amore ma dove

Amore, ma dove? Quello che vogliamo sono solo amici con benefici

“Sto bene con te, davvero. Penso tu sia una persona meravigliosa, dolce, intelligente e sensibile. Ma io ho un macello in testa e non vorrei che le cose che ho per la testa danneggiassero te. Quindi se vogliamo restare amici o amici più “intimi”, per me va bene. Altrimenti meglio chiuderla qui.”

Avevo intenzioni di raccontare una storia peccaminosa, di intrighi sentimentali, ma ho dovuto desistere. Stanotte, ho ricevuto questo messaggio, che mi ha portato ad un’impegnata riflessione mattutina, talmente impegnata che tutta la redazione di StranAmore avrebbe potuto farmi d’assistente. Un messaggio che a 5 giorni da Natale toglie la voce a Mariah Carey e All I want for Christmas is you. Ho passato in rassegna le mie relazioni passate, quelle dei miei migliori amici, dei conoscenti e anche degli estranei. Tutto questo pensare mi ha portato solo un gran mal di testa e mi ritrovo con altre domande e poche risposte.

zio benny

Se fossi Socrate mi auto elogerei. Pongo domande alle quali non so rispondere e per questo me ne pongo altre. La mia prof. di Filosofia, a cui stavo terribilmente sulle palle, di Natale, sarebbe fiera di me? Certo che no, continuerebbe a darmi quel 5 +, che mai mi lasciava prendere fiato dal debito formativo.

Torniamo al contenuto del messaggio. Nel dettaglio c’è prima un elogio con sviolinata. “Sei una persona meravigliosa, dolce, intelligente e sensibile”. In pratica questi quattro aggettivi descrivono la perfezione. Per chi non lo avesse capito si parla di me medesimo. Io, quello che cerca di dare consigli, ma che come tutti coloro che mi scrivono, combina disastri e ora necessita di una vaschetta di 3kg di cioccolato affogato alle tre gianduia delle Langhe!

Tutti i messaggi che partono con la pillola indorata e lasciano credere che, finalmente, qualcuno vuole ricordare al mondo quando tu sia speciale, sono una fregatura incredibile. Infatti arriva subito lo SBAM! Un ribaltamento della situazione che, però, attenzione, è responsabilità sola ed esclusiva del mittente. In pratica tu “Meravigliosa Creatura, sei sola al mondo”, [cit. Gianna Nannini] e puoi tranquillamente continuare ad essere sola al mondo. I suoi problemi, i suoi macelli sono così grandi e gravi, che potrebbero ferirti. E io che pensavo che la ceretta all’inguine potesse ferirmi, che follia. La sua bontà d’animo non vorrebbe mai farlo. Mai! Però, chissà per quale assurdo motivo, decide di non interrompere il flusso di coscienza e continua imperterrito in questo periodo sintattico di avversative. Esiste, infatti, ancora un ma: “Se vogliamo restare amici o amici intimi, per me va bene!”

SCUSA? Amici intimi di cosa? Della colonna Traiana ai fori imperiali? Lo sanno tutti che gli amici sono solo quelli di Maria. In pratica mi stai proponendo un’amicizia con benefici! Ma potevi dirlo subito. Invece no. Si manda avanti la conoscenza, si raccontano le proprie vite, i propri disagi mentali e personali. Ci si chiede da dove siamo sbucati in mezzo a tutto questo caos che è la vita e poi, quando si arriva ad un dunque e bisogna decidere che fare dei nostri sentimenti, prepariamo una catasta di legna e diamo fuoco a tutti.

A quanto pare dovrò richiamare la mia amica Giorgina e dirle che le bomboniere e le partecipazioni può rimetterle in magazzino. No, scherzi a parte. Questa lettera a #ZioBenny non è un’autocommiserazione. Mi porta a focalizzarmi su un punto importante. Cos’è che improvvisamente accorre per stroncare tutto ciò che si stava pian piano costruendo. Si sta così bene con l’altra persona da volerci condividere solo del sesso in modalità coniglio, e guai a dichiararsi un affetto reciproco. Farlo, comprometterebbe tutto. In pratica si manifesta tutto il disagio a legarsi emotivamente a qualcuno.

Non si tratta di instaurare un rapporto monogamo o votato alla totale dedizione per un fiore soltanto (per la cronaca sono un bellissimo papavero rosso), piuttosto è la volontà di non rinunciare a ciò che piace. Vogliamo sperimentare, vogliamo star bene con tante altre persone, ritrovarci in intimità volgarmente sporcaccione, senza dover dar conto a nessuno di ciò che facciamo.
Siamo forse giunti ad un momento della nostra evoluzione in cui è così complicato ammettere ciò che desideriamo al punto da preferire che tutto si dissolva. No, non è colpa della società, non è colpa dell’impossibilità economica e lavorativa di potersi realizzare, niente di tutto ciò. Qui si necessita di una cosa soltanto, comprendere che ci stiamo votando ad un auto soddisfazione personale e diventiamo aridi di sentimenti.

Sì, coppie monogame, stabili e apparentemente felici esistono, le vediamo, ovunque, ma fino a prova contraria. Lì, in quel messaggio non scovato, in quella cronologia cancellata, dietro quell’app scaricata e cancellata a ripetizione si nasconde il vero “io”, un io che esiste dentro di noi e aspetta solo di venir fuori, prima o poi. L’amore, ma dove? Ormai il must è “amici con Benefits!”

Benito Dell'Aquila