Venezia acqua alta

Venezia e l’acqua alta tra contenuti acchiappa likes e disinformazione

L’acqua alta a Venezia tra acchiappa likes e informazioni fuorvianti

Come spesso capita a fronte di eventi climatici e cataclismi dai risvolti drammatici, la morbosa curiosità del resto del mondo è amabilmente cavalcata dai media. Le Monde, il New York Times, The Guardian, Fox News, BBC. Impossibile non averne sentito parlare; l’alta marea eccezionale degli scorsi giorni ha monopolizzato i media. Non solo i giornali più autorevoli del pianeta, ma sopratutto il web e i social network hanno approfittato di post e video acchiappa likes e visualizzazioni per raccontare il dramma di Venezia. Ancora una volta, Internet ha dato voce proprio a tutti e le informazioni rimbalzate su Facebook, le foto su Instagram, i video di Youtube hanno creato una gran confusione nei confronti di chi non conosce le dinamiche particolarissime della città. Facciamo chiarezza rispondendo ai dubbi più frequenti e ai misunderstanding più comuni sul fenomeno dell’acqua alta a Venezia.

Il livello della marea si intende dallo 0 del livello del mare

Ho letto che l’alta marea della notte del 12 novembre è stata di un metro e 87 centimetri. Io sono alto un metro e 75, non ci avrei più toccato!!

Facciamo chiarezza sul primo grande misundestending riguardante il fenomeno dell’acqua alta a Venezia: le misurazioni e il livello di allagamento della città. L’alta marea è dovuta a dei picchi di marea particolarmente pronunciati che si verificano nell’Adriatico settentrionale e con particolare intensità nella laguna di Venezia

Con 140 centimetri vuol dire che l’acqua mi arrivava al petto?

Per la città di Venezia le misurazioni si basano sui livelli di marea osservati alla stazione idrografica di Punta della Salute o Punta della Dogana, sottile punta triangolare di divisione tra il Canal Grande e il Canale della Giudecca, davanti al bacino di Piazza San Marco. La marea è ”sostenuta” quando il livello di marea è compreso tra +80 cm e +109 cm sullo zero mareografico; la marea è ”molto sostenuta” quando il valore è compreso tra +110 cm e +139 cm; è definita ”alta marea eccezionale” quando il valore raggiunge o supera i +140 cm. In questo caso, più della metà della città è allagata.

Quando si dice che la marea raggiungerà la punta massima di +120 centimetri, si intende quindi dallo rispetto allo zero mareografico e non che la città è sommersa in tutta la sua area per 120 centimetri!

Venezia non è perennemente sommersa, la marea sale e scende.

Oggi si sono presentati nel mio negozio una coppia di Americani con stivali di gomma, pantaloni di nylon, giacca in gore tex. Disorientati e stupiti, mi hanno chiesto come mai Venezia non fosse sommersa come nei video e nelle foto che avevano visto.

Venezia acqua alta

Venezia subisce il fenomeno dell’acqua alta quando il livello sale tanto da invadere i campi e le calli veneziano. Anche nei casi di marea eccezionale, la città non rimane sommersa per più di una manciata di ore consecutive. Nei casi di alta marea moderata, gran parte della città è attrezzata con delle passerelle rialzate dove camminare nei tratti raggiunti dall’acqua. Nella gran parte dei casi di alta marea moderata, non è nemmeno necessario indossare gli stivali; basta solo pazientare in fila indiana circolando sulle passerelle finché si raggiunge nuovamente la strada sgombra dall’acqua.

La marea eccezionale non è prevedibile a lungo termine

Sono spiacente ma voglio annullare la prenotazione mia prenotazione dell’Hotel *****  a Venezia per Capodanno a causa delle recenti alluvioni. Posso essere rimborsato?

Questa è solo una delle moltissime disdette arrivate negli ultimi giorni da chi aveva prenotato un soggiorno a Venezia per i prossimi mesi. Come già detto, l’alta marea è un fenomeno stagionale che solitamente si manifesta in autunno e qualche volta in primavera. Salvo sporadiche eccezioni, i mesi più a rischio acqua alta sono relativamente pochi. Cancellare una prenotazione per venire in vacanza a Venezia tra mesi, sostanzialmente non ha senso e sopratutto danneggia doppiamente le strutture che sono state danneggiate dall’alluvione.

I messaggi di odio verso Venezia sono per i leoni da tastiera. Il leone di Venezia se ne frega!

Venezia acqua alta
Numerosi messaggi di odio nei confronti di Venezia e i veneziani.

Vi sta bene, state bene tutti annegati

Tanto con tutto quel che guadagnate con i turisti cosa volete che sia!

Dalla community del web e dei social è stata riscontrata tanta solidarietà e cordoglio quanto odio e rancore. L’unico vero messaggio che arriva da Venezia è quello dal Leone che la rappresenta nel suo iconico stemma; non c’è tempo per le invettive o per dare visibilità ai leoni da tastiera. Il Leone, quello veneziano, si sta rimboccando le maniche per tornare a risplendere. Non condividiamo più questi post, lasciamo spazio a chi ama Venezia.

Le attività commerciali e ricettive hanno bisogno di turismo molto più che delle donazioni.

Per tutti i motivi detti fino ad ora, non commettiamo l’errore di abbandonare Venezia. Venezia è una città storica, ricca di arte, cultura e architettura unica nel suo genere; è una città che vive di turismo. L’acqua alta è temuta dai veneziani non solo perché inonda case e negozi, ma anche e sopratutto per l’immagine della città nel mondo. Una città che basa la sua economia sul turismo viene distrutta quando la paura si insinua tra la gente.

Venezia acqua alta

Esercizi commerciali, strutture ricettive, bar, ristoranti: tutte le attività che sono state messe in ginocchio dall’acqua alta hanno bisogno più che mai di lavorare. Non si intende solo per un fattore economico ma sopratutto morale e motivazionale; trovare la forza di rialzarsi, di investire in nuovi prodotti e material andati perduti per via dell’acqua alta e guardare avanti, in questi casi è una sfida ardua. Vedere che la città e viva, popolata, che i propri prodotti o servizi sono richiesti ed apprezzati, infonde forza e fiducia a chi ha perso tutto e nonostante ciò continua a credere e lottare. Continuare a visitare Venezia comprando prodotti locali, artigianali e soggiornando in città vivendo la ”venezianità” che caratterizza il capoluogo Veneto è il miglior modo per aiutarla a sopravvivere.

Risolleviamo Venezia prima che con le donazioni, con la nostra presenza e solidarietà.

 

Lucrezia Vardanega