#storiedieuropei: l’alba di un impero

L’edizione dei campionati europei del 2008 verrà ricordata come una delle più interessanti degli ultimi anni, oltre che come l’inizio del dominio totale spagnolo nel quadriennio seguente.

Ai nastri di partenza si presentavano diverse squadre super favorite, dal Portogallo vicecampione in carica alle finaliste dell’ultimo mondiale Italia e Francia (inserite peraltro nel girone di ferro insieme a Olanda e Romania), senza dimenticare la sempre presente Germania e la Spagna che si presentava ai campionati europei con una rosa molto competitiva.

Questo Europeo, molto più di tanti altri, può essere definito un’europeo “corale” dove ogni singola squadra ha avuto il proprio momento di gloria, con diverse sorprese anche nella parte finale del torneo.

Austria e Svizzera, paesi ospitanti dell’evento, non erano certo tra le favorite dei rispettivi gironi ma hanno comunque fatto la loro parte (soprattutto la Svizzera), riuscendo a racimolare qualche punto per la gioia dei tifosi di casa. La vera sorpresa della prima fase è stata la Croazia, capace di vincere il proprio girone piazzandosi davanti alla Germania, futura finalista. Sempre nella fase a gironi è impossibile per noi tifosi italiani dimenticare la riedizione della finale di Germania 2006 contro la Francia, gara in cui gli azzurri e i transalpini si sono contesero il passaggio del turno (entrambe avevano perso con l’Olanda e pareggiato contro la Romania). Ad imporsi furono gli azzurri grazie alle reti di Pirlo e De Rossi che passarono così la fase a gironi dietro l’Olanda. Nel frattempo negli altri gironi Portogallo e Spagna ottenevano il pass per i quarti come prime classificate seguite rispettivamente da Turchia e Russia.

E proprio Turchia e Russia hanno rappresentato le più grandi sorprese di Euro 2008. Entrambe giunte ai quarti di finale come seconde classificate, hanno sorpreso l’Europa intera vincendo i rispettivi quarti di finale contro avversari difficili. Il confronto tra Croazia e Turchia è stato equilibratissimo e la squadra allenata da Fatih Terim è riuscita a imporsi solo ai calci di rigore dopo un finale al cardiopalma. Al 119º minuto i croati passano in vantaggio con la rete di Klasnic per poi essere clamorosamente raggiunti all’ultimo secondo dalla rete di Semih Sentürk che porta la partita ai rigori dove i turchi domineranno la nazionale croata ormai emotivamente  distrutta. La Russia invece pareggia 1-1 con l’Olanda, ma nei tempi supplementari annienta gli Orange con due reti che garantiscono la qualificazione alle semifinali. Entrambe le squadre, Russia e Turchia verranno eliminate al penultimo atto della competizione ma il loro sorprendente risultato verrà comunque ricordato come un grande trionfo per i rispettivi movimenti calcistici.

Ma questo Europeo di Austria e Svizzera, che ha regalato emozioni di ogni genere,passerà alla storia soprattutto per quanto fatto dalla nazionale spagnola, capace di rimanere imbattuta per tutto il torneo e chiudere il proprio girone a punteggio pieno. L’unica gara in cui la Spagna non riuscì a vincere nei 90 minuti regolamentari fu quella dei quarti di finale contro l’Italia, che riuscì a portare le furie rosse ai rigori senza però riuscire a passare il turno. La Spagna batterà 3-0 la Russia in semifinale e 1-0 la Germania nella finalissima di Vienna. Questo trionfo, il secondo in campo europeo per la Spagna, rappresenta solo l’inizio di un percorso vincente che proseguirà negli anni a seguire in cui la nazionale iberica ha dominato incontrastata, interrompendo la sua striscia vincente solo ai mondiali brasiliani del 2014. La Spagna sarà protagonista assoluta dei mondiali del 2010 e degli europei del 2012, ma per saperne di più riguardo al torneo svoltosi in Polonia e Ucraina non perdete il prossimo e ultimo appuntamento con #storiedieuropei.

Gabriele Fardella