World Press Photo
© Marco Gualazzini, Contrasto Almajiri Boy

World Press Photo of the Year 2019: le fotografie finaliste

Il World Press Photo Contest dal 1955 premia i fotografi professionisti per le migliori immagini scattate durante l’anno. Giunto alla sua 62esima edizione, il 20 febbraio, dopo aver passato in rassegna oltre 78.000 fotografie di 4.738 fotografi da 129 Paesi , la giuria ha annunciato i finalisti di quest’anno: tra loro anche un italiano, Guido Gualazzini, in lizza per il  World Press Photo of the Year, il premio più importante di fotogiornalismo al mondo.

Un italiano in corsa per il World Press Photo of the Year

La foto candidata al premio finale di Guido Gualazzini, collaboratore della nota Agenzia Contrasto – agenzia fotogiornalistica italiana che dal 1986 costituisce un punto di riferimento internazionale per la fotografia d’autore – è stata scattata a Bol, nei pressi del lago Ciad, zona di grande crisi umanitaria. Gualazzini, classe 1976, originario di Parma, spiega così il significato di questo scatto:

“Bambini orfani, prevalentemente rifugiati nigeriani, vivono in gruppo all’interno delle scuole coraniche; durante il giorno mendicano per le strade e sono chiamati Almajiri. Questi bambini vivono nel bacino del lago Ciad e crescono in una costante situazione di guerra; la loro unica realtà è costituita dalle armi e dai morti che disegnano sui muri della città. Almajiri deriva dall’arabo “Al-Muhajirun” e può essere tradotto con “una persona che lascia la propria casa, alla ricerca della conoscenza islamica”.

Italiani in lizza per le premiazioni

Tra i 43 finalisti in gara per i premi delle altre 8 categorie, che vanno dalle fotografie dedicate all’ambiente, allo sport, all’arte, alle news, alla natura, troviamo altri talenti italiani: tra i finalisti di General news c’è in gara Daniele Volpe mentre per tra i finalisti di General News, Storie, troviamo Lorenzo Tugnoli con il suo reportage La crisi in Yemen che ha realizzato documentando i campi dei rifugiati e gli ospedali e la linea del fronte.

Il World Press Photo Story of the Year

Quest’anno si aggiunge alle categorie premiate un nuovo premio, il World Press Photo Story of the Year (per cui concorrono sia Gualazzini che Tugnoli).

Il vincitore dovrà essere il fotografo in grado di valorizzare ‘‘non solo la foto ma anche la creatività visiva, il montaggio e l’editing delle foto su un tema importante dell’anno appena trascorso.”

La giuria

I premi vengono assegnati in base al giudizio di quattro giurie, ognuna specializzata nelle categorie che che rappresentano.

Una giuria si occupa delle categorie delle news e dei documentari, un’altra è specializzata nelle fotografie di sport, una terza valuta le categorie di natura e ambiente mentre l’ultima seleziona i candidati per la categoria persone/ritratti. Oltre a queste, la giura generale, composta da sette fotogiornalisti professionisti e due segretari. Quest’anno nella giuria generale troviamo Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del National Geographic dedicata ai contenuti visivi, il fotografo Neil Aldridge, la curatrice Yumi Goto, il fotografo di Getty Images Nana Kofi Acquah, Paul Moakley, del TIME, la fotogiornalista Alice Martins e la fotogiornalista di Associated Press Maye-e Wong.

Le fotografia in corsa per la vittoria finale del premio principale, il World Press Photo of the Year, sono:

World Press Photo
© Catalina Martin-Chico, Panos
Being Pregnant After FARC Child-Bearing Ban

World Press Photo
© Mohammed Badra, European Pressphoto Agency
Victims of an Alleged Gas Attack Receive Treatment in Eastern Ghouta

World Press Photo
© John Moore, Getty Images
Crying Girl on the Border

World Press Photo
© Brent Stirton, Getty Images Akashinga – The Brave Ones

World Press Photo
© Marco Gualazzini, Contrasto – Almajiri Boy

L’anno scorso il premio è stato vinto da Ronaldo Schemidt – Venezuela Crisis. aveva immortalato un ragazzo in fiamme durante le proteste contro il governo di Maduro.

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Lucrezia Vardanega