Sanremo2019: tutte le pagelle dei conduttori e dei cantanti

La 69° edizione del Festival di Sanremo è giunta al termine così come la seconda avventura da Direttore artistico dell’impareggiabile Claudio Baglioni.

Cinque serate durante le quali abbiamo scoperto le capacità di conduzione di Bisio e Raffaele insieme che hanno affiancato Baglioni e, soprattutto, abbiamo scoperto come sta la musica italiana. Alla fine della kermesse, però, lasciateci almeno per l’ultima volta dare i voti ai conduttori, alla canzone e agli artisti in gara senza prenderla troppo sul serio e ricordandoci sempre che non sono solo canzonette. A volte, queste canzonette ci salvano la vita, compreso il Festival di Sanremo.  Che la musica sia con voi e anche Sanremo perché Sanremo è Sanremo!

La pagella dei conduttori

Per non lasciare nulla al caso, ogni cosa che è accaduta sul Festival è stata ideata e scritta. È stato un Festival molto studiato e scritto in ogni suo piccolo dettaglio, conduzione compresa. Pe questa edizione, come è noto, Baglioni ha preferito farsi affiancare da Virginia Raffaele e Claudio Bisio. Entrambi hanno avuto un inizio tiepido: erano intimiditi da quel palco, erano presi dal rispettare il copione e si sentiva si stessero snaturando per far posto alla liturgia della kermesse. Serata dopo serata, si son migliorati e hanno cercato di far prevalere il loro talento artistico sopra ogni cosa.

Claudio Baglioni: Non era facile riconfermare lo stesso successo e gli stessi risultati della prima avventura sanremese e invece, il Direttore artistico, conduttore e cantante del Festival non solo ha confermato il successo, ma ha raggiunto pure record in fatto di ascolti. In questa edizione è stato autoironico, comico, giocherellone. Ha regalato performance canore ad ogni inizio di serata e poi ha saputo dare equilibrio. Claudio Baglioni è stata una bella conquista per questa edizione: è senza rivali e lungimirante. Voto 9

Virginia Raffaele: Ha saputo ben gestire l’emozione sul palco, ha saputo intrattenere, divertendo ed emozionando. È spigliata, bellissima e all’Ariston ha portato la bellezza di un’italiana preparata e talentuosa. Per noi è già pronta per condurre un Festival tutta da sola. Voto 8

Claudio Bisio: Tocca fare dei paragoni. Se l’anno scorso Favino è stato la rivelazione del Festival ed il pubblico lo ha gradito per spontanietà e bravura, lo stesso non si può dire quest’anno per Bisio. Forse troppo bloccato dal copione ed imbrigliato dalle necessità della kermesse o forse non all’altezza del ruolo e di cosa gli è stato chiesto, Bisio non ne esce benissimo dalla manifestazione musicale. Battute scontate, banali e retoriche. Anzi, emerge l’uomo di spettacolo che è, solo dalla quarta serata. Troppo tardi, insomma. Voto 6

La pagella dei cantanti in gara

Daniele Silvestri: Ha portato al Festival una delle canzoni più interessanti e dal significato autentico e contemporaneo. Presenza scenica da subito d’impatto. Rancore ha avuto un debutto perfetto. Voto 9

Anna Tatangelo: “Le nostre anime di notte” è una canzone ben scritta e composta. Solo alla quinta serata, l’esibizione è matura abbastanza da far apprezzare la canzone al cento per cento. Non vince Sanremo, ma la sentiremo in radio. Voto 7

Ghemon: Ha debuttato al Festival per la prima volta. Questa sua voce particolare unita alla sua storia fanno di Ghemon una bella novità della musica italiana. “Roseviola” è una canzone che sentiremo spesso da domani, anche se parla di un argomento complicato. Voto 7

Negrita: Avevate dubbi? I ragazzi stanno bene, anzi benone. Ogni performance perfetta, la canzone arriva ed ha un messaggio bellissimo sulla libertà e sull’accontentare se stessi. Bravi, bravi e bravi. Ci auguriamo altri venticinque anni di carriera! Voto 8

Ultimo: Una crescita esponenziale in 365 giorni. La favola continua ed “I tuoi particolari” è solo un tassello nel percorso artistico del cantante. Forte interpretazione fin dalla prima serata. Il duetto con Moro ha fatto il resto. Canzone meravigliosa. Voto 10

