Spiriti: Invocazione e protezione consigli di Allan Kardec

Gli Spiriti hanno detto sempre: « La forma non è nulla, il pensiero è tutto. Pregate ognuno secondo le vostre convinzioni e nel modo che più vi commuove: vale più un buon pensiero che molte parole nelle quali lo spirito non ha nulla a che vedere » .

Gli Spiriti non prescrivono nessuna formula esclusiva di preghiere: quando ne suggeriscono, è solo allo scopo di fissare delle idee, e soprattutto per richiamare l’attenzione su taluni principi della dottrina spiritista. È anche nell’intento di venire in aiuto a quelle persone che si trovano nell’imbarazzo per tradurre le loro idee, perché vi sono alcuni che non crederebbero di aver pregato veramente se non avessero formulato i loro pensieri.

La raccolta delle preghiere che seguono, è formata con una scelta compiuta fra quelle che sono state dettate dagli Spiriti in varie occasioni. Hanno anche potuto dettarne altre, in termini diversi, appropriate a certe idee o a casi speciali, ma la forma non ha importanza quando il pensiero fondamentale è lo stesso. Lo scopo della preghiera è quello di elevare l’anima nostra a Dio; la diversità delle formule non deve stabilire nessuna differenza tra coloro che credono in lui, e tanto meno fra gli adepti dello spiritismo, perché Dio le accetta tutte, quando sono sincere.

Lo Spiritismo riconosce come valide le preghiere di tutti i culti, quando sono espresse dal cuore e non dalle sole labbra: non ne impone e non ne biasima nessuna. Credere che Dio tenga ad una formula vuol dire attribuirgli la ristrettezza e le passioni umane.

La principale dote della preghiera è di essere chiara, semplice e concisa, senza inutile fraseologia e lusso di nomignoli che non sono che decorazioni inutili. Ogni parola deve avere la sua portata, risvegliare un’idea, eccitare una fibra del cuore: in una sola parola, deve far riflettere. Solo a questa condizione, la preghiera può raggiungere il suo scopo: altrimenti non è che vano rumore.

Per i Medium

P. Dio Onnipotente, permetti ai buoni Spiriti di assistermi nelle comunicazioni che io chiedo. Preservami dalla presunzione di credermi al riparo dagli Spiriti bassi, dall’orgoglio che mi potrebbe far presumere circa la qualità di quanto ottengo, da ogni sentimento contrario alla carità nei confronti degli altri medium. Se sono indotto in errore, ispira a qualcuno il pensiero di avvertirmene, ed a me l’umiltà che mi faccia accettare la critica con riconoscenza, e prendere per me stesso, e non per gli altri, i consigli che gli Spiriti buoni avranno la bontà di darmi. Se fossi tentato di ingannare chiunque, o di diventare vanitoso per la facoltà che hai voluto accordarmi, ti prego di togliermela piuttosto che sia sviata dal suo scopo provvidenziale per il bene di tutti, e per il mio stesso progresso morale.

Allan Kardec

Per se stesso: Agli Angeli custodi e agli Spiriti protettori

Noi abbiamo tutti uno Spirito buono che, fin dalla nascita, si è affezionato a noi e ci ha presi sotto la sua protezione. Adempie nei nostri confronti la missione di un padre verso suo figlio, quella di condurci sulla via del bene e del progresso attraverso le prove della vita. È felice quando noi ricambiamo la sua sollecitudine, si affligge quando ci vede soccombere.

Il suo nome non conta, perché può non aver avuto alcun nome conosciuto sulla terra. Lo invochiamo, allora, come il nostro angelo custode, come il nostro buon genio: possiamo anche invocarlo col nome di uno Spirito superiore qualsiasi, per il quale noi sentiamo una simpatia particolare.

Oltre al nostro angelo custode, che è sempre uno Spirito superiore, abbiamo degli Spiriti protettori che, pur essendo d’ordine meno elevato, non sono per questo meno buoni e benevoli. Sono dei parenti, o degli amici, o talvolta delle persone che non abbiamo nemmeno conosciuto nella nostra attuale esistenza. Ci assistono con i loro consigli e spesso con il loro intervento nelle azioni della nostra vita.

