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Nadal l’immortale: la vittoria agli Australian Open vale il 21esimo Slam

Rafael Nadal ha infranto ogni logica possibile e ha scritto un’altra pagina indelebile di storia del tennis. La vittoria agli Australian Open è un traguardo insperato, che permette al mancino di Manacor di salire a quota 21 Slam. Ma Nadal, con questa vittoria, dà soprattutto una risposta al suo 2021, anno che l’ha visto stare fermo a lungo e che gli ha fatto balenare anche in testa l’idea del ritiro. Ma con la vittoria alla Rod Laver Arena ha dimostrato di essere ancora lui l’uomo da battere, nonostante i quasi 36 anni d’età.

Si tratta della seconda vittoria per Nadal agli Australian Open dopo il successo nel 2009. Con questo trionfo entra nella ristretta cerchia dei tennisti che hanno vinto almeno due volte le quattro prove dello Slam. A condividere questo primato con lui troviamo Novak Djokovic, lo stesso Rod Laver e Roy Emerson.

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La finale, durata più di 5 ore, ha visto contrapporsi a Nadal Daniil Medvedev, numero 2 al mondo e inizialmente considerato il favorito alla vittoria del torneo. I primi due set hanno visto il russo dominare in lungo e in largo. Una grande tenuta fisica unita a una tecnica spaventosa hanno permesso al giovane classe 1996 di condurre il gioco, con Nadal che è parso in grande difficoltà.

Ma nel terzo set è emersa la resistenza psicologica di Nadal, che ha cominciato a sbagliare di meno e a colpire la palla sempre meglio. Dopo aver recuperato il doppio svantaggio lo spagnolo ha tirato fuori tutto quello che aveva e nel quinto e decisivo set è riuscito a tenere i nervi saldi e a vincere una partita che all’inizio sembrava a favore di Medvedev. Il punteggio finale dice 2-6, 6-7, 6-4, 6-4, 7-5. La rimonta gli vale anche il record di primo giocatore nell’era Open a ribaltare uno svantaggio di due set a zero in finale agli Australian Open.

Ripercorriamo il cammino dei due finalisti. Nadal ha incontrato Giron, Hanfmann, Chačanov, Mannarino e Shapovalov, prima di sfidare il nostro Matteo Berrettini. Se nelle prime due partite Nadal ha dominato con due netti 3-0, contro Chačanov ha concesso un set. La partita però più complicata per lo spagnolo è stata quella contro Shapovalov, conclusa con una vittoria per 3 set a 2. Nadal ha giocato accusando mal di stomaco e un caldo debilitante, tanto che alla fine della partita ha perso 4 chili per disidratazione. Contro Berrettini poi ha giocato due set ai limiti della perfezione, riconosciuti da Nadal stesso come i migliori set giocati da tanto tempo a questa parte.

Medvedev ha dovuto superare Laaksonen e Kyrgios ai primi due turni. Non semplicissima la partita contro l’australiano, spinto anche dal pubblico che tifava per lui, ma Medvedev ha dimostrato di avere una mente sempre lucida e concentrata. Dopo Kyrgios è stato il turno di van de Zandschulp, Cressy e Auger Aliassime. Il giovane canadese ha disputato una partita strepitosa, ma Medvedev è riuscito anche ad annullare un match point, prima di ribaltare il punteggio e vincerla. Risultato? Una delle partite più belle e divertenti del torneo. L’ultimo ostacolo prima di Nadal è stato Stefanos Tsitsipas, autore di un ottimo torneo.

Gli Australian Open sono terminati, ora è tempo di pensare a nuove sfide. In primavera arriverà il secondo slam dell’anno, il Roland Garros, di cui Nadal ha vinto l’assurdo numero di 13 edizioni. Non vi diciamo nemmeno chi è il favorito.

Marco Nuzzo