Abitazioni maledette: 8 storie di case italiane

Da sempre oggetto di interesse, nonché fulcro su cui sono state basate innumerevoli trame nella storia del genere horror internazionale, sono le case “maledette”, ossia quelle abitazioni in cui è avvenuto un evento macabro, sia stato esso un suicidio o un omicidio.

Sebbene la cinematografia americana vanti un più vasto numero di queste sedicenti case infestate (da quella di Amityville Horror a quella del più recente remake di Poltergeist), anche quella italiana, se solo ce ne fosse la volontà, potrebbe, almeno in potenza, equiparare la sua collega d’oltreoceano. Infatti quest’oggi vogliamo presentarvi 8 casi in cui delle abitazioni nostrane sono state scena di orribili delitti e che quindi potrebbero, almeno in teoria, essere dimora di povere anime destinate ad errare per sempre tra i due mondi a causa dell’orrendo evento di cui sono state, volenti o nolenti, protagoniste.

1-VIA POMA: OMICIDIO DI SIMONETTA CESARONI

Il 7 agosto 1990 venne trovato il cadavere di Simonetta Cesaroni martoriato da 29 coltellate. L’abitazione che ospitava gli uffici dell’associazione italiana degli Alberghi della Gioventù è stato venduto e completamente ristrutturato. Per cancellare il ricordo di quello che avvenne, sono state abbattute pareti e cambiati i pavimenti.

2- ABITAZIONE DI GIANFRANCO STEFANIN: Il Mostro di Terrazzo

Chiuso a tripla mandata la casa di Gianfranco Stefanin, serial killer stupratore feticista. Durante le perquisizioni nella casa gli inquirenti trovarono materiale pornografico (tra cui oltre 7000 fotografie scattate personalmente da Stefanin alle sue partner), libri di anatomia, scatole contenenti peli pubici e uno schedario contenente le informazioni su tutte le sue partner. Il 3 luglio 1995 un agricoltore di Terrazzo trovò in un terreno vicino alla casa di Stefanin un sacco contenente i resti di un cadavere.

Stefanin fu sospettato di omicidio e il magistrato inviò delle ruspe per cercare altri corpi. Il 12 novembre 1995 venne ritrovato il corpo di un’altra donna, anche stavolta il corpo era avvolto in un sacco, ma in questa occasione il ritrovamento avvenne in un terreno di proprietà di Stefanin e il test del DNA dimostrerà inequivocabilmente che le tracce lasciate dall’assassino sul  corpo di Biljana Pavlovic erano di Gianfranco Stefanin. La villa non risultò mai essere stata messa in vendita.

3- VILLA ALTACHIARA

Un’agenzia immobiliare di lusso milanese ha messo in vendita per la modica cifra di 34 milioni di euro Villa Altachiara, già residenza della contessa Francesca Vacca Agusta. La contessa scivolò giù dalla scogliera l’8 gennaio 2001. Ecco quel che resta di quella lussuosa abitazione.

Come era:

Come è:

4 – STRAGE NOVI LIGURE

La villetta di Novi Ligure teatro della tremenda furia omicida di Erika e Omar(16 e 17 anni). I due fidanzatini che massacrarono la mamma e il fratellino di 12 anni  (la mamma ed il fratellino minore di Erika) con 97 coltellate. Francesco De Nardo, il padre di Erika, non ha mai abbandonato la casa degli orrori, una scelta che i vicini di casa, ancora oggi, definiscono “inspiegabile”.

5 – DELITTO DI COGNE

Il delitto di Cogne è un caso di omicidio avvenuto il 30 gennaio 2002 in una villetta di Montroz, giorno in cui perse la vita un bambino di tre anni, Samuele Lorenzi.  Il 21 maggio 2008 la Corte di Cassazione riconobbe definitivamente come colpevole del delitto la madre del piccolo, Annamaria Franzoni; la donna ha scontato in carcere una pena effettiva di 6 anni. La casa non è stata messa in vendita, né abbandonata a se stessa.

6 – STRAGE DI ERBA

Nella strage di Erba (11 dicembre 2006), compiuta nell’appartamento di via Diaz , furono uccisi a colpi di coltello e spranghe Raffaella Castagna, il figlio Youssef Marzouk, la madre Paola Galli e la vicina di casa Valeria Cherubini con il suo cane. Il marito Mario Frigerio, presente sul luogo, si è salvato perché creduto morto dagli assalitori: Olindo Romano e Rosa Bazzi. Dopo la strage, l’appartamento fu incendiato. Carlo Castagna, padre di Raffaella, ha  deciso di donare l’appartamento alla Caritas  in uso temporaneo per famiglie in difficoltà.

7 – DELITTO DI GARLASCO

Il delitto di Garlasco è uno dei gialli irrisolti della recente cronaca nera italiana. Chiara Poggi, 26 anni  laureata in informatica, venne massacrata nella sua abitazione di Garlasco (Pavia) il mattino del 13 agosto 2007 mentre era ancora in pigiama. A compiere l’omicidio qualcuno a cui, con ogni probabilità, Chiara ha aperto la porta di casa. Qualcuno che conosceva. La ragazza era sola in quel periodo nella villetta di famiglia: i genitori erano partiti per le vacanze e chi l’ha uccisa lo sapeva bene… Ad oggi  l’unico indagato è Alberto Stasi, l’allora fidanzato di Chiara. L’Abitazione tutt’oggi è in possesso dei genitori Di Chiara Poggi.

8 -L’OMICIDIO DI MEREDITH KERCHER

L’omicidio di Meredith Kercher, noto anche come delitto di Perugia, è un caso di cronaca nera avvenuto a Perugia la sera del 1º novembre 2007. Meredith, studentessa inglese in Italia nell’ambito del progetto Erasmus presso l’Università di Perugia, fu ritrovata priva di vita con la gola tagliata nella propria camera da letto, all’interno della casa che condivideva con altri studenti. La causa della morte fu un’emorragia a seguito di una ferita al collo provocata da un oggetto acuminato usato come arma. Per l’omicidio fu condannato in via definitiva con rito abbreviato il cittadino ivoriano Rudy Guede (Abidjan, Costa d’Avorio, 26 dicembre 1986). I proprietari stanno pensando di consentire l’accesso allo stabile a pagamento.

redazione