Gli spiriti simpatici sono quelli che si sentono vicini a noi per una certa somiglianza di gusti e di tendenze: possono essere buoni o cattivi, a seconda delle inclinazioni che li attirano verso di noi.

Gli spiriti seduttori si sforzano di fuorviarci dal cammino del bene, suggerendoci cattivi pensieri. Approfittano di tutte le nostre debolezze come di tante porte aperte che offrono loro l’accesso alla nostra anima. Ve ne sono di quelli che si accaniscono contro di noi come contro una preda, ma se ne vanno quando riconoscono la loro impotenza a lottare contro la nostra volontà.

Dio ci ha dato una guida principale e superiore nel nostro angelo custode, e delle guide secondarie nei nostri Spiriti protettori e familiari; ma è un errore credere che noi abbiamo per forza un cattivo genio collocato presso di noi, per controbilanciare le buone influenze. Gli Spiriti malvagi vengono volontariamente a noi, se e quando trovano facile presa nella nostra debolezza o nella nostra negligenza nel seguire le ispirazioni degli Spiriti buoni. Siamo, dunque, noi stessi ad attirarli. Ne consegue che noi non siamo mai privi dell’assistenza degli Spiriti buoni e che dipende solo da noi il tener lontani quelli malvagi. L’uomo, essendo per le sue imperfezioni la causa prima delle miserie che soffre, è anche spesso il suo stesso cattivo genio.

La preghiera agli angeli custodi ed agli Spiriti protettori, deve, perciò, avere lo scopo di sollecitare il loro intervento presso Dio, per chiedergli la forza di resistere alle cattive suggestioni, e per domandare la loro assistenza nei bisogni della vita.

P1. Spiriti saggi e benevoli, messaggeri di Dio, la cui missione è quella di assistere gli uomini e di condurli sul retto cammino, sostenetemi nelle prove di questa vita. Datemi la forza di subirle senza lamentarmene, allontanate da me i cattivi pensieri e fate che io non lasci penetrare in me gli Spiriti bassi che tenterebbero di indurmi al male. Illuminate la mia coscienza circa i miei difetti, e togliete dai miei occhi il velo dell’orgoglio che potrebbe impedirmi di vederli e di confessarli a me stesso. Soprattutto tu, . . . mio angelo custode, che vegli più particolarmente su me, e voi tutti, Spiriti protettori, che vi interessate a me, fate che io mi renda degno della vostra benevolenza. Voi conoscete i miei bisogni; che siano soddisfatti secondo la volontà di Dio.

P2. Spiriti cari, angeli custodi, voi cui Dio, nella sua infinita misericordia, permette di vegliare sugli uomini, siate miei protettori nelle prove della mia vita terrena. Datemi la forza, il coraggio e la rassegnazione, ispiratemi tutto ciò che è buono, trattenetemi sulla china del male. Che la vostra dolce influenza penetri la mia anima. Fate che io senta che ho qui, accanto a me, un amico devoto, che vede le mie sofferenze e divide le mie gioie. E tu, angelo mio buono, non m’abbandonare: ho bisogno di tutta la tua protezione per sopportare con fede e amore le prove che Dio riterrà di inviarmi.

Per allontanare gli Spiriti malvagi

Gli Spiriti malvagi non vanno che là ove trovano da soddisfare la loro perversità: per allontanarli non basta domandare, e neanche ordinarglielo: bisogna togliere da sé ciò che li attira. Gli Spiriti malvagi fiutano le piaghe dell’anima come le mosche fiutano le piaghe del corpo: cosi come voi pulite il corpo per evitare i parassiti, cosi pulite anche l’anima dalle sue impurità, per evitare gli Spiriti malvagi. Poiché noi viviamo in un mondo in cui pullulano gli Spiriti bassi, non sono sempre sufficienti le buone qualità a metterei al riparo dai loro tentativi, ma ci danno la forza di resistere ad essi.

P. Nel nome del Dio Onnipotente, che gli Spiriti malvagi si allontanino da me e che i buoni Spiriti mi proteggano contro di essi! Spiriti malefici che ispirate agli uomini pensieri malvagi, Spiriti furbastri e mentitori che li ingannate, Spiriti burloni che vi divertite con la loro credulità, io vi respingo con tutte le forze dell’anima mia e chiudo l’orecchio ai vostri suggerimenti, ma chiedo a Dio di avere misericordia di voi. Spiriti buoni che vi degnate di assistermi, datemi la forza di resistere all’influenza degli Spiriti bassi e la luce necessaria per non essere preda dei loro inganni. Preservatemi dall’orgoglio e dalla presunzione, togliete dal mio cuore ogni gelosia, odio e malevolenza e qualsiasi sentimento contrario alla carità, perché questi sono tante porte aperte agli Spiriti dei male.

