Crediti: Drug Addiction Clinic

Se richiudono le scuole: a rischio il lavoro di migliaia di genitori

Con la prospettiva di un’altra stagione senza scuole e asili, i genitori italiani temono di compromettere il proprio lavoro, dichiarando di non riuscire più a sostenere la gestione dei bambini a tempo pieno e gli impegni professionali. Mentre le singole regioni cominciano a chiudere gli istituti scolastici e a valutare la DAD come ipotesi per arginare i contagi, i genitori condividono opinioni, timori e difficoltà su questo prossimo scenario; sondaggio di ​Yoopies ​- piattaforma internazionale di incontro fra domanda e offerta di servizi alla famiglia*.

Una nuova stretta sulle scuole senza lockdown, a repentaglio il lavoro dei genitori

A causa dell’aggravarsi della crisi sanitaria degli ultimi giorni, le regioni non possono più garantire la normale apertura delle strutture scolastiche e la didattica a distanza rimarrebbe l’unica opzione per seguire il piano formativo. Come faranno i genitori a gestire e organizzare la loro agenda in tal caso? Secondo l’indagine, ​il 56% dichiara che nessuno dei due genitori (o il genitore single) ​ha la possibilità di rimanere a casa con i bambini. La scelta di queste famiglie si porrà quindi fra l’interruzione del lavoro di un genitore – sospensione, disoccupazione, aspettativa non retribuita – e il ​pagamento di una tata full time​, andando in entrambi i casi ad incidere negativamente sulla ​stabilità economica della famiglia.

“Dovrò cercare una baby sitter perché non abbiamo altri appoggi” “Supplicherò la nonna di tenere la nipote. O mi metterò in aspettativa non retribuita.”

“Uno dei due genitori chiederà l’aspettativa da lavoro limitato le entrate e di conseguenza le uscite economiche da casa.”

“Dovrò prendere una babysitter full time con un danno economico notevole visto che sono single”

“Da libera professionista lavorerò di notte visto che il mio compagno non può staccarsi dal lavoro. Inoltre siamo soli e senza parenti. Purtroppo è l’unica soluzione.”

“forse chiederei di lavorare con lo smart working oppure chiederei aspettativa, comunque sarebbe un serio problema ed il mio posto di lavoro sarebbe a rischio”.

D’altra parte, ​anche il 44% che potrà rimanere in smartworking ​dichiara di trovarsi in grande difficoltà e con un importante carico mentale che è già durato molti mesi e che sul lungo periodo rischia di compromettere la carriera professionale​ e anche l​ ’equilibrio psicologico della famiglia. Il 93.8%​ dei genitori in lavoro agile, teme di non essere più in grado di portare avanti i propri progetti lavorativi avendo i bambini a casa, fra la gestione dei più piccoli, della didattica a distanza, della casa e dei pasti.

“Rimango a casa con i bambini, ma non mi impegnerò al massimo per aiutare loro con la didattica a distanza. È troppo stressante per me.”

“Stando stancamente a casa e lavorando poco e male”.

“Purtroppo dovrò fare affidamento solo su di me e sul papà perché entrambi lavoriamo in smartworking. Ovviamente sarà una situazione deleteria”.

Un’indagine aperta per capire le necessità delle famiglie italiane

Per capire come i genitori affronteranno questa nuova probabile misura, i​ n termini di equilibrio tra vita personaleelavoro,​Yoopieslanciau​ nsondaggioapertoedelladuratadiduesettimane​,per raccogliere testimonianze e confrontare i bisogni e le problematiche delle famiglie nelle diverse regioni. La diffusione del sondaggio è importante per continuare a ricevere opinioni in tempo reale e per delineare un quadro il più completo possibile delle necessità e delle problematiche delle famiglie e delle conseguenze sulla loro situazione professionale.

redazione