“A Christmas Carol” l’eterno film sul Natale

A Christmas Carol (2009) di Robert Zemeckis. D’accordo, non si contano più le versioni di A Cristmas Carol di Charles Dickens. Ora ci si è messa anche la Disney, direte voi, e figuriamoci, per Natale, quanto avrà sbandierato zuccherosi sentimenti. Ma non è così. La Disney e Robert Zemeckis hanno realizzato un piccolo capolavoro, più per grandi che per piccini, dando vita alle parole di Dickens, senza edulcorazioni, ma con profondo rispetto.

Robert Zemeckis, fantasioso genio registico che ha entusiasmato le platee dei cinema con Chi ha Incastrato Roger Rabbit?, la trilogia di Ritorno al FuturoCast AwayPolar Express ha tradotto fedelmente in immagini il racconto di Dickens, in tutta la sua potenza sempre attuale. A Christmas Carol è una fiaba natalizia, forse Lafiaba natalizia per eccellenza. È una storia che parla di compassione e perdono, di famiglia e generosità.

Il racconto uscì quasi due secoli e mezzo fa, nel 1843. Ed il fatto che fu subito ritenuto un capolavoro, con tutto il suo successo immediato e duraturo, dovrebbe dirla lunga. Insomma, chi per una volta non ha mai avuto modo di sentire la storia del vecchio arcigno Scrooge e dei tre fantasmi del Natale passato, presente e futuro?!

“E’ come se Charles Dickens avesse scritto questa storia con l’intenzione di farla diventare un film, considerando la sua forza visiva e cinematografica. È la migliore storia di viaggi sul tempo mai scritta e io volevo realizzare il film nel modo in cui ritengo che fosse stato originariamente concepito dall’autore.” Questo è quanto dichiarato dal regista, che ha preso nelle sue mani questa storia, riuscendo a trasportarla sul grande schermo nella sua massima espressione coinvolgente. “A Christmas Carol di Zemeckis riesce a illustrare perfettamente l’indimenticabile galleria di volti ed emozioni dipinta da Dickens.”

Tutte le fasi del racconto sono estremamente visive e descrivono grandiose scenografie. Per realizzare questo film, raffinato e spettacolare, Zemeckis si è servito della perfomance capture.

Ma che cos’è e come funziona la perfomance capture? Allora, si scelgono gli attori. In questo caso, la parte è stata degli eccellenti: Jim CarreyColin FirthGary Oldman, Robin Wright Penn, Bob Hoskins. A questi attori sono state fatte indossare tute coperte di “markers”, cioè di punti che vengono rilevati da speciali telecamere. Carrey, Firth, Oldman hanno recitato la loro parte e ogni loro movimento, anche quello più piccolo o impercettibile del viso e del corpo è stato catturato e registrato in formato digitale. E poi con il computer è stato modificato l’aspetto per far diventare Carrey Scrooge, per esempio. Ma più di un attore ha interpretato ruoli diversi. Jim Carrey oltre a essere Scrooge, ha dato vita anche ai fantasmi dei Natali, passato, presente e futuro. Gary Oldman interpreta Marley, il socio di Scrooge, ma anche Cratchit, il suo impiegato fedele. Con questa tecnica Zemeckis ha avuto a disposizione lo strumento ideale per realizzare quello che aveva in mente, riuscendo a ricreare un universo antico. “Grazie alla Performance Capture, un attore può esprimere le proprie capacità interpretative – sottolinea Zemeckis – non solo la voce, il volto, ma l’intero corpo diventano strumenti di recitazione.”

La realizzazione di questo film in RealD 3D ha permesso un affinamento delle immagini, brillanti e nitide, spolverando maggiormente di poesia questo nuovo film natalizio.

Il garbo scenografico (è stupefacente vedere rivivere la Londra di Dickens con un’accurata attenzione al dettaglio gioioso) unito a un linguaggio, che diventa elemento fondamentale, imprimono un profumo dickensiano a un’opera meravigliosa.

redazione