Alberto Salerno e Mara Maionchi, la coppia discografica più frizzante d’Italia si racconta in un libro

Mara-Maionchi-Alberto-SalernoVivere il successo porta a cambiare le proprie abitudini, il proprio modo di essere e di vivere, la vita privata assume pieghe differenti e non a caso spesso e volentieri siamo di fronte a coppie celebri che scoppiano, matrimoni che falliscono e notizie che riempiono le pagine di giornali e riviste di gossip amorosi tra i vip.
Esistono però le eccezioni, frutto di una semplicità implicita nei rapporti e una genuinità nelle relazioni personali capace di sfatare questo mito dell’inevitabile cambiamento dovuto alla fame, rimanere se stessi è possibile
Un esempio?
La coppia discografica più famosa d’Italia, che vede da un lato la alquanto imprevedibile e determinata Mara Maionchi (ex-discografica e produttrice musicale) e dall’altro il sornione e spumeggiante Alberto Salerno (noto paroliere della Grande Canzone Italiana, sue canzoni come Io Vagabondo dei Nomadi, Terra Promessa di Eros Ramazzotti, Donne di Zucchero).
Una coppia che, come ogni altra, è passata attraverso litigi (che tutt’oggi persistono), silenzi e discussioni risoltesi sempre nel migliore dei modi grazie ad una complicità che li ha uniti e tutt’ora è presente nella loro vita privata.
Quarant’anni di matrimonio ad ottobre, tra alti e bassi, ma a chi gli chiede se li rifarebbero entrambi sembrano rispondere convinti “certamente”, specchio di un amore e di un’unione che va oltre il semplice ambito lavorativo.
Per celebrare quest traguardo è disponibile negli store e online il loro ultimo libro, scritto a quattro mani “Il primo anno va male, tutti gli altri sempre peggio” dove la coppia trova il modo di raccontarsi attraverso i loro primi quarant’anni tra lavoro e sfera privata, il tutto con una simpatia (che da sempre li contraddistingue) ed una naturale semplicità che, forse proprio per questo, li rende così vicini e apprezzati dal grande pubblico.
Per questa occasione abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Alberto Salerno, ecco come è andata.

“Il Primo anno va male, tutti gli altri sempre peggio”, da dove è nata l’idea di scrivere questo libro e come vi definite come coppia?

L’idea è nata a Roma quando accompagnai Mara al “Processo del Lunedì”; durante il pranzo Michele Dalai (Baldini & Castoldi) assistette alle nostre discussioni e ci propose questa cosa. Come coppia ci riteniamo normali, ma molta gente non ci considera così!!!

Una vita fatta di successi discografici, scelte azzeccate, altre volte meno appaganti. Quanto della vostra vita privata portate nel vostro lavoro e quanto il vostro lavoro ha influenzato la vostra convivenza matrimoniale?

Tanto, su entrambi i fronti. E’ impossibile, facendo un lavoro così creativo, non sentirsi coinvolti anche nel privato.

In una realtà che vede i talent shows una delle attrattive più grandi tra i giovani musicisti, e allo stesso tempo lo specchio di una mala gestione dell’estro artistico di chi vi partecipa, cosa pensate sia necessario nel contesto musicale odierno? Cosa manca alle nuove generazioni rispetto ai tempi d’oro della musica italiana di cui siete stati tra i più grandi protagonisti?

Manca la possibilità di esprimersi liberamente. Non bisogna demonizzare i talent, sarebbe bello se ci fossero però anche spazi alternativi per artisti che non hanno voglia di misurarsi in una gara.
Proprio per questo con professionisti di grande calibro nella scena musicale ho creato l’Officina della Musica e delle Parole, un luogo atto a creare opportunità per gli artisti, autori, musicisti, dedicando loro uno spazio innanzitutto aggregativo e di relazione per lo sviluppo di un proprio talento, di una eccellenza latente, di un percorso abbozzato e tutto da sviluppare. Un luogo di incontro tra artisti, una risorsa per accompagnarli in un percorso artistico autonomo e consapevole.

Alberto tre aggettivi per descrivere Mara. Mara tre aggettivi per descrivere il Salerno.

Testarda, materna, aggressiva.

Testardo, impulsivo, onesto.

Quarant’anni di matrimonio ad ottobre, qual è il vostro segreto?

Nessun segreto, abbiamo solamente resistito come soldati al fronte.

Mango, Eros Ramazzotti, Gianna Nannini, Tiziano Ferro, Zucchero, I Nomadi questi sono solo alcuni dei grandi nomi della Musica nostrana su cui avete impresso il vostro lavoro. Nella scena musicale odierna se doveste fare dei nomi chi vi colpisce di più tra le nuove proposte e i nuovi artisti.

Senza dubbio Mengoni e la Michielin.

Il vostro più grande successo per cui vi siete sentiti appagati a livello morale, e quale invece la vostra più grande delusione a livello musicale?

Tiziano Ferro, il successo.

Toni Maiello, più che delusione il dispacere.

In “Il primo anno va male, tutti gli altri sempre peggio” siamo catapultati nella vostra vita tesa tra lavoro, fama e vita privata. Come mai la volontà di aprire le porte del vostro vissuto quotidiano e intimo ai lettori?

Perchè non abbiamo nulla da nascondere, e poi perchè ci siamo anche divertiti a scriverlo questo libro.