Nek: Pronto per le radio da oggi. Ricorda molto “Fatti avanti amore” per quella carica nel ritornello, ma in fondo non è niente di eccezionale. Nulla di personale ma Voto 6

Loredana Berté: è l’edizione del riscatto per Loredana. Indossa la canzone al meglio sia per vocalità che per intenzione. In piedi anche l’Ariston. Loredana ha ancora da dire e si fa amare. Voto 7

Francesco Renga: Non ci siamo. Non arriva Francesco, anche se si impegna. Puntata dopo puntata va sempre peggio. Non è neppure orecchiabile! Pazienza, sarà per la prossima volta! Voto 5

Mahmood: Rivelazione del Festival, ma veramente. Un timbro vocale inconfondibile, una canzone ben pensata con un ritornello da subito orecchiabile ed una coreografia che coinvolge grandi e bambini. Mahmood è uno dei nostri preferiti. Voto 9

Ex-Otago: Dopo cinque serate, “Solo una canzone” si fa cantare. Forse è la volta buona per gli Ex Otago di arrivare in radio. Avanti così! Voto 7

Il Volo: Hanno scoperto qual è il segreto per farsi amare dal palco dell’Ariston e insistono anno dopo anno. Sono bravi, la canzone è buona, ma portano un genere che li lascia legati ad un certo periodo storico andato perduto. Voto 6

Paola Turci: Ritornare a Sanremo con una canzone che piace ma poi non troppo. La Turci è brava, bellissima e interprete preparata, però, c’è un ultimo ostacolo ancora: arriva sempre tardi. Voto 7

Zen Circus: Il regalo per i vent’anni di carriera è il più bello che gli Zen potessero farci. “L’amore è una dittatura” è una canzone profonda, attuale e bellissima. Gli Zen sono unici. Voto 10

Patty Pravo con Briga: Peccato! Un esperimento non riuscito, canzone compresa. Rispetto per la Patty Nazionale! Voto 3

Arisa: Una bravura mostruosa per una canzone difficile da cantare ma dal messaggio profondo: attraverso la leggerezza stare bene e ritrovare se stessi. Superlativa. Voto 8

Irama: La canzone ha preso respiro solo dopo il duetto con Noemi. Racconta la storia difficile di una donna. Irama ci crede fortemente. Non è una delle migliori del Festival, ma colpisce per l’emozione che ha Irama quando la canta. Voto 7

Achille Lauro: Baglioni è riuscito anche in questo. Insomma, Achille ha ancora tanto da imparare. Si sente, si vede. Alla prossima, al momento è no perché la canzone non significa nulla. Voto 3

Nino D’Angelo e Livio Cori: Anche dopo il Festival, rimane un mistero se Livio Cori sia Liberato. Intanto, è chiara una cosa: Nino D’Angelo e Livio sono una bella coppia di artisti, ma il brano non è adatto. L’intenzione è da premiare. Voto 5

Federica Carta e Shade: I due insieme funzionano moltissimo. Il brano è giusto. Nell’inciso Federica Carta è una bomba. Insomma, questi ragazzi ci piacciono. Saranno ovunque con la loro canzone. Bravi, giovani e belli. Voto 7

Simone Cristicchi: Una delle canzoni più belle del Festival impreziosita dall’interpretazione pazzesca di Cristicchi. Stupenda. Voto 10

Enrico Nigiotti: Una dedica al nonno bellissima. Emoziona e cattura ad ogni ascolta. Enrico è bravo a spiegare quanto affetto lo legava al nonno attraverso la modulazione della voce. Voto 10

Boomdabash: I ragazzi hanno portato freschezza ed allegria a Sanremo. Meritano un futuro radioso e pieno di successo. Intanto, noi balleremo fino a Pasqua, almeno. Voto 8

Einar: Su un palco per il quale non è ancora pronto. Di certo, “Parole nuove” passerà in radio fino a farsi dimenticare perché è orecchiabile, commerciale e si avvicina ad un pubblico giovane. Per noi, per tutti questi motivi è NO! Voto 3

Motta: “Dov’è l’Italia” rappresenta lo stile di Motta. È unca canzone politica ed incisiva. Finalmente l’ultima sera, Motta ritorna se stesso e la interpreta al massimo. Voto 9

Sandy Sciuto