Prima di addormentarsi

Il sonno è il riposo del corpo, ma lo Spirito non ha bisogno di riposo. Mentre i sensi sono intorpiditi, l’anima si libera dalla materia e gode delle sue facoltà come Spirito. Il sonno è stato dato all’uomo per riparare le sue forze organiche e le sue forze morali. Mentre il corpo recupera gli elementi che ha perduti nell’attività di veglia, lo Spirito va a ritemprarsi fra gli altri Spiriti. Attinge in ciò che vede, in ciò che sente e dai consigli che gli vengono dati quelle idee che ritroverà al risveglio allo stato di intuizioni. È il ritorno temporaneo dall’esilio alla sua vera patria, è il prigioniero temporaneamente reso alla libertà. Ma, come accade ai prigionieri perversi, cosi avviene che lo Spirito non approfitti sempre di questo momento di libertà, per il suo progresso. Se ha cattivi istinti, invece di cercare la compagnia degli Spiriti buoni, cerca quella dei suoi pari e va a visitare i luoghi dove può dare libero corso alle sue tendenze riprovevoli. Che quegli che ha inteso pienamente questa verità, nel momento in cui sente avvicinarsi il sonno, elevi il suo Pensiero, si rivolga per consiglio agli Spiriti buoni e a quelli di coloro la cui memoria gli è cara, perché possano riunirsi a lui nel breve intervallo che gli è concesso, e risvegliandosi sentirà più forza contro il male, più coraggio contro le avversità.

P. La mia anima si troverà fra un attimo con gli altri Spiriti. Che gli Spiriti buoni vengano ad aiutarmi con i loro consigli. Mio angelo custode, fa’ che al mio risveglio ne conservi una durevole e salutare impressione.

Per un neonato

Gli Spiriti non raggiungono la perfezione che dopo essere passati attraverso le prove corporee. Gli erranti attendono che Dio permetta loro di riprendere un’esistenza che deve servir loro come mezzo di progresso, cosi per espiazione delle loro colpe passate, come per le vicissitudini che dovranno subire, e adempiendo una missione utile per l’umanità.

Il loro progresso e la loro felicità futura saranno in proporzione del modo con cui avranno utilizzato il tempo che dovranno passare sulla terra. L’incarico di guidare i loro primi passi e di indirizzarli al bene, è affidato ai loro genitori, che risponderanno davanti a Dio del modo con cui avranno adempiuto il loro mandato. È per facilitare l’esecuzione di tale mandato che Dio ha fatto legge della natura l’amore paterno e l’amore filiale e tale legge non può essere mai violata impunemente.

P. (Genitori) Spirito che ti sei incarnato nel corpo di nostro figlio, che tu sia benvenuto fra noi. Dio Onnipotente che l’hai inviato, che tu sia benedetto. È un deposito che ci è affidato e di cui un giorno dovremo rendere conto. Se appartiene alla nuova generazione di Spiriti buoni che debbono popolare la terra, grazie, mio Dio, per questo favore! Se è un’anima imperfetta, è nostro dovere aiutarlo a progredire sulla via del bene con i nostri consigli ed il nostro buon esempio; se dovesse scivolare nel male per nostra colpa, ne risponderemo di fronte a te, perché non avremo saputo compiere la nostra missione nei suoi confronti. Signore, sostienici nel nostro compito e dacci la forza e la volontà di eseguirlo. Se questo fanciullo deve essere una fonte di prove per noi, che sia fatta la tua volontà!

Spiriti buoni che siete venuti a presiedere alla sua nascita, e che dovete accompagnarlo nella vita, non abbandonatelo mai. Allontanate da lui gli Spiriti malvagi che tentassero di indurlo al male, dategli la forza di resistere ai loro suggerimenti e il coraggio di subire con pazienza, rassegnazione e forza d’animo le prove che l’attendono sulla terra.

redazione