Zerocalcare: Kobane Calling e la storia attraverso i fumetti

Zerocalcare, pseudonimo di Michele Rech, è un fumettista italiano che ha partecipato al Festival del Giornalismo 2017 tenutosi a Perugia dal 5 al 9 aprile. Al Festival si è parlato anche di Siria e in un suo fumetto – Kobane Calling – l’artista ha raccontato il suo viaggio a Kobane, città al confine con la Turchia, liberata dai curdi dopo una lunga battaglia con l’Isis.

Zerocalcare ci racconta quanto intensa sia stata questa esperienza, che a dire il vero non era nata come punto di partenza per la stesura di un fumetto, ma per un viaggio di solidarietà internazionale con la resistenza curda organizzato insieme a collettivi e centri sociali, la grande famiglia di Michele, come ci dirà in seguito.

Inizialmente il fumettista ci ha confessato di aver mantenuto un atteggiamento scettico a riguardo, in quanto ha sostenuto di aver anteposto sempre una certa diffidenza nei confronti delle cose lontane perché «siamo sempre stati abituati a vederle con gli occhi della fascinazione retorica». In realtà – ci dice – si è rivelata un’esperienza toccante e soprattutto molto vera: l’artista ha potuto toccare con mano la rivoluzione curda, il protagonismo femminile, lo scandalo della redistribuzione dei redditi e la convivenza di religioni, da cui poi ha tratto ispirazione per il suo fumetto.

Tutti hanno considerato la sua opera come una “nuova modalità di giornalismo”, mentre Zerocalcare ha tenuto a precisare come lui invece lo reputasse più un diario di viaggio, poiché per lui il giornalismo «ha una determinata serie di crismi, e nella mia testa c’è una sorta di distanza dall’oggetto che racconta che io non ho mai preteso di avere». Ma chi è Zerocalcare? Com’è diventato la “star” del fumetto che conosciamo oggi? In prima istanza ha tenuto a precisare quanto non gli piaccia essere chiamato “star”, soprattutto perché ha cominciato la sua arte senza pensare che potesse diventare il suo lavoro. Nato nella scena punk romana – di Rebibbia più precisamente -, Zerocalcare si è approcciato al mondo dei fumetti all’età di 16 anni, e inizia la sua attività di fumettista alla fine delle scuole superiori, realizzando un racconto a fumetti delle giornate del G8 di Genova del luglio del 2001.

Grazie al supporto di persone che hanno creduto in lui e alla crescente fruizione del suo Blog di fumetti è diventato poi il professionista che conosciamo oggi, anche se gli suscita un velato sorriso pensarsi come un fumettista di professione. Infine, un’altra grande passione di Zerocalcare è la città di Roma, ma soprattutto i centri sociali e gli spazi occupati della capitale: luoghi dal profondo valore affettivo per l’artista, tant’è che li considera una sua ricchezza e una sua grande fonte di ispirazione.

Ecco qui Zerocalcare, un professionista dalla grande umiltà, che con la sua arte e la sua capacità di andare in profondità nelle esperienze è riuscito a cancellare quella distanza che non ci permetteva di comprendere le cose lontane, rendendole, attraverso i suoi fumetti, molto più vicine a noi.