso di ampliare il fabbricato dove è posto il Coco-Mat.

Un ulteriore piano grazie al quale la struttura ricettiva si è guadagnata una vista mozzafiato sui templi greci di Atene. Un luogo “strategico” per l’albergo, che ha potuto deliziare i suoi ospiti con aperitivi e cene con vista assolutamente sensazionale. Grazie a questa “trovate” il business man non solo ha visto aumentare le proprie prenotazioni, ma ha potuto alzare anche i prezzi grazie al nuovo “servizio” offerto dalla struttura.

La protesta degli abitanti

I lavori hanno però fatto risentire i cittadini di Makriyianni, che si sono visti oscurare la vista più bella della città greca.
I residenti hanno deciso di lanciare on-line una racconta firme, che ha totalizzato 23.000 adesioni. Grazie all’importante numero raggiunto hanno deciso di presentare un ricorso ufficiale al Consiglio archeologico centrale (Kas), il più alto organo consultivo per la conservazione del patrimonio storico-artistico del paese. Dopo sei ore di duro dibattito, la sentenza è stata emessa: il roof-top dell’hotel deve essere abbattuto. I giudici hanno riconosciuto il diritto dei privati cittadini di poter usufruire della vista di un bene facente parte del patrimonio storico comune.

Le limitazioni

Dopo la crisi economica del 2012, in Grecia sono stati eliminati vari vincoli paesaggistici, tra cui i limiti all’altezza degli edifici. Grazie a queste novità, il settore dell’edilizia ha costruito edifici più alti o aggiungendo piani a quelli già esistenti.  Già da alcuni anni molte associazioni volte alla tutela del patrimonio storico ed urbanistico chiedono la rimessa in pristino di tali vincoli. Ma ancora non sono stati ascoltati. Certamente questa sentenza segna un punto cruciale per la questione. Il proprietari del Coco-Mat dovrà farsi carico di tutte le spese necessarie per regalare nuovamente agli abitanti del quartiere la loro vista sull’Acropoli di Atene.

Sharon Santarelli